martedì 2 giugno 2009

20-04-2001, Il progetto presentato da Cimminelli: «Un passo in vista della quotazione in Borsa»

STAMPA, TORINO, pag.47

A Borgaro la nuova casa del Torino Campi di calcio, l'eliporto e forse un green di golf

BORGARO
Dai «ragazzi del FILADELFIA» ai «figli di Borgaro». Cambia cosi' la storia calcistica del Torino che si sposta dal mitico STADIO del Grande Torino (dove sono nati i suoi campioni piu' rappresentativi: da Fogli a Ferrini, da Lido Vieri a Rosato, da Pulici a Zaccarelli, da Lentini a Cravero) al nuovo centro sportivo che sta per nascere davanti agli stabilimenti della Ergom, la societa' del patron granata Francesco Cimminelli. Ed e' stato proprio il maggiore azionista di maggioranza, che ha festeggiato il suo primo compleanno alla guida del Torino, a presentare uno «studio di fattibilita'» del centro multifunzionale. Un progetto che i tifosi granata sperano di vedere, dopo tante promesse e parole, finalmente realizzato. Insieme al patron Francesco Cimminelli c'erano il presidente del Torino Tilli Romero, l'ex presidente e attuale consigliere Beppe Aghemo e il sindaco di Borgaro Giuseppe Vallone che, dopo aver presentato il progetto di Gianmauro Borsano agli inizi degli anni '90, ci riprova adesso. Questo secondo studio di fattibilita' prevede in impianto che si estendera' su un'area di circa 530 mila metri quadri, che potrebbero addirittura diventare il doppio se Cimminelli decidera' di inserire anche un green per gli appassionati di golf. L'area del comune di Borgaro e' stata infatti suddivisa in due grandi parti. La piu' grande rappresentativa comprende i due principali campi da calcio dove si alleneranno la prima squadra e la Primavera e che, come ha sottolineato il presidente Romero, dovrebbero gia' essere pronti per il prossimo 30 di agosto. Accanto ai due terreni sorgera' il centro sportivo vero e proprio comprensivo di albergo e foresteria, ristorante, club house, spogliatoi, la reception e l'attivita' commerciale piu', oltre al centro di medicina sportiva e fisioterapica con palestra attigua. La seconda parte, invece, che e' divisa dalla prima dalla tangenziale che vi passera' sopra, e' decisamente piu' ampia: dovrebbe ospitare sei campi da calcio piu' due da calcetto e le attivita' ricettive che in sostanza sono dei piccoli appartamenti che la societa' mettera' a disposizione dei giocatori e dei loro famigliari. All'interno di quest'area sorgera' anche l'eliporto che e' in pratica il fiore all'occhiello di tutto il progetto presentato da Cimminelli. Ciminelli ha sottolineato che si tratta di un investimento molto importante dal punto di vista economico e finanziario: «Ma voglio soprattutto dare una casa al Torino e anche rientrare dei soldi malspesi in precedenza. Il mio obiettivo, infatti, e' quello di avere uno STADIO, degli immobili e il centro sportivo di proprieta', sia per la futura quotazione in borsa della societa' che per vedere realizzato il sogno dei tanti tifosi granata».
Aurelio Benigno

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