Repubblica — pagina 3
È stato sindaco di Torino ed è tifoso granata di lungo corso. Ma, soprattutto, in questo caso, è alla guida di quella Fondazione Filadelfia nata con lo scopo di restituire ai tifosi e alla città il campo glorioso del Grande Torino. La querelle sugli stadi, a partire dal Delle Alpi, pertanto non può lasciare indifferente Diego Novelli. Anzi. Tanto che, se il patron del Toro Franco Cimminelli non realizzerà il nuovo Filadelfia, Novelli chiederà che l' area in questione ritorni alla Fondazione. Lei come si muoverebbe in questa partita un po' grottesca e surreale, data l' abbondanza di stadi, veri e virtuali, di cui gode la città? «La Rubentus vuole comprare realmente il Delle Alpi? Si decida una volta per tutte, senza minacciare di andare a giocare altrove. I lavori di risistemazione possono essere fatti a lotti, con lo stadio funzionante. Figuriamoci se non si può mettere in piedi a Torino un cantiere iperprotetto ai fini della sicurezza! E, per favore, non tiriamo in ballo Raffaele Guariniello, magistrato serio e scrupoloso: basta rispettare le leggi e i regolamenti». Si parla pure di uno stadio nuovo di zecca. «Trovo legittima, ma balzana, l' idea di costruire un altro stadio con il placet del Comune. Il buon senso lo vieterebbe». E il Toro aspetta le mosse della Rubentus? «Cimminelli ha più volte detto di volere ricostruire il Filadelfia su aree di sua proprietà: ne ha tutti i diritti. Per cortesia, lo faccia. Ma i maligni sostengono che non ci sono i quattrini. Se così fosse, però, che cosa c' entra l' ultima dichiarazione della società granata secondo cui il Torino potrebbe comprare il Delle Alpi? Se ha i soldi per lo stadio della Continassa, non vedo perché non debba investirli nel Filadelfia. In ogni caso, se il Toro non dovesse fare un Filadelfia per la prima squadra, riconsegni allora l' area alla Fondazione, che realizzerà il progetto di cinque anni fa, ricostruendo l' antica tribuna, con gradinate capaci». Il Torino, magari, potrebbe finire al vecchio Comunale. «Dato che, con i fondi per le Olimpiadi, dovrà essere rimesso in ordine, rimane sempre l' ipotesi di cederlo in concessione al Torino, mentre la Rube si compra il Delle Alpi. Sembra tutto facile, certo, ma non lo è. Sono convinto, a ogni modo, che per il 2006 il Delle Alpi dovrà essere comunque pronto per l' apertura dei Giochi, mentre non può restare il buco nero del Filadelfia nel cuore del comprensorio olimpico nella zona degli ex mercati generali».
MASSIMO NOVELLI
È stato sindaco di Torino ed è tifoso granata di lungo corso. Ma, soprattutto, in questo caso, è alla guida di quella Fondazione Filadelfia nata con lo scopo di restituire ai tifosi e alla città il campo glorioso del Grande Torino. La querelle sugli stadi, a partire dal Delle Alpi, pertanto non può lasciare indifferente Diego Novelli. Anzi. Tanto che, se il patron del Toro Franco Cimminelli non realizzerà il nuovo Filadelfia, Novelli chiederà che l' area in questione ritorni alla Fondazione. Lei come si muoverebbe in questa partita un po' grottesca e surreale, data l' abbondanza di stadi, veri e virtuali, di cui gode la città? «La Rubentus vuole comprare realmente il Delle Alpi? Si decida una volta per tutte, senza minacciare di andare a giocare altrove. I lavori di risistemazione possono essere fatti a lotti, con lo stadio funzionante. Figuriamoci se non si può mettere in piedi a Torino un cantiere iperprotetto ai fini della sicurezza! E, per favore, non tiriamo in ballo Raffaele Guariniello, magistrato serio e scrupoloso: basta rispettare le leggi e i regolamenti». Si parla pure di uno stadio nuovo di zecca. «Trovo legittima, ma balzana, l' idea di costruire un altro stadio con il placet del Comune. Il buon senso lo vieterebbe». E il Toro aspetta le mosse della Rubentus? «Cimminelli ha più volte detto di volere ricostruire il Filadelfia su aree di sua proprietà: ne ha tutti i diritti. Per cortesia, lo faccia. Ma i maligni sostengono che non ci sono i quattrini. Se così fosse, però, che cosa c' entra l' ultima dichiarazione della società granata secondo cui il Torino potrebbe comprare il Delle Alpi? Se ha i soldi per lo stadio della Continassa, non vedo perché non debba investirli nel Filadelfia. In ogni caso, se il Toro non dovesse fare un Filadelfia per la prima squadra, riconsegni allora l' area alla Fondazione, che realizzerà il progetto di cinque anni fa, ricostruendo l' antica tribuna, con gradinate capaci». Il Torino, magari, potrebbe finire al vecchio Comunale. «Dato che, con i fondi per le Olimpiadi, dovrà essere rimesso in ordine, rimane sempre l' ipotesi di cederlo in concessione al Torino, mentre la Rube si compra il Delle Alpi. Sembra tutto facile, certo, ma non lo è. Sono convinto, a ogni modo, che per il 2006 il Delle Alpi dovrà essere comunque pronto per l' apertura dei Giochi, mentre non può restare il buco nero del Filadelfia nel cuore del comprensorio olimpico nella zona degli ex mercati generali».
MASSIMO NOVELLI
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