STAMPA, TORINO, pag.47
Le delibere sugli stadi all'esame del Consiglio Oggi, all'esame della Sala Rossa, vanno le due maxi-delibere sugli stadi, o meglio quelle varianti urbanistiche - presentate dagli assessori Viano e Peveraro - che consentiranno all'area dell'ex-STADIO FILADELFIA e al comprensorio di piazza d'Armi di modificarsi in funzione dell'evento olimpico. Un passo decisivo che segue due incontri avvenuti sabato mattina: il primo fra l'assessore al Patrimonio Paolo Peveraro e la direzione del Torino Calcio (il patron Franco Cimminelli e il presidente Tilli Romero) e il secondo dell'assessore al Verde pubblico Tricarico con i vertici militari per definire il futuro verde della piazza. «Con l'approvazione del Consiglio - spiega l'assessore Peveraro - saremo nelle condizioni di stilare il protocollo definitivo anche con il Torino Calcio per quanto riguarda l'area del Comunale. Un atto che permettera' all'amministrazione di portare in Sala Rossa i due contratti per la cessione dei diritti di superficie per lo STADIO delle Alpi alla Rubentus e quello Comunale al Torino Calcio». E aggiunge: «L'iter si potra' cosi' concludere entro la pausa natalizia». Come tutte le grandi operazioni amministrative, pero', questa degli stadi porta con se' - anche nel suo atto finale - un piccolo retroscena di polemica. Fino a ieri, nei corridoi di Palazzo civico (o meglio, in quelli della maggioranza) circolava la voce che i Comunisti Italiani avrebbero votato «no» alla mozione sull'ambito di piazza d'Armi. La voce, nata in seguito a una riunione di giovedi' scorso piuttosto accesa, e' giunta all'orecchio del sindaco Chiamparino sabato pomeriggio. A quel punto il primo cittadino - cui sta cara un'operazione costata anni di trattative e gia' piu' di una volta ha chiesto agli uomini di Cossutta di non remare contro - ha fatto sapere (tramite i ds) al capogruppo Passoni che il voto negativo avrebbe significato automaticamente la loro uscita dalla maggioranza. Senonche', interpellato dai cronisti il capogruppo Passoni e' sembrato cadere dalle nuvole: «Noi contrari a quella mozione? Assolutamente no. Non abbiamo nulla da eccepire sulla questione-stadi, quel che ci preoccupa e' un fatto completamente disgiunto, vale a dire il destino verde di piazza d'Armi che a nostro parere deve rimanere il piu' possibile agli abitanti del quartiere». Mercoledi' prossimo ci sara' un'assemblea di quartiere sull'argomento.
Le delibere sugli stadi all'esame del Consiglio Oggi, all'esame della Sala Rossa, vanno le due maxi-delibere sugli stadi, o meglio quelle varianti urbanistiche - presentate dagli assessori Viano e Peveraro - che consentiranno all'area dell'ex-STADIO FILADELFIA e al comprensorio di piazza d'Armi di modificarsi in funzione dell'evento olimpico. Un passo decisivo che segue due incontri avvenuti sabato mattina: il primo fra l'assessore al Patrimonio Paolo Peveraro e la direzione del Torino Calcio (il patron Franco Cimminelli e il presidente Tilli Romero) e il secondo dell'assessore al Verde pubblico Tricarico con i vertici militari per definire il futuro verde della piazza. «Con l'approvazione del Consiglio - spiega l'assessore Peveraro - saremo nelle condizioni di stilare il protocollo definitivo anche con il Torino Calcio per quanto riguarda l'area del Comunale. Un atto che permettera' all'amministrazione di portare in Sala Rossa i due contratti per la cessione dei diritti di superficie per lo STADIO delle Alpi alla Rubentus e quello Comunale al Torino Calcio». E aggiunge: «L'iter si potra' cosi' concludere entro la pausa natalizia». Come tutte le grandi operazioni amministrative, pero', questa degli stadi porta con se' - anche nel suo atto finale - un piccolo retroscena di polemica. Fino a ieri, nei corridoi di Palazzo civico (o meglio, in quelli della maggioranza) circolava la voce che i Comunisti Italiani avrebbero votato «no» alla mozione sull'ambito di piazza d'Armi. La voce, nata in seguito a una riunione di giovedi' scorso piuttosto accesa, e' giunta all'orecchio del sindaco Chiamparino sabato pomeriggio. A quel punto il primo cittadino - cui sta cara un'operazione costata anni di trattative e gia' piu' di una volta ha chiesto agli uomini di Cossutta di non remare contro - ha fatto sapere (tramite i ds) al capogruppo Passoni che il voto negativo avrebbe significato automaticamente la loro uscita dalla maggioranza. Senonche', interpellato dai cronisti il capogruppo Passoni e' sembrato cadere dalle nuvole: «Noi contrari a quella mozione? Assolutamente no. Non abbiamo nulla da eccepire sulla questione-stadi, quel che ci preoccupa e' un fatto completamente disgiunto, vale a dire il destino verde di piazza d'Armi che a nostro parere deve rimanere il piu' possibile agli abitanti del quartiere». Mercoledi' prossimo ci sara' un'assemblea di quartiere sull'argomento.
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