Da anni il Comune di Torino si sforza di ridare vita allo stadio che fu del Grande Torino. La fortuna non è stata sicuramente dalla nostra parte. Quando finalmente le varianti al PRG sono state approvate, il trasferimento dei diritti edificatori attuato, la proprietà passata alla Città e lo statuto della fondazione approvato, ecco comparire quelle ipoteche che hanno rallentato il percorso.In attesa che questo ulteriore ostacolo si risolva, è importante che altri soggetti si assumano delle responsabilità.
Sappiamo che la Fondazione dovrà iniziare il lavoro con 3 milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal Comune, ma non bastano a coprire i costi e, forse, nemmeno gli spazi commerciali previsti basteranno a raccogliere i quattrini sufficienti.
Allora chiedo a Urbano Cairo di imitare un pò la Rube con qualche investimento immobiliare nella squadra.
Sarebbe il caso poi di mobilitare le istituzioni nazionali, che tanti soldi hanno sempre speso per il calcio, investendo qualche soldino in un’area che potrà diventare non solo centro sportivo e aggregativo, ma anche museo nazionale e monumento di tutto il paese.
Giuseppe Sbriglio
Italia dei Valori - Di Pietro
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