TS - sez. B2
Al museo granata l’acceso dibattito sulla ricostruzione
L’emissario di Cairo ribadisce l’impegno del club.
Al museo granata l’acceso dibattito sulla ricostruzione
L’emissario di Cairo ribadisce l’impegno del club.
Rabbia per l’assenza di Chiamparino: sulla sua sedia un coniglio di peluche
STEFANO LANZO
TORINO. Meglio metterla sul ridere, a volte. Così devono aver ragionato i tifosi granata che venerdì sera, in assenza di rappresentanti del Comune al dibattito pubblico sul Filadelfia, hanno posizionato sulla sedia riservata al sindaco Chiamparino o a un suo eventuale portavoce un coniglietto di peluche. Un pizzico di ironia in una faccenda altresì serissima. Perché l’assenza della Città in un confronto così importante suona come uno schiaffo nei confronti di tifosi, cittadini (e, chiaramente, elettori) arrabbiati per lo stato in cui verte un monumento come il Filadelfia e preoccupati per le ormai note vicende collegate (ipoteche, contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, il milione del Bennet, l’esposto alla Corte dei Conti, l’interessamento dell’imprenditore Ettore Forieri). Si sarebbe dovuto parlare di tutto ciò, venerdì. E invece il Comune non ha dato segni di vita.
TOCCA ALLA CITTA’
Poco di più ha fatto (ma almeno qualcosa ha fatto) il Torino Football Club. Il popolo granata si aspettava il presidente Cairo, considerato, al pari di Chiamparino, il principale referente per risolvere una volta per tutte la questione Filadelfia. Non potevano perciò essere contenti gli oltre cento cittadini e tifosi presenti a Villa Claretta il 1° maggio. Però la società, a differenza del Comune, ha quantomeno mandato un rappresentante, il consigliere d’amministrazione Giuseppe Ferrauto. Il quale ha ribadito l’impegno del club per la ricostruzione del Filadelfia, una volta che la Città avrà fatto chiarezza e sgravato il terreno da ipoteche ed equivoci vari. Nessun passo indietro, in sostanza, ma nemmeno passi in avanti.
«CE LA FAREMO»
«Il Torino è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, impegnandosi per la ricostruzione e ribadendo l’intenzione di portare prima squadra e giovanili ad allenarsi al Filadelfia», questo il succo del discorso di Ferrauto a nome della società in risposta alle tante domande della gente. Prima, però, dovrà essere il Comune a sbloccare l’impasse.
Quindi non cambia nulla. Gli unici realmente determinati a riavere il Filadelfia restano i tifosi: «Faremo di tutto per riottenere la nostra Casa, siamo più compatti di prima e questo dibattito almeno è servito a fare fronte comune e a ragionare su come comportarci in futuro. Siamo rimasti sconcertati dall’atteggiamento del Comune. E anche la società, pur avendo mandato un emissario, ci ha lasciati perplessi. Pretendiamo chiarezza e continueremo a chiederla».
PROCESSIONE
Intanto prosegue la quattro giorni di Grugliasco dal titolo “60 anni senza dimenticare”, con in prima fila l’Associazione memoria storica granata, il Centro Coordinamento Toro Clubs e i rappresentanti di Curva Maratona e Curva Primavera: il Museo del Grande Torino resta il punto di riferimento delle celebrazioni.
Questa sera alle 20.45 al teatro Gobetti andrà in scena “Canto per il Toro” di Sabrina Gonzatto, scritto appositamente per l’anniversario di Superga. E qualsiasi granata che si rispetti non mancherà di passare dal Filadelfia, quel Tempio distrutto e ridotto a discarica, ma mai abbandonato dal popolo granata.
STEFANO LANZO
TORINO. Meglio metterla sul ridere, a volte. Così devono aver ragionato i tifosi granata che venerdì sera, in assenza di rappresentanti del Comune al dibattito pubblico sul Filadelfia, hanno posizionato sulla sedia riservata al sindaco Chiamparino o a un suo eventuale portavoce un coniglietto di peluche. Un pizzico di ironia in una faccenda altresì serissima. Perché l’assenza della Città in un confronto così importante suona come uno schiaffo nei confronti di tifosi, cittadini (e, chiaramente, elettori) arrabbiati per lo stato in cui verte un monumento come il Filadelfia e preoccupati per le ormai note vicende collegate (ipoteche, contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, il milione del Bennet, l’esposto alla Corte dei Conti, l’interessamento dell’imprenditore Ettore Forieri). Si sarebbe dovuto parlare di tutto ciò, venerdì. E invece il Comune non ha dato segni di vita.
TOCCA ALLA CITTA’
Poco di più ha fatto (ma almeno qualcosa ha fatto) il Torino Football Club. Il popolo granata si aspettava il presidente Cairo, considerato, al pari di Chiamparino, il principale referente per risolvere una volta per tutte la questione Filadelfia. Non potevano perciò essere contenti gli oltre cento cittadini e tifosi presenti a Villa Claretta il 1° maggio. Però la società, a differenza del Comune, ha quantomeno mandato un rappresentante, il consigliere d’amministrazione Giuseppe Ferrauto. Il quale ha ribadito l’impegno del club per la ricostruzione del Filadelfia, una volta che la Città avrà fatto chiarezza e sgravato il terreno da ipoteche ed equivoci vari. Nessun passo indietro, in sostanza, ma nemmeno passi in avanti.
«CE LA FAREMO»
«Il Torino è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, impegnandosi per la ricostruzione e ribadendo l’intenzione di portare prima squadra e giovanili ad allenarsi al Filadelfia», questo il succo del discorso di Ferrauto a nome della società in risposta alle tante domande della gente. Prima, però, dovrà essere il Comune a sbloccare l’impasse.
Quindi non cambia nulla. Gli unici realmente determinati a riavere il Filadelfia restano i tifosi: «Faremo di tutto per riottenere la nostra Casa, siamo più compatti di prima e questo dibattito almeno è servito a fare fronte comune e a ragionare su come comportarci in futuro. Siamo rimasti sconcertati dall’atteggiamento del Comune. E anche la società, pur avendo mandato un emissario, ci ha lasciati perplessi. Pretendiamo chiarezza e continueremo a chiederla».
PROCESSIONE
Intanto prosegue la quattro giorni di Grugliasco dal titolo “60 anni senza dimenticare”, con in prima fila l’Associazione memoria storica granata, il Centro Coordinamento Toro Clubs e i rappresentanti di Curva Maratona e Curva Primavera: il Museo del Grande Torino resta il punto di riferimento delle celebrazioni.
Questa sera alle 20.45 al teatro Gobetti andrà in scena “Canto per il Toro” di Sabrina Gonzatto, scritto appositamente per l’anniversario di Superga. E qualsiasi granata che si rispetti non mancherà di passare dal Filadelfia, quel Tempio distrutto e ridotto a discarica, ma mai abbandonato dal popolo granata.
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