domenica 22 novembre 2009

19-06-2002, Giraudo: un sogno inseguito da anni. Romero: un quartiere tutto per noi

STAMPA, TORINO, pag.37

DIRIGENTI RUBENTINI E GRANATA DOPO LA SIGLA DELL'INTESA IN MUNICIPIO «E' stata la vittoria di tutta la Torino calcistica»

Una grande vittoria prima di una grande sconfitta. Mancava un'ora scarsa all'inizio della discesa degli azzurri verso l'inferno, quando Rubentus e Torino sono entrate pure loro nella storia mettendo la parola fine all'interminabile vicenda dello STADIO. Tutti contenti nell'opprimente calura di un mezzogiorno da ricordare. Una battaglia lunga otto anni quella sostenuta dalla Rube per avere uno proprio STADIO e alla fine la soddisfazione e' quasi pari a quella di uno scudetto. «Ha vinto Torino e non solo la Torino bianconera» ha poi detto Umberto Agnelli dopo la firma del protocollo di intesa fra Comune e le due societa'. Il presidente onorario della Rube ha aggiunto: «Credo si debbano ringraziare il sindaco e i suoi collaboratori per l'impegno e la dirigenza Rubentina per la tenacia. E' un risultato importante che premia la citta'». Stop a minacce di fuga. La Rube non abbandonera' Torino e con uno STADIO di proprieta' si potra' allineare ai maggiori club europei che da tempo hanno un proprio impianto. Manchester United, Bayer Leverkusen: ecco da dove viene l'esempio tanto per citare due societa' che hanno fatto scuola anche fuori dal campo di gioco. Quasi emozionato Antonio Giraudo, amministratore delegato della Rube, l'uomo che fin dal giorno del suo insediamento ai vertici della societa' si e' sempre battuto per raggiungere questo obiettivo. Fra l'altro diventato poi di primaria importanza dopo la quotazione in Borsa del gennaio scorso. Rispondendo al sindaco granata Chiamparino ha detto: «E' una giornata storica per la Rube e per i suoi tifosi, questo e' un grande progetto per noi, ma anche per la citta'». Diventera' anche un grande business dopo che il Delle Alpi sara' ridisegnato e poco alla volta assumera' le sembianze di polo del divertimento. Giraudo ha confermato che nel frattempo non ci sara' trasloco in altre citta' e che presto verra' presentato nei dettagli il progetto per la trasformazione del Delle Alpi, mentre a fine estate s'inizieranno i lavori per la costruzione del centro sportivo di Vinovo che Del Piero e compagni dovrebbero utilizzare dall'estate 2003. Il presidente Chiusano, presente con il direttore marketing Romy Gai, ha sottolineato: «Abbiamo avuto cio' che volevamo dopo otto anni di sofferenze e polemiche. C'e' stata anche asprezza nel dialogo fra le parti, ma sempre grande lealta' reciproca». L'altra meta' della Torino calcistica era altrettanto contenta. L'aggettivo «storico» e' stato il piu' gettonato anche dai dirigenti granata che fino al 2006 saranno ospiti di quelli Rubentini alla Continassa. Franco Cimminelli, azionista di maggioranza del Toro, ha posto l'accento su un primato cittadino: «Siamo i primi in Europa ad avere due squadre proprietarie del loro impianto. Noi recuperiamo il Comunale e il FILADELFIA e questo oltre ad essere un motivo di orgoglio per la nostra gente e' il primo passo per quotarci in Borsa». Lungo via FILADELFIA correra' la passione granata. Il presidente Attilio Romero ha sottolineato questo aspetto: «Nasce un quartiere del Toro. I tifosi devono essere contenti, recuperiamo le nostre case storiche».

Fabio Vergnano

Nessun commento:

Posta un commento