Repubblica — pagina 7
L' ultima idea di Silvio Viale, l' uomo che ha emendato il Filadelfia, è un dibattito pubblico fra Roberto Rosso e Sergio Chiamparino, in modo che il futuro sindaco anticipi cosa sarà del tempio del grande Torino sepolto dalle macerie e dalle scartoffie: «Si scaricano le responsabilità a vicenda su di me, ammettendo indirettamente ognuno le proprie: li sfido a un dibattito pubblico». L' appello resterà probabilmente senza risposta, mentre Chiamparino ha comunque deciso di chiarire le sue intenzioni: «Se sarò sindaco, mi impegno perché a giugno la delibera sulla variante al piano regolatore passi con assoluta priorità in consiglio comunale». Il candidato del centro sinistra ha in mente un progetto di chiarezza e trasparenza: «Comprendo la legittima diffidenza dei tifosi. Ma per rendere ancora più credibile il mio impegno ho già chiesto ad alcune bandiere del Torino la disponibilità a seguire in una funzione di staff tutto l' iter per la realizzazione del Filadelfia. Si tratterebbe di una sorta di garante nei confronti dei tifosi». Chissà come la prenderà Cimminelli, che non ama granchè la presenza di qualcuno che ficchi il naso nei suoi affari, ma intanto Chiamparino fa pure i nomi dei garanti: «Claudio Sala o Paolo Pulici». Mentre i tifosi continuano a meditare manifestazioni di pacifica ribellione, l' onorevole Salvatore Buglio (Ds) ha spedito una lettera aperta a Cimminelli (chiamandolo «caro Presidente», carica che non ha) chiedendogli «di non tornare indietro. Non realizzare quel progetto non sarebbe punitivo per il signor Viale, ma uno schiaffo alla città, alla sua memoria, alla sua storia». E Viale? Avverte le minacce di querela partite dal Torino calcio, si definisce «l' unico laico rimasto nel tempio del calcio, l' unico che ha avuto il coraggio di toccare un tabù» e poi chiede al presidente granata Attilio Romero meno rabbia e più chiarezza: «Perché non spiega ai suoi tifosi che in questo progetto del vecchio e glorioso Filadelfia ci sarebbe soltanto il nome? Perché non se la prende con chi prima di lui ha di fatto sparso il sale sull' ex stadio?». Questa è in effetti una buona domanda.
EMANUELE GAMBA
L' ultima idea di Silvio Viale, l' uomo che ha emendato il Filadelfia, è un dibattito pubblico fra Roberto Rosso e Sergio Chiamparino, in modo che il futuro sindaco anticipi cosa sarà del tempio del grande Torino sepolto dalle macerie e dalle scartoffie: «Si scaricano le responsabilità a vicenda su di me, ammettendo indirettamente ognuno le proprie: li sfido a un dibattito pubblico». L' appello resterà probabilmente senza risposta, mentre Chiamparino ha comunque deciso di chiarire le sue intenzioni: «Se sarò sindaco, mi impegno perché a giugno la delibera sulla variante al piano regolatore passi con assoluta priorità in consiglio comunale». Il candidato del centro sinistra ha in mente un progetto di chiarezza e trasparenza: «Comprendo la legittima diffidenza dei tifosi. Ma per rendere ancora più credibile il mio impegno ho già chiesto ad alcune bandiere del Torino la disponibilità a seguire in una funzione di staff tutto l' iter per la realizzazione del Filadelfia. Si tratterebbe di una sorta di garante nei confronti dei tifosi». Chissà come la prenderà Cimminelli, che non ama granchè la presenza di qualcuno che ficchi il naso nei suoi affari, ma intanto Chiamparino fa pure i nomi dei garanti: «Claudio Sala o Paolo Pulici». Mentre i tifosi continuano a meditare manifestazioni di pacifica ribellione, l' onorevole Salvatore Buglio (Ds) ha spedito una lettera aperta a Cimminelli (chiamandolo «caro Presidente», carica che non ha) chiedendogli «di non tornare indietro. Non realizzare quel progetto non sarebbe punitivo per il signor Viale, ma uno schiaffo alla città, alla sua memoria, alla sua storia». E Viale? Avverte le minacce di querela partite dal Torino calcio, si definisce «l' unico laico rimasto nel tempio del calcio, l' unico che ha avuto il coraggio di toccare un tabù» e poi chiede al presidente granata Attilio Romero meno rabbia e più chiarezza: «Perché non spiega ai suoi tifosi che in questo progetto del vecchio e glorioso Filadelfia ci sarebbe soltanto il nome? Perché non se la prende con chi prima di lui ha di fatto sparso il sale sull' ex stadio?». Questa è in effetti una buona domanda.
EMANUELE GAMBA
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