domenica 22 novembre 2009

09-12-2002, IL PATRON: CREDO ANCORA IN QUESTA SQUADRA Cimminelli: «Nulla da rimproverarmi»

STAMPA, NAZIONALE, pag.32

TORINO LA domenica senza calcio per il luttuoso evento che ha colpito l'Atalanta e' servita al Toro per una pausa di riflessione e per un'approfondita analisi sulla crisi che ha portato la squadra in piena zona retrocessione scatenando la contestazione della tifoseria nei confronti dei giocatori e della societa', colpevole di non aver adeguatamente potenziato l'organico. Ma che cosa risponde il patron Francesco Cimminelli ai fan delusi e non ancora rassegnati? Quali messaggi puo' trasmettere ai fedelissimi radunati al vecchio Fila? C'e' chi gli chiede di passare subito la mano, e chi, non vedendo all'orizzonte valide alternative, rilancia l'idea di varare un azionariato popolare. Cimminelli non chiude le porte in faccia a nessuno: «Se qualcuno e' interessato ad acquistare il Toro venga a trattare. E non solo per farsi pubblicita' o prendere esclusivamente la parte che riguarda gli stadi, ma per rilevare tutto. Per ora, sento solo parole». Eppure, la Carrefour avrebbe offerto circa 26 milioni di euro, 50 miliardi di vecchie lire. Anche la Robe di Kappa, con il concorso della Benetton, sarebbe disposta a sborsare la stessa cifra. L'azionista del Toro conferma che la Carrefour ha fatto un discorso di tipo commerciale legato allo STADIO e che Boglione gli ha telefonato per dirgli di non dare retta alle voci: «Quanto alle cifre che circolano sanno di presa in giro considerando che ho speso 80 miliardi di lire per ingaggiare i giocatori. Se poi stanno rendendo al di sotto della loro valutazione e' un'altra storia. Vero che la societa' e' colpevole di tutto ma non va in campo. Riteniamo di poterci guardare allo specchio senza vergognarci. Non ho nulla da rimproverarmi e pago di tasca mia gli errori». Domani, Cimminelli si rechera' alla Circoscrizione 9 per spiegare i suoi piani sulla ricostruzione del piccolo FILADELFIA e dello STADIO Comunale. Mercoledi', ci sara' l'incontro in Comune. E se un giorno dovra' lasciare, Cimminelli sogna di farlo all'apice, non al fondo della classifica. E' sempre convinto che il Toro si salvera': «Saro' un illuso ma ci credo». E ribadisce che a gennaio arriveranno due o tre rinforzi: «C'e' uno staff di tecnici che stanno guardando in Italia e all'estero per trovarli. Non dobbiamo seguire l'onda emotiva ne' nomi altisonanti e cercare elementi che rispondano ai nostri requisiti. Guai fare un passo indietro. Nella disgraziata ipotesi si retrocedesse allestirei una squadra in grado di risalire subito in A».

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