Marcos Raul ha scritto sul forum ForzaToro:
Questo è il racconto che mi ha dedicato una persona speciale e unica, che ha saputo cogliere come nessuno le mie emozioni.
( Ven Apr 27, 2007 )
Il cancello si apre, il sole rosseggia all’orizzonte. Lo spazio aperto del prato: un fremito pervade il suo corpo come quando si guarda il mare prima di affrontarlo in viaggio. Ogni volta il ricordo è stupore ma una goccia di malinconia sfiora i suoi occhi che hanno riso e pianto per l’emozione di ciò che si è compiuto in questo campo di calcio: il Filadelfia. S’incammina in questo tempio senza più altari né spalti gremiti, in un mistico silenzio in cui echeggiano ancora le voci: la spiritualità di una storia vissuta con la mente che perpetua racchiusa nel suo cuore. Un passo dopo l’altro ed il vento sul suo viso cancella i segni dell’età levigandolo con la brezza della giovinezza: gli scava dentro ritrovando la sua anima in cui a vibrare non sono i numeri, né le vittorie o le sconfitte, ma un turbinio di emozioni condivise con gente comune. Vite tanto diverse ma legate da un’unica fede ed unite in un solo grido di entusiasmo vigoroso. Eccolo lì quel sottopasso che portava agli spogliatoi: quante volte i suoi tacchetti insieme a quelli dei suoi compagni hanno attraversato quel corridoio, il loro tacchettìo all’unisono con lo stato d’animo che tripudiava per l’orgoglio dimostrato oppure che si ovattava con l’umiltà di chi sa di non aver dato il massimo. E’ attore e spettatore di una reale, attuale leggenda in cui il colpo di scena toglie il respiro come in un film, ed è lo svanire di un sogno: l’infortunio lo lascia attonito e quel diritto-dovere che sembrava essere scritto dal destino è leso ormai. Ma come la neve che si scioglie ed acqua pura si ricongiunge al mare, così l’uomo nel dolore si rafforza e piu’ saggio ritrova se stesso. E’ scesa la sera, le sue scarpe calpestano un’erba selvatica ma la terra emana ancora quell’odore gonfio di vita. Un vento flebile asciuga i suoi occhi che illuminano l’imbrunire: è ora di riabbracciare suo figlio.
A Marcos Raul: una persona speciale
Questo è il racconto che mi ha dedicato una persona speciale e unica, che ha saputo cogliere come nessuno le mie emozioni.
( Ven Apr 27, 2007 )
Il cancello si apre, il sole rosseggia all’orizzonte. Lo spazio aperto del prato: un fremito pervade il suo corpo come quando si guarda il mare prima di affrontarlo in viaggio. Ogni volta il ricordo è stupore ma una goccia di malinconia sfiora i suoi occhi che hanno riso e pianto per l’emozione di ciò che si è compiuto in questo campo di calcio: il Filadelfia. S’incammina in questo tempio senza più altari né spalti gremiti, in un mistico silenzio in cui echeggiano ancora le voci: la spiritualità di una storia vissuta con la mente che perpetua racchiusa nel suo cuore. Un passo dopo l’altro ed il vento sul suo viso cancella i segni dell’età levigandolo con la brezza della giovinezza: gli scava dentro ritrovando la sua anima in cui a vibrare non sono i numeri, né le vittorie o le sconfitte, ma un turbinio di emozioni condivise con gente comune. Vite tanto diverse ma legate da un’unica fede ed unite in un solo grido di entusiasmo vigoroso. Eccolo lì quel sottopasso che portava agli spogliatoi: quante volte i suoi tacchetti insieme a quelli dei suoi compagni hanno attraversato quel corridoio, il loro tacchettìo all’unisono con lo stato d’animo che tripudiava per l’orgoglio dimostrato oppure che si ovattava con l’umiltà di chi sa di non aver dato il massimo. E’ attore e spettatore di una reale, attuale leggenda in cui il colpo di scena toglie il respiro come in un film, ed è lo svanire di un sogno: l’infortunio lo lascia attonito e quel diritto-dovere che sembrava essere scritto dal destino è leso ormai. Ma come la neve che si scioglie ed acqua pura si ricongiunge al mare, così l’uomo nel dolore si rafforza e piu’ saggio ritrova se stesso. E’ scesa la sera, le sue scarpe calpestano un’erba selvatica ma la terra emana ancora quell’odore gonfio di vita. Un vento flebile asciuga i suoi occhi che illuminano l’imbrunire: è ora di riabbracciare suo figlio.
A Marcos Raul: una persona speciale
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