domenica 29 marzo 2009

09/05/05 - Interrogazione a risposta scritta 4/14287 presentata da Giorgio Benvenuto


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Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14287
presentata da GIORGIO BENVENUTO
lunedì 9 maggio 2005 nella seduta n.622
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Allegato B
Seduta n. 713 del 29/11/2005
INTERROGAZIONI PER LE QUALI È PERVENUTA RISPOSTA SCRITTA ALLA PRESIDENZA
(4-14287)

Pag. IX - X
BENVENUTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che: come riportato dalla stampa quotidiana (in particolare Tuttosport dei giorni 8 e 9 settembre 2004), il competente concessionario della riscossione ha iscritto nel corso dell'estate ipoteca legale, a garanzia di un credito tributario di circa 18 milioni di euro, su beni immobiliari facenti riferimento al Torino Calcio SpA (i giornali hanno parlato di «Comunale e Filadelfia a rischio pignoramento»); notoriamente numerose squadre di calcio di serie A e B hanno analoghe o peggiori pendenze erariali (anche da vecchia data), ma nei loro confronti non risulta attivata a tutt'oggi la citata procedura di ipoteca legale, propedeutica alla espropriazione forzata; proprio all'inizio del campionato di calcio tale disparità di trattamento viene a determinare evidenti, rilevanti e non giustificate situazioni in danno del Torino Calcio SpA, e ciò mentre occorre assicurare la più piena e garantita par condicio tra i vari soggetti competitori -: quali urgenti iniziative intendano adottare affinché, ovviamente nel più sostanziale e chiaro rispetto delle norme di legge e degli interessi erariali, si possa pervenire ad una considerazione, valutazione e decisione unitaria di tutte le situazioni analoghe, anche e soprattutto quanto alla tempistica ed agli effetti concreti delle procedure conservative ed esecutive, tali da garantire pienamente le regole del gioco.

Risposta. - Con l'interrogazione al nostro esame l'interrogante chiede di conoscere le iniziative che il Governo intende adottare per assicurare uniformità di comportamento nelle azioni di riscossione coattiva svolte nei confronti delle società di calcio debitrici nei confronti dell'Erario. Al riguardo, l'Agenzia delle entrate ha fatto presente che l'attività di controllo, a seguito della quale è emerso l'ingente debito erariale del Torino Calcio spa, ha interessato circa 150 società di calcio professionistiche sull'intero territorio nazionale ed è stata avviata e condotta secondo tempi e modi prestabiliti in funzione dell'esigenza di assicurare parità di trattamento a tutti i soggetti interessati. Tale attività, volta a verificare esclusivamente l'adempimento da parte delle menzionate società nel versamento delle imposte dovute negli anni 2001, 2002 e 2003, è iniziata il 10 settembre 2003 e si è conclusa nel dicembre dello stesso anno con iscrizioni a ruolo pari a circa 429 milioni di euro. L'Agenzia delle entrate ha, inoltre, evidenziato che, successivamente alla consegna dei ruoli ai concessionari della riscossione, ai quali istituzionalmente compete l'attività di riscossione coattiva dei tributi, le società destinatarie delle cartelle di pagamento hanno posto in essere comportamenti diversificati e così, ad esempio, alcune sono rimaste inadempienti sicché il concessionario ha dovuto procedere in via esecutiva ovvero hanno proposto ricorso avanti alle Commissioni tributarie provinciali ottenendo la sospensione della riscossione, altre hanno chiesto di potersi avvalere della sanatoria ex articolo 9-bis, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289; talune hanno richiesto la dilazione ai sensi dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602; altre ancora hanno richiesto la transazione dei tributi prevista dall'articolo 3, comma 3, del decreto legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178. Da ciò consegue, a parere dell'Agenzia delle entrate, che il quadro attuale dei rapporti Erario/società di calcio è caratterizzato da una oggettiva diversificazione di situazioni che, con particolare riferimento alle azioni esecutive da parte dei concessionari, non consente una gestione unitaria, quantomeno sotto il profilo strettamente temporale. Pur tuttavia, al fine di continuare ad assicurare, per quanto possibile, una parità di trattamento a tutte le società di calcio, l'Agenzia delle entrate ha riferito che, laddove ne ricorrano i presupposti, darà le opportune istruzioni ai concessionari interessati, finalizzate ad uniformare tempi e modi delle attività di riscossione coattiva nei confronti della categoria di contribuenti di cui trattasi. Per quanto, infine, concerne la situazione del Torino Calcio spa, si riporta quanto comunicato dall'Agenzia delle entrate. In data 19 settembre 2003, l'Ufficio locale di Torino 1 ha rilevato il mancato versamento di ritenute d'acconto nell'anno 2002 e nel periodo da gennaio a luglio 2003; ciò ha determinato l'iscrizione a ruolo e l'emissione di una cartella di pagamento per un debito erariale di complessivi euro 16.927.312,77 che il concessionario della riscossione per la provincia di Torino, Uniriscossioni spa, ha notificato in data 9 febbraio 2004. Successivamente, il Torino Calcio spa ha presentato, in data 23 febbraio 2004, al locale Ufficio dell'Agenzia delle entrate un'istanza di rateazione dei tributi iscritti a ruolo, ai sensi dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, che è stata rigettata in data 29 giugno 2004 non essendo stata prodotta la garanzia fideiussoria prevista dalla richiamata disposizione normativa; ciò ha determinato l'avvio delle attività di riscossione coattiva da parte del concessionario, secondo le modalità di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Daniele Molgora.


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