martedì 2 giugno 2009

27-02-2001, Tra le proposte del comitato organizzatore una pista per l'hockey al Filadelfia

STAMPA, TORINO, pag.33

Ecco la citta' dei Giochi olimpici In Comune la mappa degli impianti per il 2006

I siti olimpici sono approdati in Consiglio comunale. Sono subito stati inviati alla seconda commissione che dovra' vagliare il documento che impegna la Sala rossa a vararli e che e' stato firmato da tutti i capigruppo tranne Silvio Viale dei Verdi e Marziano Marzano dello Sdi. Per siti si devono intendere le zone dove sorgeranno gli impianti delle gare e i villaggi che ospiteranno gli atleti e i giornalisti che tra cinque anni, in febbraio, arriveranno sotto la Mole per i Giochi. La mappa dei siti e' stata disegnata dal Toroc, il comitato organizzatore guidato da Valentino Castellani e la cui vicepresidente vicaria e' Evelina Christillin. Queste le proposte degli organizzatori per l'hockey, il curling e le altre discipline del ghiaccio (short track e pattinaggio artistico) che tanto stanno a cuore alle televisioni d'oltreoceano dato che il pubblico americano e canadese, e di conseguenza i grandi sponsor, s'interessa molto a questi sport, oltre che al bob, e ha poca attenzione per lo sci alpino e quasi del tutto ignora quello nordico. Per l'hockey sono stati indicate tre strutture e due dovranno essere scelte: il vecchio STADIO Comunale, il palazzo di Torino Esposizioni e il FILADELFIA che il padrone del Torino, Francesco Cimminelli, ha chiesto di costruire a fianco dell'area sul quale sorgeva la mitica arena dello squadrone di Valentino Mazzola oggi ridotta a desolata radura. Secondo il progetto presentato mesi fa da Cimminelli, il nuovo FILADELFIA, grazie a una sofisticata tecnologia, potrebbe funzionare sia come campo di calcio che per l'hockey, un sistema idraulico permettera' di far scomparire il terreno per il football e sostituirlo con una superficie ghiacciata. Per i capigruppo in Comune, la soluzione migliore e' il FILADELFIA «purche' - hanno detto sottoscrivendo la mozione - sia assicurato il recupero integrale del vicino Comunale, dopo i Giochi il vecchio STADIO dovra' essere utilizzato per lo sport (l'atletica?) e il tempo libero».

Claudio Giacchino

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