martedì 2 giugno 2009

31-03-2001, Sul Filadelfia il derby dei candidati. Rosso attacca l'Ulivo: al palo tutti gli impianti

STAMPA, TORINO, pag.35

«Il grande affossatore dell'operazione FILADELFIA, al secolo Silvio Viale, candidato sindaco per la Lista Bonino, ieri ha convocato i giornalisti per chiarire due o tre cosette. Prima di tutto che nei suoi confronti si sta organizzando un autentico linciaggio: «Guardate quante lettere di minaccia: e' il Toro che mi ha indicato ai tifosi come il nemico numero 1, quando i nemici veri sono altri». Secondo, la maggioranza starebbe versando lacrime di coccodrillo al funerale del FILADELFIA: «Come mai giovedi' sera siamo riusciti a chiudere il bilancio in tempo utile nonostante ci fossero ben 560 emendamenti?». Terzo: «Perche' si stupiscono del fatto che io sia contrario a quest'operazione? Il presidente del Toro Cimminelli e' al corrente delle mie posizioni sin dall'ottobre scorso, quando fu ascoltato in commissione. Non ho mai fatto mistero del fatto che per me a Torino ci devono essere soltanto due stadi: la Rube al Delle Alpi e il Toro al Comunale che, in questo modo, riconquisterebbe pure la sua curva storica». Ci potrebbe anche essere un quarto punto, e pure un quinto e un sesto vista la proverbiale loquacita' del radical-verde, ma ce n'e' abbastanza per sistemare sulla griglia della polemica politica nuove costolette. Mentre Viale pensa a come non farsi rigare la macchina dagli ultra' granata, il candidato sindaco per la Casa delle Liberta' Roberto Rosso non si fa sfuggire un'occasione tanto ghiotta. Dopo aver letto sui giornali che il suo rivale dell'Ulivo Sergio Chiamparino assicurava al Toro che in caso di elezione avrebbe comunque garantito, entro giugno, l'approvazione della variante nel nuovo consiglio passa al contrattacco: «Le dichiarazioni rese dal mio antagonista fanno soltanto sorridere - spiega nell'ultimo giorno di ricovero alle Molinette -, semmai e' vero il contrario, cioe' che i torinesi possono augurarsi di vedere approvata quella delibera soltanto in un caso: che il nuovo sindaco sia Roberto Rosso». Incalza: «Hanno avuto un anno per far passare questo progetto e non ci sono riusciti, lasciando al palo tutta la partita degli impianti sportivi. In ragione di quale miracolo dovrebbe riuscirci Chiamparino?». Il candidato sindaco dell'Ulivo gli risponde a tono: «Per quanto riguarda questo ''anno perduto'' ci ha messo del suo, abbondantemente, anche il Polo: piu' volte infatti il numero legale non e' stato raggiunto a causa dell'assenza dell'opposizione, per non parlare dell'ostruzionismo organizzato per lo Statuto che ha bloccato tutta una serie di delibere fra cui questa». Aggiunge: «Dopodiche' non si tratta di fare nessun miracolo, quelli li lasciamo a professionisti della materia come il Cavaliere. Piu' semplicemente si tratta di riprendere la delibera al punto in cui e' rimasta e di accelerarne la discussione in consiglio insieme con quella dei siti olimpici». Conclude: «Non dimentichiamo che il progetto FILADELFIA e' strettamente legato a uno degli impianti sportivi da costruire in vista del 2006 vale a dire lo STADIO di hockey». E mentre i due candidati sindaco non se le mandano a dire, ce n'e' un terzo (Viale) che continua, salomonicamente, a prenderle sia da destra sia da sinistra. Beppe Borgogno (Ds) e Franco Quesito (Comunisti italiani) hanno ieri, piu' volte, sottolineato come Viale abbia «scientificamente perseguito l'archiviazione della delibera sul FILADELFIA». Infine Agostino Ghiglia di Alleanza nazionale spara a zero sia sul radical-verde («e' un irresponsabile alla ricerca di una squallida propaganda»), sia sui suoi compagni del centrosinistra «che fanno soltanto finta di indignarsi».
Emanuela Minucci

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