Repubblica — pagina 3
Cominciò tutto otto anni fa, il pioniere di chiamava Gian Marco Calleri, quello che piombò sul Toro come una ruspa: un giorno decise che non bastava vendere calciatori, così cominciò a cedere uno stadio (il Filadelfia, che poi si sa che fine ha fatto) e a stufarsi dell' altro: «Troppo caro. Io me ne vado». Non fece in tempo ad attuare il progetto, perché fui lui ad andarsene dal Toro e non il Toro ad andarsene dal Delle Alpi, però suggerì l' idea a Giraudo, che da allora ha, nell' ordine: 1) minacciato di andare a giocare per un anno a Bologna; 2) minacciato di giocare per tutta la vita a Reggio Emilia; 3) progettato di cambiare città ogni domenica; 4) chiesto o progettato di costruire stadi ovunque (Vinovo, Settimo, Moncalieri, corso Marche, Pellerina, Borgaro, Leinì); 5) pensato di ristrutturare il Comunale; 6) deciso di smontare e rimontare il Delle Alpi; 7) organizzato brevi fughe per coppe e coppette varie; 8) alternato giudizi di ammirazione e di disprezzo per quel medesimo stadio; 9) lanciato la provocazione: il Filadelfia datelo a noi; 10) litigato e fatto pace con sindaci, assessori, gestori, presidenti del Torino. Nell' ultimo anno, la faccenda ha preso una piega decisa, ma assolutamente non decisiva. Conviene ricordare le puntate recenti: chi ne ha persa qualcuna non faticherà a ritrovare il filo della storia, che s' arrotola sempre attorno a se stessa. 6 febbraio 2001. Rube e Toro trovano un accordo per affittare il Delle Alpi per cinque anni. Un mese dopo, il patto salta: questione di cavilli. 28 marzo 2001. Dopo una maratona in consiglio comunale, e oltre cinquecento emendamenti di Silvio Viale, salta la possibilità per il Torino di ricostruire il Filadelfia. Cimminelli urla: «Mi hanno rotto. Con trentasei miliardi mi compro il Delle Alpi». 11 aprile 2001. Annuncio di Giraudo: «Prima di Natale compreremo il Delle Alpi insieme al Torino. Ormai siamo d' accordo». 15 giugno 2001. Dopo altri litigi e minacce di fuga, Chiamparino e Giraudo trovano un accordo sul rinnovo del contratto d' affitto, in scadenza al 30 giugno. Cimminelli ripensa al Filadelfia, ma chiede ventimila metri quadrati di attività commerciale. 10 luglio 2001. Fissato il prezzo dell' affitto: 4 miliardi per un anno. Rube e Toro accettano. 2 ottobre 2001. Rube e Toro si accordano per acquistare il Delle Alpi insieme, purché, come dice Giraudo, «ci sia pari dignità nei costi e nei ricavi». I bianconeri ottengono anche 20 mila metri quadrati per attività commerciali. 12 novembre 2001. Ultimatum del Comune alle due società, che nel frattempo hanno cominciato a litigare: «Dovete darci una risposta entro fine mese». 16 novembre 2001. Il Torino non paga da un anno l' affitto dello stadio, il Comune minaccia un' ingiunzione per recuperare il credito. 15 dicembre 2001. Cimminelli cambia idea, e chiede il permesso per costruire un Filadelfia da 25 mila posti. 17 dicembre 2001. Tramonta il progetto di vendere il Delle Alpi a Toro e Rube insieme, perché le due società litigano sulla divisione di oneri e onori. L' assessore Montabone, stizzito: «Siamo tornati indietro di sei mesi». 27 marzo 2002. La Rube comincia a cercare uno stadio per la prossima stagione e effettua sopralluoghi a Monza, Cesena, Piacenza e Reggio Emilia: «Compriamo il Delle Alpi e lo ricostruiamo in un anno». Rientra invece la minaccia di giocare a Milano la finale di Coppa Italia con il Parma. 8 aprile 2002. La Rube lancia un referendum ai suoi tifosi: dove volete giocare l' anno prossimo? 9 aprile 2002. Il Toro protesta: «Se la Rube ricostruisce il Delle Alpi, dove andremo a giocare?». Anche il Comune è indispettito con la Rube: «Giraudo ci ha sempre garantito che i lavori per la ricostruzione dello stadio sarebbero durati tre mesi». I rapporti tra le tre parti in causa sono tesissimi. 10 aprile 2002. Chiamparino rilancia e offre alla Rubentus la possibilità di costruire un nuovo stadio. Giraudo: «Per noi va bene». Due offerte per il Torino: il Comunale o il Delle Alpi. 13 aprile 2002. Contrordine: il nuovo progetto prevede Delle Alpi alla Rube e Comunale al Toro. 26 aprile. La Rube ricambia idea: preferiamo uno stadio privato completamente nuovo, il Delle Alpi non ci interessa più.
