Repubblica — pagina 2
Nessuna mozione del Consiglio comunale che indica la mappa degli impianti per le Olimpiadi del 2006 (ci penserà però la giunta la prossima settimana), e soprattutto nessun avvio del progetto per la ricostruzione di un impianto nell' area dell' ex stadio Filadelfia, sommerso da oltre 500 emendamenti del verdepannelliano Silvio Viale. Ecco le principali vittime della lotta contro il tempo in Sala Rossa, che ieri sera ha abbassato la saracinesca sui provvedimenti «ordinari». Sono rimasti nei cassetti pure le delibere firmate dall' assessore Eleonora Artesio sulle nuove sedi dei comitati spontanei, quella che indicava i risultati del programma «tempi e orari della città». Non ce l' ha fatta neppure il progetto inventato da Domenico Carpanini sull' aiuto agli anziani vittime di violenza, che si voleva estendere anche ad alcuni Comuni della cintura. Oggi e domani il Consiglio tornerà a riunirsi ma soltanto per discutere del bilancio 2001. E non sarà una passeggiata per la maggioranza: il centrodestra ha annunciato una marea di emendamenti (anche in questo caso circa 500), che rischiano di far tornare in aula i consiglieri anche la prossima settimana. Ma il rinvio del progetto Filadelfia (la Sala Rossa doveva approvare una variante al piano regolatore che avrebbe consentito di dare il via all' operazione in quella zona) è certamente la sconfitta più bruciante per la maggioranza Castellani, che era riuscita a convincere anche gli esponenti di Rifondazione a non bloccare il provvedimento. Ma nulla ha potuto contro l' imprevedibile Silvio Viale, formalmente ancora leader di un gruppo di maggioranza ma nella sostanza candidato sindaco di uno schieramento che si scontra con l' Ulivo di Sergio Chiamparino. Viale però contesta quest' interpretazione: «Sono sempre stato contrario a quel progettodiceNon risolve la questione stadi a Torino. Respingo l' idea che, solo perché si è a fine mandato, si debba approvare tutto, anche per accattivarsi le simpatie dei tifosi. La logica del 'mettiamo il primo mattone, poi si vedrà' , non mi piace. E poi se il Consiglio avesse detto sì, in qualche modo si sarebbe legittimato anche l' utilizzo del Filadelfia per le Olimpiadi mentre la Sala Rossa non ha dato alcun parere ». Ma il capogruppo diessino Beppe Borgogno non nasconde l' irritazione: «I cittadini, non soltanto i tifosidice devono sapere di chi è la responsabilità del rinvio di un progetto che non ha solo una valenza sportiva: avrebbe riqualificato un' intera zona. Ma la nuova amministrazione non potrà che ripartire da quell' idea di recupero del Filadelfia». Rinviata al dopo elezioni la rinascita del vecchio impianto, la Sala Rossa, nel suo tour de force finale, è riuscita a portare altri provvedimenti attesi da molti cittadini: il finanziamento per la copertura del mercato coperto di corso Racconigi, le nuove concessioni per alcuni impianti sportivi. Su proposta del gruppo del Ppi è passata l' idea di agevolazioni fiscali per i commercianti che subiranno disagi dai lavori della metropolitana e del passante ferroviario, in corso Francia, corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele. E soddisfatti sono anche i consiglieri di Rifondazione per aver strappato l' impegno alla giunta, con una mozione, di favorire l' ingresso in Italia, per ricerca di lavoro, di 50 extracomunitari. Per questo obiettivo sono stati stanziati 400 milioni.
GINO LI VELI
Nessuna mozione del Consiglio comunale che indica la mappa degli impianti per le Olimpiadi del 2006 (ci penserà però la giunta la prossima settimana), e soprattutto nessun avvio del progetto per la ricostruzione di un impianto nell' area dell' ex stadio Filadelfia, sommerso da oltre 500 emendamenti del verdepannelliano Silvio Viale. Ecco le principali vittime della lotta contro il tempo in Sala Rossa, che ieri sera ha abbassato la saracinesca sui provvedimenti «ordinari». Sono rimasti nei cassetti pure le delibere firmate dall' assessore Eleonora Artesio sulle nuove sedi dei comitati spontanei, quella che indicava i risultati del programma «tempi e orari della città». Non ce l' ha fatta neppure il progetto inventato da Domenico Carpanini sull' aiuto agli anziani vittime di violenza, che si voleva estendere anche ad alcuni Comuni della cintura. Oggi e domani il Consiglio tornerà a riunirsi ma soltanto per discutere del bilancio 2001. E non sarà una passeggiata per la maggioranza: il centrodestra ha annunciato una marea di emendamenti (anche in questo caso circa 500), che rischiano di far tornare in aula i consiglieri anche la prossima settimana. Ma il rinvio del progetto Filadelfia (la Sala Rossa doveva approvare una variante al piano regolatore che avrebbe consentito di dare il via all' operazione in quella zona) è certamente la sconfitta più bruciante per la maggioranza Castellani, che era riuscita a convincere anche gli esponenti di Rifondazione a non bloccare il provvedimento. Ma nulla ha potuto contro l' imprevedibile Silvio Viale, formalmente ancora leader di un gruppo di maggioranza ma nella sostanza candidato sindaco di uno schieramento che si scontra con l' Ulivo di Sergio Chiamparino. Viale però contesta quest' interpretazione: «Sono sempre stato contrario a quel progettodiceNon risolve la questione stadi a Torino. Respingo l' idea che, solo perché si è a fine mandato, si debba approvare tutto, anche per accattivarsi le simpatie dei tifosi. La logica del 'mettiamo il primo mattone, poi si vedrà' , non mi piace. E poi se il Consiglio avesse detto sì, in qualche modo si sarebbe legittimato anche l' utilizzo del Filadelfia per le Olimpiadi mentre la Sala Rossa non ha dato alcun parere ». Ma il capogruppo diessino Beppe Borgogno non nasconde l' irritazione: «I cittadini, non soltanto i tifosidice devono sapere di chi è la responsabilità del rinvio di un progetto che non ha solo una valenza sportiva: avrebbe riqualificato un' intera zona. Ma la nuova amministrazione non potrà che ripartire da quell' idea di recupero del Filadelfia». Rinviata al dopo elezioni la rinascita del vecchio impianto, la Sala Rossa, nel suo tour de force finale, è riuscita a portare altri provvedimenti attesi da molti cittadini: il finanziamento per la copertura del mercato coperto di corso Racconigi, le nuove concessioni per alcuni impianti sportivi. Su proposta del gruppo del Ppi è passata l' idea di agevolazioni fiscali per i commercianti che subiranno disagi dai lavori della metropolitana e del passante ferroviario, in corso Francia, corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele. E soddisfatti sono anche i consiglieri di Rifondazione per aver strappato l' impegno alla giunta, con una mozione, di favorire l' ingresso in Italia, per ricerca di lavoro, di 50 extracomunitari. Per questo obiettivo sono stati stanziati 400 milioni.
GINO LI VELI
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