martedì 2 giugno 2009

21/04/01 - Pressing su Cimminelli

Repubblica — pagina 1

In termini calcistici, quindi del tutto appropriati, si potrebbe definire un pressing nei confronti di Francesco Cimminelli, il padrone del Torino calcio. A metterlo in pratica sono da un lato Sergio Chiamparino, candidato a sindaco del centrosinistra, e dall' altro Evelina Christillin, vicepresidente vicario del Comitato per le Olimpiadi invernali del 2006. La posta in palio è naturalmente il costruendo nuovo stadio Filadelfia, per il quale il patron granata sembra provare un interesse sempre più tiepido dopo lo stop imposto in Sala Rossa dai maxiemendamenti presentati dal consigliere Silvio Viale. Questo impianto, però, secondo il progetto, dovrebbe essere multifunzionale, tanto che la giunta uscente di Valentino Castellani lo ha inserito tra i siti olimpici per le gare di hockey su ghiaccio. L' occasione per tirare le orecchie a Cimminelli è stata fornita dall' incontro che Chiamparino ha organizzato ieri, nella sede della Canottieri Esperia, per parlare appunto della «sfida olimpica» e rilanciare la sua proposta di istituire, se diventerà sindaco, un assessorato alle Olimpiadi. «Ho notato - ha detto il leader della coalizione dell' Ulivo - segnali preoccupanti sul Filadelfia da parte di Cimminelli. Sarebbe bene se il proprietario del Torino avesse fiducia nelle istituzioni, visto che gli garantisco che la prossima amministrazione comunale potrà recuperare il tempo perso sul Filadelfia, uno stadio importante per il suo valore storico, ma anche come sede di gare delle Olimpiadi». Un po' di forcing su Cimminelli lo esercita anche Evelina Christillin, da poco eletta nella giunta esecutiva del Coni. Nei prossimi giorni incontrerà infatti il principale azionista del Toro e il presidente Attilio Romero, per discutere del Filadelfia. Al di là delle recenti dichiarazioni di Cimminelli, che ha prospettato l' ipotesi di rinunciare allo stadio del Torino per rimanere invece al Delle Alpi in coabitazione con la Rubentus, pare in ogni caso che il progettoFiladelfia sia ancora il suo vero obiettivo. Forse il patron granata, oltre naturalmente alle assicurazioni politiche da parte della nuova giunta, vorrebbe strappare qualcosa di più in termini di contributi da parte del Comitato olimpico e ottenere dal Comune la possibilità di aumentare gli spazi nell' area dello stadio da destinare a investimenti commerciali. Fin qui il Filadelfia. Chiamparino, si diceva, ha anche rilanciato l' idea di un assessorato per l' Olimpiade: «Servirebbe a coordinare le opere che riguardano la macchina comunale e a creare un interlocutore politico preciso per gli altri enti in gioco». Ha anche auspicato che, nella realizzazione delle opere per i giochi del 2006, siano «valorizzate le professionalità torinesi, pur nel rispetto della massima apertura al mercato. Ciò consentirebbe tempi più certi nei lavori e scongiurerebbe il rischio di una colonizzazione economica della città».
PAOLO VIOTTI

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