martedì 2 giugno 2009

11-04-2001, LA SOCIETA' GRANATA MULTATA PER GLI STRISCIONI ALLO STADIO CONTRO VIALE. Toro, il Filadelfia costa 2 milioni

STAMPA, TORINO, pag.35

DUE milioni di multa al Torino per gli striscioni di venerdi' scorso, in curva Maratona, apparsi nel secondo tempo dell'incontro con il Chievo. Quelli cioe' riferentisi alla vicenda dello STADIO FILADELFIA, al rinvio (definitivo?) del progetto di ricostruzione, per scadenza del tempo massimo presso il Comune «vessato» dagli emendamenti a valanga, a go-go, a diluvio, a rosario messi avanti dal consigliere Silvio Viale. Striscioni di genere inconsueto per un campo di calcio, sconfinanti nella politica, anzi nella critica ai politici e ad personam. Striscioni con una sola parolaccia, quasi un record. Esposti per pochi minuti, come a proporli per l'annotazione ai giornalisti della tribuna-stampa. Una multa di due milioni e' poca cosa per le cifre del calcio. Pero' si deve riflettere sulla novita': vengono puniti striscioni che in un certo senso sfruttano l'opportunita' mediatica del match per dirigere con forza certi strali verso entita' completamente o parzialmente esterne, per non dire estranee, allo STADIO, alla partita in corso. Chi commina le pene e' Maurizio Laudi, il giudice torinese che dal 1995 dispensa squalifiche e multe. Dice: «Per quel che riguarda il mio mandato e' la prima volta che colpisco striscioni di questo tipo. In sostanza si ravvisa nella tifoseria un comportamento antisportivo, e la societa' a cui questa tifoseria fa capo deve rispondere di cio'. Faccio presente che nel passato sono intervenuto con multe anche contro striscioni che ad esempio attaccavano giornali o giornalisti». Dunque non si deve usare la partita, con il suo contorno e i suoi spazi, per aggressioni di sorta, antisportive. Ovviamente non vengono puniti gli striscioni «positivi»: se i tifosi della Maratona scrivono su un enorme lenzuolo che Simona Ventura, tifosa granata, e' bellissima, tutto e' ok. I due milioni sono gli stessi fatti pagare all'Inter per lo striscione «Porceddu allo spiedo», contro il procuratore federale del processo per i passaporti falsi, esposto dagli interisti domenica sera nell'incontro con il Vicenza. Adesso Laudi e' pronto a intervenire, con particolare sensibilita', se gli striscioni faranno una loro campagna elettorale. Sempre e soltanto se saranno offensivi. Visto che lo spirito sportivo, in cui Laudi e ormai pochi altri benemeriti credono, non punisce il consenso, l'evviva, l'entusiasmo, insomma il tifo positivo.
Gian Paolo Ormezzano

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