Pulizia al Fila. ''Wanted': da Novelli al sindaco, ai tifosi
Ieri, al Filadelfia, l'appuntamento di cui vi abbiamo dato annuncio sabato. Tifosi, persone, tosaerba; e manifesti. Manifesti d'accusa, uno per colpevole. Le parole di chi c'era:
Il Fila, ieri sabato 18 Luglio, aveva nuovamente il suo portone spalancato. Sul moncone della curva sventolava il bandierone bianco-granata e faceva bella mostra di sé lo striscione VERGOGNATEVI, il "simbolo" del manipolo di persone che dallo scorso marzo tentano di tenere pulita la nostra Casa. Nessuno pensava ad una partecipazione di massa in un assolato week end vacanziero.
L' unico scopo dell'iniziativa era di ricordare al maggior numero di persone possibile che il Fila è stato demolito 12 anni fa e - come recitava l'avviso comparso su TN ma anche su quotidiani quali CronacaQui ed E-polis Torino - a parte fiumi di inchiostro spesi per scrivere inutili Delibere, Progetti, Ipoteche, Rogiti, Fondazioni, Statuti le rovine sono ancora lì, quasi seppellite dai rovi e dalle sterpaglie.
Comunque alle 10,30 parecchi tifosi con i capelli bianchi erano già davanti al cancello a raccontare ai più giovani ed a ricordare fra di loro gli aneddoti del Fila, carichi di rabbia nei confronti della mancanza di volontà politica di risolvere la vicenda.
Su una delle palizzate erano esposti i "ricercati", quelli che con il loro operato hanno consentito e continuano a consentire l'attuale situazione: da Calleri, che dismise l'impianto - Novelli, che lo demolì - Castellani, che ne permise la distruzione - Cimminelli e Romero, che sfruttarono, a botte di milioni di euro la superficie dell'area – a Chiamparino/Viano/Montabone/Peveraro/Tessore, responsabili per quanto riguarda l'amministrazione comunale.
Per finire con Cairo, la meteora Forieri ed i tifosi, colpevoli anche loro, sia di aver permesso la demolizione che per il loro disinteresse e la loro sempre più diffusa rassegnazione.
C'era anche esposto un manifesto che riportava due Delibere Comunali: in una si stanziavano 9 milioni di Euro per la ristrutturazione del Ristorante San Giorgio del Borgo Medioevale, nell'altra si approvava la spesa di 13 milioni per il restauro del Parco del Valentino, in occasione delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità di Italia nel 2011. In calce la dichiarazione del Sindaco , che trova irresponsabile, in un momento come questo, stanziare soldi pubblici per uno stadio di cui non si sente la stringente necessità.
Probabilmente è più necessario, per la Città di Torino, spendere milioni e milioni di Euro per riaprire un ristorante fallito anni fa che investirli nella ricostruzione di un impianto che, oltre a porre fine ad una situazione di estremo degrado in piena città, potrebbe -grazie al Museo del Grande Torino- essere visitato da centinaia di turisti.
Durante il resto della giornata - a parte chi ha decespugliato, sparso diserbante, raccolto immondizie, rasato il campo - il via vai di persone è stato continuo ed eterogeneo: famiglie con bambini, ragazzi, giovani anziani... c'è anche chi, con gli occhi rossi, non ce l'ha fatta a superare il portone: "Sto troppo male, non riesco ad entrare...io lì dentro ci ho giocato da ragazzo..."
http://www.toronews.net/?action=article&ID=13491
Ieri, al Filadelfia, l'appuntamento di cui vi abbiamo dato annuncio sabato. Tifosi, persone, tosaerba; e manifesti. Manifesti d'accusa, uno per colpevole. Le parole di chi c'era:
Il Fila, ieri sabato 18 Luglio, aveva nuovamente il suo portone spalancato. Sul moncone della curva sventolava il bandierone bianco-granata e faceva bella mostra di sé lo striscione VERGOGNATEVI, il "simbolo" del manipolo di persone che dallo scorso marzo tentano di tenere pulita la nostra Casa. Nessuno pensava ad una partecipazione di massa in un assolato week end vacanziero.
L' unico scopo dell'iniziativa era di ricordare al maggior numero di persone possibile che il Fila è stato demolito 12 anni fa e - come recitava l'avviso comparso su TN ma anche su quotidiani quali CronacaQui ed E-polis Torino - a parte fiumi di inchiostro spesi per scrivere inutili Delibere, Progetti, Ipoteche, Rogiti, Fondazioni, Statuti le rovine sono ancora lì, quasi seppellite dai rovi e dalle sterpaglie.
Comunque alle 10,30 parecchi tifosi con i capelli bianchi erano già davanti al cancello a raccontare ai più giovani ed a ricordare fra di loro gli aneddoti del Fila, carichi di rabbia nei confronti della mancanza di volontà politica di risolvere la vicenda.
Su una delle palizzate erano esposti i "ricercati", quelli che con il loro operato hanno consentito e continuano a consentire l'attuale situazione: da Calleri, che dismise l'impianto - Novelli, che lo demolì - Castellani, che ne permise la distruzione - Cimminelli e Romero, che sfruttarono, a botte di milioni di euro la superficie dell'area – a Chiamparino/Viano/Montabone/Peveraro/Tessore, responsabili per quanto riguarda l'amministrazione comunale.
Per finire con Cairo, la meteora Forieri ed i tifosi, colpevoli anche loro, sia di aver permesso la demolizione che per il loro disinteresse e la loro sempre più diffusa rassegnazione.
C'era anche esposto un manifesto che riportava due Delibere Comunali: in una si stanziavano 9 milioni di Euro per la ristrutturazione del Ristorante San Giorgio del Borgo Medioevale, nell'altra si approvava la spesa di 13 milioni per il restauro del Parco del Valentino, in occasione delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità di Italia nel 2011. In calce la dichiarazione del Sindaco , che trova irresponsabile, in un momento come questo, stanziare soldi pubblici per uno stadio di cui non si sente la stringente necessità.
Probabilmente è più necessario, per la Città di Torino, spendere milioni e milioni di Euro per riaprire un ristorante fallito anni fa che investirli nella ricostruzione di un impianto che, oltre a porre fine ad una situazione di estremo degrado in piena città, potrebbe -grazie al Museo del Grande Torino- essere visitato da centinaia di turisti.
Durante il resto della giornata - a parte chi ha decespugliato, sparso diserbante, raccolto immondizie, rasato il campo - il via vai di persone è stato continuo ed eterogeneo: famiglie con bambini, ragazzi, giovani anziani... c'è anche chi, con gli occhi rossi, non ce l'ha fatta a superare il portone: "Sto troppo male, non riesco ad entrare...io lì dentro ci ho giocato da ragazzo..."
http://www.toronews.net/?action=article&ID=13491
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