domenica 8 novembre 2009

06/11/09 - La Rube pretendeva un altro Corso Agnelli

Grande Toro
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La Rubentus pretendeva che il corso dedicato agli Immortali si chiamasse “Agnelli”
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p.22
ESCLUSIVO.
Però Torino, anno III numero 14 (31) 6 novembre 2009 - http://www.perotorino.it/




La RuBe pretendeva un altro corso Agnelli.

La società, ai tempi di Giraudo, chiese che il tratto di strada intitolato al Grande Torino, fosse dedicato all’Avvocato. Per Chiampa era tutto ok, ma avremmo avuto due vie con lo stesso nome...

Per una volta, i tifosi del Toro si trovano d’accordo con la società Rubentus, pur senza saperlo. Motivo del non contendere, anzi del convenire, è il nome di corso “Grande Torino”, che si trova in prossimità dell’ex stadio delle Alpi e che ora i supporter granata vorrebbero fosse spostato altrove, precisamente nel tratto di Corso Sebastopoli, compreso fra Corso Agnelli e Corso Galileo Ferraris, l’area pedonale di fronte allo stadio Olimpico e alla torre Maratona, tanto per capirci.
E pure la Rubentus non voleva più il corso “Grande Torino” in mezzo ai piedi, visto che ha deciso di prendersi lo stadio, abbatterlo e ricostruirlo più bello che prima. Certo per i dirigenti bianconeri sarebbe stato un affronto dover calcare ogni settimana il selciato dedicato alla più grande squadra della storia del calcio italiano, loro cugina e rivale da sempre.
Così, in puro stile Fiat, Giraudo e Moggi (la trattativa è relativa al 2003) si sono trasformati in toponomasti e hanno chiesto al sindaco Sergio Chiamparino di intitolare quel tratto d’asfalto all’avvocato Gianni Agnelli. Una società privata che decide i nomi delle strade pubbliche, insomma. Anche perché, va detto, non hanno voluto dedicargli lo stadio, preferendo scegliere la via della sponsorizzazione e quindi del nome “marchiato” dalla ragione sociale di qualche munifico investitore. Ma, si sa, il nome di una strada non costa nulla. Chiamparino, anziché stupirsi di una simile procedura, aveva anche dato il suo “via libera”, sennonché un impedimento tecnico ha mandato tutto a monte. D’ora in poi, quindi, qualsiasi azienda privata alla quale il Comune concede gratuitamente l’uso di un immobile pubblico, permettendole anche di costruire svariate migliaia di metri quadri di centro commerciale, potrebbe senza scandalo alcuno chiedere come sovrapprezzo che una via adiacente fosse dedicata al fondatore della medesima azienda privata o a un suo illustre erede. La risposta di Chiampa ai desiderata rubentini e agnelleschi? Lapidaria: “Per me ovviamente ok”, appuntato di suo pugno a margine del documento stesso, che pubblichiamo in queste pagine.
Ma procediamo con ordine. Siamo venuti in possesso del carteggio ufficiale relativo alla vicenda, sinora tenuto segreto dal Comune di Torino. Già nel 2003 per l’appunto, la Rubentus con carta intestata chiedeva al primo cittadino sabaudo di cambiare quel nome. “Nel quadro della trattativa intercorsa per l’acquisto da parte della Rubentus F.c. Spa dello stadio Delle Alpi (per la verità si tratta di una concessione del diritto di superficie per 99 anni, n.d.r.) – scrive Giraudo – si era concordato di cambiare il nome della Via Grande Torino. La nostra società esprime il desiderio che questa via nella quale avrà sede lo Stadio e gli uffici della Rubentus possa portare il nome dell’Avv. Gianni Agnelli”.
Insomma, la serrata trattativa portata avanti dal Comune, aveva concesso praticamente gratis ai bianconeri uno stadio pagato oltre 110 miliardi di tasse per abbatterlo e rifarlo, ma questo non bastava, per i dirigenti juventini. Chiedevano anche di decidere sui nomi delle strade adiacenti. Non ricevendo risposta per un anno (la burocrazia, si sa, non è rapidissima) l’istanza veniva rinnovata nel 2004 per “sapere avviato il procedimento di intitolazione della Via Grande Torino all’Avv. Gianni Agnelli, al fine di vederlo concluso prima del rilascio dei permessi di costruire relativi agli interventi progettati”. Nemmeno un anno di tempo aveva convinto l’amministratore delegato di Rubentus F.C. Spa del fatto che si trattasse di un corso e non di una via, ma questo pare il punto meno rilevante della vicenda. Rilevantissimo è il via libera senza colpo ferire da parte di Sergio Chiamparino. Come detto, il sindaco appuntò proprio su questa seconda istanza il suo parere (ovviamente) positivo, rimettendo la pratica a Mauro Marino, allora presidente del Consiglio comunale e quindi competente per la toponomastica cittadina. Qui saltò fuori l’imprevisto, capace di mandare a carte quarantotto tanti buoni propositi: a Torino corso Giovanni Agnelli c’è già. Come spiegarlo alla Fiat e alla Rubentus? D’accordo, uno è il nonno e l’altro è il nipote, ma drammaticamente si chiamano allo stesso modo. Sarebbe stata quindi un’operazione impossibile, capace di far impazzire tutti i navigatori satellitari e parecchi postini. Non se ne fece nulla, insomma, e Giraudo non sappiamo quanto soddisfatto, si prese comunque la concessione novantanovennale dello Stadio Delle Alpi. Neppure l’impossibilità di intitolare la via adiacente al catino (gratis) convinse tuttavia i dirigenti bianconeri a chiamare l’arena “Stadio Giovanni Agnelli”. In quel caso si sarebbe prospettata una perdita economica e il buon senso pratico sconsigliò i capintesta della società a fare il grande passo. Oggi, mentre giustamente la società Torino F.C. è in altre faccende affaccendata, sono i tifosi del Toro a presentare una petizione popolare per spostare il corso Grande Torino vicino al nuovo stadio. Ovviamente non si tratta di una trattativa economica, ma di un’iniziativa libera mossa da parte di gruppi di cittadini, che il Comune potrà liberamente accogliere o meno, ma che certo da un punto di vista formale non sembra affatto discutibile.

