OSLO DAL NOSTRO INVIATO.
Polemico, utopista, confidenziale. Cosi', scatenatissimo, e' il Mondonico in cima al campionato. Leader della classifica e, se continua di questo passo, anche degli "italianisti " , cioe' degli allenatori fedeli al gioco classico. "Non sopporto piu' il conformismo di giornali e tv attenti solo alla zona. M' auguro che adesso parlino un poco anche delle belle partite e dei grandi risultati ottenuti da Simoni e Giorgi. Domenica, dato che giocavamo di sera, ho potuto ascoltare molti commenti: signori, che cosa non m' e' toccato d' udire, persino di universita' del pallone s' e' parlato a proposito di un incontro (Foggia Juve, ndr). Ma quale universita', quando si concedono tante occasioni? Insomma, i mass media continuino a dire che per lo spettacolo bisogna andare a lezione a Foggia: ma dicano pure che si deve andare anche a Cremona a Cagliari". Prosegue: "Non e' un attacco ai colleghi, ma sono sicuro che queste mie parole non piaceranno ai soloni della critica aspettano solo che le cose mi girino male per ricacciarmele in gola. Magari attaccandomi attraverso qualche mio ex calciatore". Allusione a Bruno che da Firenze, alla faccia della gratitudine, sul Mondo ha detto: "Meglio lasciar perdere, l' argomento non m' interessa". Ed eccoci a quella che, purtroppo, temiamo sia destinata a rimanere utopia. "Per il Toro ci vuole uno stadio da 30 mila persone, non una cattedrale vuota. Magari si restaurasse una buona volta il FILADELFIA: non per farne un museo, cioe' una struttura di 15 mila posti, e quindi inutile, bensi' per ricavarne un impianto vero: di certo, alla fine dell' anno, avremmo un bel po ' di punti in piu'. Se l' amministrazione varasse un progetto serio, forse i tifosi darebbero un aiuto. Che sogno, i granata nella gloriosa arena". Strana sortita, che ci sia qualche idea sul FILADELFIA e l' Emiliano ne sia l' avanguardia dialettica? Il Mondo confidenziale. "In campo ho rimproverato platealmente Poggi e Carboncino che stiamo spremendo come un limone. Sono ragazzi, posso riprenderli: con i vip sarebbe differente, non potrei comportarmi cosi', rischierei d' ottenere l' effetto opposto. Non e' un caso se godo fama di allenatore che non va d' accordo con le star". Finale con immodestia: "Nessuno ha scritto che domenica e' stata decisiva la mia mossa: Kozminsky costretto a marcare Carbone".
Claudio Giacchino
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