Si è tenuto un incontro importante per risolvere la grana delle ipoteche
Comune: offerta al Fisco per liberare l’area Viano: «A 800 mila euro si può chiudere»
Ora l’Agenzia delle Entrate si riserva una settimana di tempo per decidere se accettare la proposta. «E’ stato un summit positivo.
Vogliamo chiudere questa storia in fretta»
STEFANO LANZO
TORINO. Le trattative tra Comune e Agenzia delle Entrate per risolvere la delicata questione Filadelfia sono entrate nel vivo, anche se il primo contatto è stato interlocutorio: un passo alla volta, con il Municipio che però ha espresso almeno a parole, attraverso la voce dell’assessore all’Urbanistica Mario Viano, la volontà di accelerare i tempi: « L’amministrazione pubblica è intenzionata a risolvere il prima possibile la questione e liberare l’area del Filadelfia dalle ipoteche » . Ed è per questo che il Comune ha formulato un’offerta: a quanto afferma l’assessore « l’accordo si può trovare a 800 mila euro » .
SUMMIT. Ieri mattina si sono appunto incontrati esponenti del Comune e alcuni funzionari incaricati dall’Agenzia delle Entrate: si è dunque parlato della possibile purgazione delle due ipoteche da 38 milioni di euro ciascuna aperte sul Filadelfia e sullo stadio Comunale. Si è trattato, come detto, di un incontro interlocutorio, dato che sono state presentate una serie di eccezioni formali su entrambi i fronti del tavolo: l’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, cercherà di recuperare quanto più possibile dalle ipoteche mentre il Municipio si fa forte della situazione disastrosa in cui vertono i ruderi del Filadelfia per offrire una cifra che, secondo Viano, « si aggira intorno agli 800 mila euro, credo che sia il possibile punto di incontro: ci sono i 500 mila euro del curatore fallimentare ( Cerri, appunto curatore fallimentare all’epoca del Torino di Cimminelli, ndr) il resto è pronto a metterlo sul piatto il Comune » , questo è quello che afferma l’assessore.
DISCREPANZE. Gli uomini dell’amministrazione comunale hanno altresì approfittato dell’occasione per chiarire alcuni aspetti significativi che la controparte, in buona fede si intende, sembrava ignorare. Sicuramente l’aspetto più rilevante evidenziato dai rappresentanti del Comune è la differenza macroscopica tra le due perizie presentate, peraltro dallo stesso professionista, in meno di due anni. La prima perizia riduceva il valore complessivo dell’area a pochi euro, ben diversa la valutazione, invece, dell’ultima: quella appena depositata si attesta su una cifra attorno agli 1,8 milioni di euro ( ma esaminata solamente la parte dell’area realmente ipotecata relativa al Filadelfia, la somma scende per l’ammontare di circa un milione, comunque il doppio dei 500 mila euro messi a disposizione dal curatore fallimentare Cerri). Il Comune, perciò, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate il motivo della disparità di cifre e quali siano, dunque, le spiegazioni per questo cambiamento. Il Comune ha ricordato alla controparte anche un altro aspetto certamente non secondario: l’Agenzia delle Entrate ha in mano il pignoramento di ruderi e non di aree commerciali, ribadendo perciò di non poter offrire più delle cifre definite da Viano.
APPELLO. Durante la discussione è inoltre emersa un’altra novità rilevante: Cerri infatti avrebbe ricorso in appello alla sentenza fallimentare di primo grado. Questo è un fatto che rischierebbe di dilatare ulteriormente i già lunghi tempi tecnici, mentre il Comune sarebbe dell’idea di accelerare il più possibile per la purgazione dell’area. Il Municipio allora, nel tentativo di superare in fretta l’impasse, ha intenzione di passare oltre al problema dell’appello dal curatore fallimentare. «L’esito dell’incontro è, a nostro giudizio, nel complesso buono ha dichiarato Viano -, l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate è sembrato positivo ancorché comprensibilmente guardingo, in attesa della formalizzazione della richiesta di purgazione. Sono piuttosto soddisfatto » . Già, ma adesso che cosa succederà? « L’Agenzia delle Entrate si prenderà sicuramente dei giorni per decidere, ma è nostra intenzione non dilatare eccessivamente i tempi » , ha sottolineato Viano. Una settimana per capire il da farsi: la speranza del Comune è che alla fine decida di accettare l’offerta e si convinca a purgare, in quanto il Municipio giudica sostanzialmente ininfluente l’appello di Cerri ai fini della purgazione delle ipoteche stesse.
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