giovedì 4 giugno 2009

04/06/09 - Fila: in campo la Regione

TS - Sez. B2

La Governatrice del Piemonte ha incontrato i rappresentanti dei tifosi

La Bresso si sta muovendo per cercare di trovare col Fisco una soluzione alle ipoteche

ALBERTO MANASSERO
TORINO. L’ennesima retrocessione del Torino, per altro annunciata, non ferma il percorso che può portare alla ricostruzione del Filadelfia. L’importanza del vecchio impianto quale culla-scuola-fulcro di una reale rinascita granata era primaria e ora, alla luce dell’ennesimo fiasco tecnico, diventa se possibile ancora più urgente.

DOVE ERAVAMO
Ma se da un lato dev’essere ben chiaro che Cairo non può farsi scudo dalle critiche per il disastro in campionato utilizzando il popolare argomento Fila, dall’altro è fondamentale che l’improvvisa accelerazione data alla vicenda, prima dai tifosi e poi dallo stesso Cairo, venga sostenuta e incrementata.
Proprio in quest’ottica ieri s’è consumato un altro piccolo, grande passo: è intervenuta la Regione Piemonte. Ma prima di entrare nel merito, ricordiamo a che punto eravamo. Nell’ultimo mese, tutte le più importanti associazioni di tifosi granata - dalla curva Maratona alla Primavera, dal Centro Coordinamento Club alla Memoria Storica al Comitato Dignità Granata - hanno ripreso il cammino per proprio conto, dopo due volenterosi (loro volenterosi. Solo loro?) anni passati al tavolo con Comune, Torino e aggregati poi sfociati nello stallo più totale. Un cammino solitario, necessario per smuovere questa collosa immobilità e per pretendere chiarezza su alcuni imprevisti (imprevisti? boh...) quali le ipoteche in mano all’Agenzia delle Entrate che tengono in scacco l’area del Fialdelfia.

CAIRO ALLO SCOPERTO
Su questa scia Cairo, non si sa fino a che punto spinto dall’unione dell’utile - la sua popolarità era in forte ribasso e il Torino sull’orlo della B - al dilettevole - raggiungere la dimensione dell’eroe che ricostruisce il Filadelfia: mitico! -,Cairo, dicevamo, è uscito allo scoperto come mai prima. In una riunione in Municipio ha spiazzato tutti invitando il Comune a «ripulire l’area dalle pendenze e di restituirla al Torino libera », concludendo con un clamoroso: «Poi ci penseremo noi a rifare il Filadelfia!». Roba da applausi a scena aperta, per i tifosi del Torino. Ordunque, se Chiamparino e soci venissero a capo del ginepraio legale aggrovigliato attorno al Filadelfia, la vetusta vicenda sembrerebbe risolta. Ma ce la faranno i nostri prodi?

NUOVO SUMMIT.
Chi risponde? Nessuno. I tifosi, però, non mollano e hanno continuato a battagliare, tra manifestazioni di piazza e ricerca di aiuto. Hanno parlato anche in Regione. Finché dalla Regione non è giunto l’invito della Presidente, la signora Mercedes Bresso. Da tempo si vociferava che la Governatrice fosse interessata, anche un tantino seccata dalle polemiche e che volesse intervenire. L’incontro di ieri, nel palazzo della Regione in piazza Castello a Torino, è stato incoraggiante. La Bresso ha accolto una rappresentanza di tifosi e s’è fatta fare il punto. Con pragmatismo, non ha promesso mari e monti ma, individuato il punto cruciale, le ipoteche del Fisco, s’è impegnata a muoversi istituzionalmente presso l’Agenzia delle Entrate per scoprire una soluzione praticabile. Ovvio, poi, che la Governatrice potrà avere spazio di manovra nell’agevolare un riavvicinamento tra Chiamparino e Cairo. Finalmente lì, a pochi passi dalla soluzione del poco onorevole caso Filadelfia. Il gelo, tra i due, è totale: nelle scorse settimane il patron granata ha cercato il sindaco, invano. Fa orecchie da mercante. Niente di nuovo sotto il sole, retrocessione a parte.

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