domenica 22 novembre 2009

17-04-2002, GRANATA DA LEGARE - Siamo all'ultimo stadio: piuttosto che il Delle Alpi preferisco piazza Zara

STAMPA, INTERNAZIONALE, pag.26

QUANDO nell'aprile 2000 Cimminelli compro' il Toro, disse che lo faceva per una speculazione immobiliare. Borgaro e FILADELFIA erano le uniche parole che riuscivi a cavargli dalla bocca. Il resto - la squadra, il vivaio, Superga: il Toro, insomma - per lui era solo un doloroso contorno. In due anni, la situazione si e' rovesciata. Il «contorno» non va poi cosi' male. Eravamo senza soldi, con una societa' a pezzi e la prima squadra divisa e ingovernabile che sprofondava verso la B. Adesso non abbiamo piu' i creditori alla porta, il vivaio ha ripreso a camminare, la Primavera e' arrivata alla finale del Viareggio e il Torello compatto e disciplinato di Camolese finira' fra l'ottavo e il decimo posto in serie A. Certo, continuiamo a non avere denaro, ma e' un problema comune a tutto il calcio e alla lunga la catastrofe livellatoria non puo' che avvantaggiarci. Quanto al futuro prossimo, compreremo una manciata di altri Franco, sperando che almeno uno si riveli buono come e piu' dell'originale. E poi chi ha visto il Siena nel posticipo-tv mi canta le lodi di un Pinga rigenerato e fosforico, che studia da Rui Costa. Mentre col Semioli dirompente della Ternana persino capitan Asta rischierebbe la panchina. La morale e' che finora Cimmy ha fallito solo nella cosa a cui teneva di piu': gli impianti. Di Borgaro, la Milanello granata, si sono perse le paludose tracce da mesi. Quanto allo STADIO, non si sa piu' che pensare. Ancora sabato scorso un autorevole cimminologo mi diceva che c'erano buone possibilita' di rifare il FILADELFIA sulle ceneri ristrutturate del Comunale. Essendo luogo olimpico, ci pagherebbero una parte dei lavori, limitando l'esposizione del Cimmy a una dozzina di miliardi. Peccato che la domenica il patron abbia smentito questa possibilita'. Eppure e' assurdo riempire di stadi una citta' da 1 milione di abitanti, quando c'e' un Comunale che langue e che e' gia' considerato il Nuovo FILADELFIA da molte generazioni di tifosi, che li' hanno visto giocare Meroni e Pulici, li' hanno conquistato l'unico scudetto di cui hanno memoria, li' ritroverebbero la vera Maratona, situata sotto la torre che le ha dato il nome. Seguitemi nel sogno: laddove sorgeva il «Fila» uno STADIO di 3000 posti per le partite della Primavera, la sede, il museo e tutti gli esercizi commerciali che servono al Cimmy per tirare su denaro. Qualche centinaio di metri piu' in la', il nuovo Comunale-FILADELFIA da 30 mila posti, collegato alla sede da un lungo viale che potrebbe chiamarsi «del FILADELFIA» o direttamente «Grande Torino». Praticamente un mega-isolato tutto nostro: il Quartiere Toro! Ma anche questo ennesimo sogno sembra abortito. Restano in ballo il vecchio «Fila» e l'odioso fungo «Delle Alpi». Lo ha detto Cimminelli, subordinando la sua scelta a quella che fara' la Rube. Un attestato di sudditanza che ci saremmo risparmiati volentieri. Non resta che prendere una decisione realistica e dignitosa: andiamo a giocare sul campetto amatoriale di piazza Zara. Li' le spese di ristrutturazione sarebbero minime: giusto una rete di recinzione piu' alta, altrimenti i traversoni di Castellini finiranno tutti nel Po.
Massimo Gramellini

Nessun commento:

Posta un commento