giovedì 2 luglio 2009

02/07/09 - Fila, la trattativa nel vivo

TS - Piemonte - sez. B2

Si è tenuto un incontro importante per risolvere la grana delle ipoteche

Comune: offerta al Fisco per liberare l’area Viano: «A 800 mila euro si può chiudere»
Ora l’Agenzia delle Entrate si riserva una settimana di tempo per decidere se accettare la proposta. «E’ stato un summit positivo.
Vogliamo chiudere questa storia in fretta»

STEFANO LANZO
TORINO. Le trattative tra Comune e Agenzia delle Entrate per risolvere la delicata questione Filadelfia sono en­trate nel vivo, anche se il primo con­tatto è stato interlocutorio: un passo alla volta, con il Municipio che però ha espresso almeno a parole, attra­verso la voce dell’assessore all’Urba­nistica Mario Viano, la volontà di ac­celerare i tempi: « L’amministrazione pubblica è intenzionata a risolvere il prima possibile la questione e libera­re l’area del Filadelfia dalle ipote­che » . Ed è per questo che il Comune ha formulato un’offerta: a quanto af­ferma l’assessore « l’accordo si può trovare a 800 mila euro » .

SUMMIT. Ieri mattina si sono appun­to incontrati esponenti del Comune e alcuni funzionari incaricati dall’A­genzia delle Entrate: si è dunque par­lato della possibile purgazione delle due ipoteche da 38 milioni di euro cia­scuna aperte sul Filadelfia e sullo stadio Comunale. Si è trattato, come detto, di un incontro interlocutorio, dato che sono state presentate una serie di eccezioni formali su entram­bi i fronti del tavolo: l’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, cercherà di re­cuperare quanto più possibile dalle ipoteche mentre il Municipio si fa for­te della situazione disastrosa in cui vertono i ruderi del Filadelfia per of­frire una cifra che, secondo Viano, « si aggira intorno agli 800 mila euro, cre­do che sia il possibile punto di incon­tro: ci sono i 500 mila euro del cura­tore fallimentare ( Cerri, appunto cu­ratore fallimentare all’epoca del To­rino di Cimminelli, ndr) il resto è pronto a metterlo sul piatto il Comu­ne » , questo è quello che afferma l’as­sessore.

DISCREPANZE. Gli uomini dell’am­ministrazione comunale hanno altre­sì approfittato dell’occasione per chia­rire alcuni aspetti significativi che la controparte, in buona fede si intende, sembrava ignorare. Sicuramente l’a­spetto più rilevante evidenziato dai rappresentanti del Comune è la diffe­renza macroscopica tra le due perizie presentate, peraltro dallo stesso pro­fessionista, in meno di due anni. La prima perizia riduceva il valore com­plessivo dell’area a pochi euro, ben di­versa la valutazione, invece, dell’ulti­ma: quella appena depositata si atte­sta su una cifra attorno agli 1,8 milio­ni di euro ( ma esaminata solamente la parte dell’area realmente ipoteca­ta relativa al Filadelfia, la somma scende per l’ammontare di circa un milione, comunque il doppio dei 500 mila euro messi a disposizione dal cu­ratore fallimentare Cerri). Il Comu­ne, perciò, ha chiesto all’Agenzia del­le Entrate il motivo della disparità di cifre e quali siano, dunque, le spiega­zioni per questo cambiamento. Il Co­mune ha ricordato alla controparte anche un altro aspetto certamente non secondario: l’Agenzia delle En­trate ha in mano il pignoramento di ruderi e non di aree commerciali, ri­badendo perciò di non poter offrire più delle cifre definite da Viano.

APPELLO. Durante la discussione è inoltre emersa un’altra novità rile­vante: Cerri infatti avrebbe ricorso in appello alla sentenza fallimentare di primo grado. Questo è un fatto che ri­schierebbe di dilatare ulteriormente i già lunghi tempi tecnici, mentre il Co­mune sarebbe dell’idea di accelerare il più possibile per la purgazione del­l’area. Il Municipio allora, nel tenta­tivo di superare in fretta l’impasse, ha intenzione di passare oltre al pro­blema dell’appello dal curatore falli­mentare. «L’esito dell’incontro è, a no­stro giudizio, nel complesso buono ­ha dichiarato Viano -, l’atteggiamen­to dell’Agenzia delle Entrate è sem­brato positivo ancorché comprensibil­mente guardingo, in attesa della for­malizzazione della richiesta di pur­gazione. Sono piuttosto soddisfatto » . Già, ma adesso che cosa succederà? « L’Agenzia delle Entrate si prenderà sicuramente dei giorni per decidere, ma è nostra intenzione non dilatare eccessivamente i tempi » , ha sottoli­neato Viano. Una settimana per ca­pire il da farsi: la speranza del Comu­ne è che alla fine decida di accettare l’offerta e si convinca a purgare, in quanto il Municipio giudica sostan­zialmente ininfluente l’appello di Cerri ai fini della purgazione delle ipoteche stesse.

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