Tutti i dettagli di questa iniziativa, che per una volta farebbe contenti anche i tifosi cugini e avversari, si possono trovare all’indirizzo internet http://www.geneticamentegranata.it/ .

G. Mon.*
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QUERELLE.

A sinistra, in alto, la lettera della Rube con la richiesta e l’ok autografo del sindaco Chiamparino.

Dice: " Mandiamolo a Marino per me ovviamente ok " ; Agnelli e il grande Torino; nell’altra pagina, la torre Maratona

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Oggi anche i tifosi granata sottoscrivono una petizione perché gli “immortali” siano ricordati nei pressi dello Stadio Olimpico
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Intitolare il nuovo stadio all’Avvocato avrebbe precluso la trattativa con gli sponsor interessati ad apporre il proprio marchio sulla nuova arena Delle Alpi. I lavori di “ristrutturazione” dello stadio hanno portato alla completa demolizione: questo lo stato attuale dell’ex struttura pubblica, costata 110 miliardi di lire

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http://www.perotorino.it/cms/images//peroto31bassa.pdf



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RUBENTUS FOOTBALL CLUB

Al Comune di Torino
Piazza Palazzo di Città 1
10100 Torino
c.a.: Signor Sindaco
Dott. Sergio Chiamparino

Al Comune di Torino
Piazza Palazzo di Città 7
10100 Torino
c.a.: Assessore Paolo Peveraro
Assessore Bilancio e Patrimonio

Al Comune di Torino
Corso Ferrucci 122
10100 Torino
c.a.: Assessore Renato Montabone
Assessore Sport e Tempo Libero


Torino, 24 Marzo 2003
AG/lg

Nel quadro dell'iniziativa intercorsa per l'acquisto da parte della
Rubentus F.C. S.p.A. dello Stadio delle Alpi si era concordato di cambiare il
nome della Via Grande Torino.
La nostra Società esprime il desiderio che questa via nella quale avrà
sede lo Stadio e gli uffici della Rubentus possa portare il nome
dell'Avv. Giovanni Agnelli.
Fiduciosi nell'adesione vostra e di tutto il Consiglio Comunale,
ringraziamo per l'attenzione e porgiamo con l'occasione i nostri migliori saluti.

Rubentus F.C. S.p.A.
Amministratore Delegato
(Antonio Giraudo)

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RUBENTUS FOOTBALL CLUB

Al Comune di Torino
Piazza Palazzo di Città 1
10100 Torino
c.a.: Signor Sindaco
Dott. Sergio Chiamparino

Al Comune di Torino
Piazza Palazzo di Città 7
10100 Torino
c.a.: Assessore Paolo Peveraro
Assessore Bilancio e Patrimonio

Al Comune di Torino
Corso Ferrucci 122
10100 Torino
c.a.: Assessore Renato Montabone
Assessore Sport e Tempo Libero


ISTANZA

della società RUBENTUS F.C. in persona dell'Amministratore Delegato dott.
Antonio Giraudo.

PREMESSO che :

- la Rubentus F.C. in vista dell'operazione di ristrutturazione del complesso
immobiliare Stadio delle Alpi, con lettera in data 23 marzo 2003, si rivolse alla
Città di Torino per chiedere che la via Grande Torino, contigua alle aree
interessate, potesse essere intitolata all'Avvocato Giovanni Agnelli:
- la richiesta era fondata sull'impegno morale, particolarmente sentito dalla
Società, di rafforzare e conservare nella memoria e nell'immagine cittadina lo
stretto legame tra il mondo sportivo Rubentus e la Personalità che in modo così
rilevante ha contribuito alla sua nascita ed evoluzione;
- nel frattempo si è svolta la procedura del Piano Esecutivo Convenzionate,
diretto all'attuazione dell'intera struttura Stadio delle Alpi, la cui prossima
approvazione da parte del Consiglio Comunale darà corso all'avvio dei relativi
lavori;
- in tale situazione preme l'esigenza di ottenere riscontro all'istanza già
presentata in data 24 marzo 2003 e di sapere avviato il procedimento di
intitolazione della Via Grande Torino all'Avv. Giovanni Agnelli, al fine di
vederlo concluso prima del rilascio dei permessi di costruire relativi agli
interventi progettati.
Ciò premesso, la Società RUBENTUS F.C. rinnova formalmente l'istanza, già
presentata in data 24 marzo 2003, diretta alla ridenominazione della Via
Grande Torino in " Via Avvocato Giovanni Agnelli " , e confida nell'attenzione
e nella sensibilità dell'Amministrazione comunale affinchè vengano attivati gli
organi competenti a promuovere e condurre la procedura di cui al Regolamento
della Toponomastica della Città di Torino , in tempo utile a far sì che la strada
in oggetto riceva la nuova intitolazione prima del rilascio dei permessi di
costruire.

Torino, 4 maggio 2004

Rubentus F.C. S.p.A.
Amministratore Delegato
(Antonio Giraudo)


" Mandiamolo a Marino
per me ovviamente OK "

S.C.

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