martedì 30 giugno 2009

30/06/09 - Ancora un tassello verso il tanto atteso lieto fine


TORINO 2.0

L'estate è un mese caldo non solo dal punto di vista climatico. Ci sono alcune questioni, appunto, calde che si riaccendono in maniera miracolosa durante questa stagione.
Semplice coincidenza per carità, scadenze già fissate da calendario. Come, ad esempio, la questione dello stadio Filadelfia, quello del Grande Torino. Abbiamo più volte scritto di quanto quel luogo della memoria per la città meriti di tornare agli antichi fasti, quindi non ci ripeteremo.
I tifosi, che vivono l'erba di quel prato come una reliquia sacra, che se ne prendono cura personalmente, attendono un lieto fine della vicenda. E, anche in questo caso, come altre volte ci è capitato di fare, registriamo un segnale di avvicinamento verso una soluzione.
Ricordate la manifestazione di un gruppo di tifosi davanti a Palazzo Civico? A fine maggio, il Consiglio Comunale ha discusso una interpellanza relativa alla ricostruzione dello stadio che faceva riferimento alla consegna di una perizia di stima del valore dei terreni, da parte di un professionista nominato dal Tribunale.
Stima indispensabile all’Agenzia delle Entrate per definire il piano di rientro delle ipoteche. Ovvero, quanti soldi il Comune avrebbe dovuto versare all’Agenzia per purgare il vecchio stadio dalle ipoteche che pendono su gran parte dell’area, prima di consegnarlo, di nuovo vergine, alla costituenda Fondazione, informano dal Comune.
E così, a fronte della pacifica invasione dei tifosi torinisti che hanno inondato la posta elettronica dell’assessorato, Mario Viano ha deciso di inviare loro una breve mail di spiegazione.
Gli uffici del Patrimonio mi comunicano che la situazione aggiornata relativa allo “Stadio Filadelfia” è la seguente -scrive Viano -: il perito si è impegnato a concludere e formalizzare la perizia entro il corrente mese di giugno; il valore che emerge da prime indicazioni informali è pari a circa 1.8 milioni di euro per l’intera area (compresa, quindi, anche la parte non gravata da ipoteche); non appena depositata la perizia, sarà cura della Città avviare le verifiche con Equitalia/Agenzia delle Entrate per definire il percorso di purgazione, verificandone la sostenibilità finanziaria per la Città nel caso in cui la controparte ritenga condivisibili i risultati della perizia.
Politichese? Vedremo come si evolverà la vicenda.

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