martedì 30 giugno 2009

30/06/09 - Filadelfia, adesso si riparte


L’assessore Viano in azione per trovare un accordo con l’Agenzia delle Entrate

Giovedì via alle trattative per cancellare le ipoteche: poi Cairo potrà intervenire Perizie effettuate, il Comune può sbloccare l’impasse: in ballo 500 mila euro. Anche Forieri pronto a collaborare con il sindaco e il club granata. E rispunta pure un piano della Lictis

MARCO BONETTO
TORINO. Sembra incredibile, ma è così: qualcosa torna a muoversi per il Filadelfia. E già giovedì cominceranno le trattative tra esponenti del Comune di Torino e l’Agenzia delle Entrate per la purgazio­ne delle due ipoteche che gra­vano da anni su parte del qua­drilatero. Due ipoteche da cir­ca 38 milioni l’una, una delle quali ricade anche sull’ex sta­dio Comunale. Le trattative che partiranno giovedì sono insieme un punto di arrivo e di ripartenza. Di arrivo, in quan­to rappresentano l’effetto di­retto della conclusione di una perizia chiesta a suo tempo dal Municipio stesso, per sop­pesare meglio il valore del Fi­ladelfia: la stima che emerge si attesta a circa 1,8 milioni per l’intera area, compresa anche la parte non gravata da ipote­che. Di conseguenza la cifra fi­nale, prettamente legata alla parte ipotecata, è destinata a ridursi considerevolmente. E il Comune è convinto di poter sbloccare la vicenda con un’of­ferta intorno a 500 mila euro. «Non appena sarà depositata la perizia, sarà cura della Città avviare le verifiche con Equitalia-Agenzia delle En­trate per definire il percorso di purgazione, verificandone la sostenibilità finanziaria per la Città nel caso in cui la contro­parte ritenga condivisibili i ri­sultati della perizia», diceva nei giorni scorsi l’assessore co­munale all’Urbanistica e al Patrimonio, Mario Viano. Eb­bene, il momento è arrivato.
LE ALTRE IPOTECHE. L’A­genzia delle Entrate potrebbe anche rifiutare l’offerta del Co­mune e cercare di mettere al­l’asta l’area, previo un via li­bera del Tribunale. Ma di cer­to la purgazione (cioè l’estin­zione) delle ipoteche sarebbe la soluzione migliore e più lo­gica per tutti. Anche tenuto conto che proprio 500 mila eu­ro sono stati accantonati dal curatore fallimentare, Cerri, al fine di sbloccare la vicenda, fin da quando l’area era anco­ra in mano alla curatela, ov­vero prima che tornasse di proprietà del Municipio. Le trattative per l’estinzione del­le ipoteche rappresentano però anche un punto di par­tenza, nella speranza di una collaborazione più produttiva e concreta tra il Comune e il presidente Cairo, al fine di ac­celerare nei progetti di rina­scita dell’area (come noto, il Torino è pronto a impegnarsi anche in prima fila, purché però il Municipio si dimostri in grado, prima, di ripulire il terreno dalle ipoteche. Questo il pensiero del presidente, ri­petuto a più riprese). L’estin­zione possibile delle ipoteche potrà consentire pure a un im­prenditore romano, Forieri, di tornare in ballo. Si ricorderà: nei mesi scorsi aveva incon­trato il sindaco Chiamparino per dargli la disponibilità a in­vestire per la riqualificazione del Fila e si era pure detto pronto a collaborare con Cairo, sempre nell’ottica che il qua­drilatero storico torni a esse­re, in primo luogo, sede degli allenamenti della prima squa­dra granata. E anche Forieri attende che spariscano le ipo­teche, prima di tornare a muo­vere passi in avanti più con­creti. Pro memoria: il Comune dovrà poi portare a compi­mento anche l’escussione di al­tre ipoteche (ma a proprio fa­vore, queste) garantite da Cimminelli a suo tempo e ammontanti a 4,2 milioni. Certo il caso dell’Agenzia del­le Entrate è enormemente più pesante. E almeno sulla carta una sua risoluzione rappre­senterebbe davvero un note­vole passo in avanti.

PARLA CAPPA. Intanto si re­gistrano anche le mosse e le affermazioni di un altro im­prenditore, questa volta pie­montese: Maximilian Cappa, amministratore della Lictis (impianti termici, idrici, sani­tari e di condizionamento), nel cui portafoglio clienti si staglia lo stesso Comune di Torino. Già un paio di anni fa Cappa si era fatto avanti per collabo­rare anche con Cairo, sul Fila. «Lo scorso 11 giugno, a Mila­no, sono tornato a discutere di Filadelfia con i vertici del Tori­no - dice l’imprenditore -. Sono due anni che lavoro per questo obiettivo, in contatto con il club granata. Ho appena pre­sentato loro anche un docu­mento di programmazione tecnico-economica che preve­de la riqualificazione dell’area con circa 8 milioni, che posso­no essere interamente coperti da sponsorizzazioni: e io ho già trovato una disponibilità per almeno per 5 milioni. Inoltre il mio piano prevede l’inseri­mento del Filadelfia nell’am­bito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Si creerebbe così un volano di in­teressi. Al Torino la rinascita del Fila potrebbe non costare nulla. Inoltre le ipoteche po­trebbero essere pure congela­te, se non venissero purgate. Ora aspetto nuovi segnali».



30/06/09 TUTTOSPORT *** Filadelfia, adesso si riparte - Aggiornato - Bonetto Marco

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