martedì 2 giugno 2009

26-06-2001, Il centro commerciale divide citta' e Torino Gli uffici: quello progettato al Filadelfia e' troppo esteso

STAMPA, TORINO, pag.37

Si allontana, forse per sempre, la possibilita' di realizzare il progetto di ristrutturazione del vecchio STADIO del Torino. Lo ha spiegato il sindaco Sergio Chiamparino, nel corso dell'incontro che si e' svolto ieri mattina in Consiglio regionale con i parlamentari piemontesi sul tema dell'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali. «Stiamo valutando - ha precisato - la fattibilita' della realizzazione dell'impianto di hockey 1 al FILADELFIA. C'e' un progetto presentato dalla societa' granata. Sono in corso verifiche tecniche sia per l'impatto ambientale che per la compatibilita' con il piano commerciale della citta'». Poi ha concluso: «Se questa verifica si concludera' con la dimostrazione di uno scostamento dal progetto iniziale del FILADELFIA l'amministrazione ha pronta un'alternativa: l'utilizzo del Comunale». FILADELFIA addio, allora? Tilli Romero, presidente del Torino Calcio, replica: «Le verifiche tra la nostra societa' e l'amministrazione civica sono appena iniziate. Sono al lavoro le delegazioni tecniche. Poi la societa' incontrera' di nuovo il sindaco». Aggiunge: «C'e' un contenzioso legato allo sfruttamento di una parte dell'area a fini commerciali. Vedremo». Il problema nasce dalla richiesta dei granata della possibilita' di costruire una piattaforma commerciale di 25 mila metri quadrati, praticamente il triplo di quella concessa per la realizzazione del centro commerciale di corso Umbria che negli anni passati ha scatenato non poche polemiche. Renato Montabone, assessore allo Sport della citta', spiega: «C'e' una differenza di cubature per gli spazi commerciali rispetto al primo progetto. Se le condizioni del Torino calcio rimangono tali, l'accordo e' difficile». Da ieri, dunque, gli uffici comunali stanno lavorando per studiare la trasformazione del Comunale in impianto per l'hockey «da riutilizzare alla fine dei giochi olimpici come struttura polivalente». I tempi sono stretti. Il 30 giugno, infatti, scade il termine ultimo fissato da Chiamparino per conoscere il destino del FILADELFIA. Il primo cittadino, poi, si e' pubblicamente impegnato ieri davanti al presidente Ghigo, ai vertici del Toroc, a membri del governo e ai parlamentari del Piemonte a portare «il 2 di luglio all'esame della giunta comunale la delibera di individuazione dei siti olimpici, in modo che possa essere inserita all'ordine del giorno del Consiglio Comunale il 9 e approvata prima della pausa estiva». Spiega ancora Montabone: «I costi dell'eventuale ristrutturazione del Comunale saranno coperti con i fondi messi a disposizione del Comitato Organizzatore. Al momento non e' possibile quantificare la spesa finale. Lo studio di fattibilita' sara' pronto in tempo per essere inserito, se necessario, nella delibera sui siti». In quella delibera, probabilmente, ci sara' spazio anche per la nuova localizzazione del palazzo per la velocita' su ghiaccio, dopo l'annuncio del trasferimento della Fiat Avio da via Nizza a Rivalta che secondo Chiamparino offre una «prospettiva completamente diversa per l'insediamento della struttura all'interno di un'area compresa tra quelle di proprieta' del Lingotto Fiere, delle Ferrovie e della stessa Fiat». Chiamparino, poi, ha chiesto al viceministro per le Infrastrutture, Ugo Martinat, «la disponibilita' del Governo a finanziare nuovi progetti di viabilita' in citta'». Due le richieste. La prima relativa al «prolungamento della linea 1 della metropolitana fino alla nuova stazione del Lingotto che comporterebbe una spesa minima visto che correrebbe tutta in superficie». La seconda, punta ad ottenere risorse per il «sottopasso di corso Spezia che, nel caso di utilizzo del Comunale a fini olimpici, costituirebbe una valida soluzione alla circolazione e alla velocizzazione del traffico». Martinat ha replicato spiegando che «prima di chiedere nuovi finanziamenti e' necessario capire se quelli gia' stanziati e previsti sono o meno sufficienti». Conclude: «In ogni caso la concessione di nuovi fondi deve essere strettamente collegata al rispetto dei tempi per la realizzazione delle opere».
Maurizio Tropeano

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