EMANUELE GAMBA
Cominciò tutto otto anni fa, il pioniere di chiamava Gian Marco Calleri, quello che piombò sul Toro come una ruspa: un giorno decise che non bastava vendere calciatori, così cominciò a cedere uno stadio (il Filadelfia, che poi si sa che fine ha fatto) e a stufarsi dell' altro: «Troppo caro. Io me ne vado». Non fece in tempo ad attuare il progetto, perché fui lui ad andarsene dal Toro e non il Toro ad andarsene dal Delle Alpi, però suggerì l' idea a Giraudo, che da allora ha, nell' ordine: 1) minacciato di andare a giocare per un anno a Bologna; 2) minacciato di giocare per tutta la vita a Reggio Emilia; 3) progettato di cambiare città ogni domenica; 4) chiesto o progettato di costruire stadi ovunque (Vinovo, Settimo, Moncalieri, corso Marche, Pellerina, Borgaro, Leinì); 5) pensato di ristrutturare il Comunale; 6) deciso di smontare e rimontare il Delle Alpi; 7) organizzato brevi fughe per coppe e coppette varie; 8) alternato giudizi di ammirazione e di disprezzo per quel medesimo stadio; 9) lanciato la provocazione: il Filadelfia datelo a noi; 10) litigato e fatto pace con sindaci, assessori, gestori, presidenti del Torino. Nell' ultimo anno, la faccenda ha preso una piega decisa, ma assolutamente non decisiva. Conviene ricordare le puntate recenti: chi ne ha persa qualcuna non faticherà a ritrovare il filo della storia, che s' arrotola sempre attorno a se stessa. 6 febbraio 2001. Rube e Toro trovano un accordo per affittare il Delle Alpi per cinque anni. Un mese dopo, il patto salta: questione di cavilli. 28 marzo 2001. Dopo una maratona in consiglio comunale, e oltre cinquecento emendamenti di Silvio Viale, salta la possibilità per il Torino di ricostruire il Filadelfia. Cimminelli urla: «Mi hanno rotto. Con trentasei miliardi mi compro il Delle Alpi». 11 aprile 2001. Annuncio di Giraudo: «Prima di Natale compreremo il Delle Alpi insieme al Torino. Ormai siamo d' accordo». 15 giugno 2001. Dopo altri litigi e minacce di fuga, Chiamparino e Giraudo trovano un accordo sul rinnovo del contratto d' affitto, in scadenza al 30 giugno. Cimminelli ripensa al Filadelfia, ma chiede ventimila metri quadrati di attività commerciale. 10 luglio 2001. Fissato il prezzo dell' affitto: 4 miliardi per un anno. Rube e Toro accettano. 2 ottobre 2001. Rube e Toro si accordano per acquistare il Delle Alpi insieme, purché, come dice Giraudo, «ci sia pari dignità nei costi e nei ricavi». I bianconeri ottengono anche 20 mila metri quadrati per attività commerciali. 12 novembre 2001. Ultimatum del Comune alle due società, che nel frattempo hanno cominciato a litigare: «Dovete darci una risposta entro fine mese». 16 novembre 2001. Il Torino non paga da un anno l' affitto dello stadio, il Comune minaccia un' ingiunzione per recuperare il credito. 15 dicembre 2001. Cimminelli cambia idea, e chiede il permesso per costruire un Filadelfia da 25 mila posti. 17 dicembre 2001. Tramonta il progetto di vendere il Delle Alpi a Toro e Rube insieme, perché le due società litigano sulla divisione di oneri e onori. L' assessore Montabone, stizzito: «Siamo tornati indietro di sei mesi». 27 marzo 2002. La Rube comincia a cercare uno stadio per la prossima stagione e effettua sopralluoghi a Monza, Cesena, Piacenza e Reggio Emilia: «Compriamo il Delle Alpi e lo ricostruiamo in un anno». Rientra invece la minaccia di giocare a Milano la finale di Coppa Italia con il Parma. 8 aprile 2002. La Rube lancia un referendum ai suoi tifosi: dove volete giocare l' anno prossimo? 9 aprile 2002. Il Toro protesta: «Se la Rube ricostruisce il Delle Alpi, dove andremo a giocare?». Anche il Comune è indispettito con la Rube: «Giraudo ci ha sempre garantito che i lavori per la ricostruzione dello stadio sarebbero durati tre mesi». I rapporti tra le tre parti in causa sono tesissimi. 10 aprile 2002. Chiamparino rilancia e offre alla Rubentus la possibilità di costruire un nuovo stadio. Giraudo: «Per noi va bene». Due offerte per il Torino: il Comunale o il Delle Alpi. 13 aprile 2002. Contrordine: il nuovo progetto prevede Delle Alpi alla Rube e Comunale al Toro. 26 aprile. La Rube ricambia idea: preferiamo uno stadio privato completamente nuovo, il Delle Alpi non ci interessa più.
EMANUELE GAMBA
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