sabato 11 luglio 2009

10/07/09 - Fila choc, trattativa arenata

TS - sez. B2

Colpo di scena: si complica la negoziazione per risolvere il problema ipoteche.

Non bastano gli 800 mila euro offerti dal Comune, i tempi si allungano ancora.

Per l’Agenzia delle Entrate la proposta è inadeguata, ma l’assessore Viano avvisa: «La cifra rimarrà questa»


STEFANO LANZO
TORINO. Dopo essere entra­ta nel vivo, la trattativa tra il Comune e l’Agenzia delle En­trate per risolvere l’annosa questione- Filadelfia rischia di subire una brusca frenata, se non di arenarsi del tutto. Chi sperava che sarebbero stati sufficienti quindici gior­ni al massimo per convincere l’Agenzia delle Entrate ad ac­cettare l’offerta degli incari­cati del Municipio per la pur­gazione delle ipoteche sull’a­rea del Fila, si è illuso. L’am­ministrazione comunale non vuole parlare di braccio di fer­ro, ma la realtà è questa: l’A­genzia delle Entrate non si accontenta degli 800 mila eu­ro “ proposti” dall’assessore Mario Viano. Vuole di più, no­nostante i numeri della peri­zia rivelino che l’area stretta­mente relativa al Filadelfia non superi quella cifra. Tant’è, se Viano aveva defini­to la scorsa settimana « positi­vo » l’atteggiamento della con­troparte, ora deve incassare la resistenza dell’Agenzia del­le Entrate. Quali saranno le conseguenze? Si allungheran­no ulteriormente i tempi. Si arriverà a fine estate, nella migliore delle ipotesi. Una grana per il Comune che ave­va cercato di rassicurare l’ambiente: « Non è nostra in­tenzione dilatare le tempisti­che » . Già, ma adesso?

PERICOLI. Le due parti, in sostanza, non si schiodano di un centimetro: il Comune ha formulato un’offerta e da quella non si sposta, l’Agen­zia delle Entrate non rispon­de no, ma nemmeno sì, perché la cifra sarebbe ritenuta “ non adeguata”. Spiega l’assessore Viano: « Sono in corso i contat­ti e l’Agenzia delle Entrate of­fre un po’ di resistenza perché vorrebbe recuperare maggiori risorse possibili dalle ipote­che. Non è niente di strano, c’era da aspettarselo » . Però, una settimana fa, la situazio­ne pareva piuttosto diversa e l’ottimismo dello stesso asses­sore faceva presumere una conclusione se non imminen­te praticamente a breve ter­mine.Invece adesso non solo i tempi saranno più lunghi, ma c’è anche il rischio che l’accordo non si trovi affatto.

SCARTO ENORME. Il Comu­ne, come sottolinea lo stesso Viano, si fa forte « basandosi sul valore esposto nella peri­zia. Noi stiamo cercando di convincere la controparte che non ci sono margini di tratta­tiva: la cifra è quella e non c’è verso di modificarla. Loro di­cono che erano state iscritte ipoteche per valori molto di­versi e decisamente più eleva­ti, però adesso la disciplina urbanistica prevede che più di un utilizzo di servizio pub­blico, per quell’area, non sia possibile » , risottolineando co­me l’Agenzia delle Entrate abbia in mano il pignoramen­to di ruderi e non di aree com­merciali.

A SETTEMBRE? Il problema è grosso e di complicata solu­zione, nonostante Viano provi a gettare acqua sul fuoco: « Siamo convinti che non si andrà per le lunghe » , però poi aggiunge «con settembre biso­gna chiudere la trattativa » . Fine dell’estate dunque. Ma sarà davvero così oppure si andrà ancora più in là? Con­tinua, perciò, il braccio di fer­ro anche se l’assessore prefe­risce definire la situazione « una negoziazione che riscon­tra un minimo di resistenza da parte dell’Agenzia delle Entrate » . E intanto il Comu­ne cosa fa? « Continua a lavo­rare - racconta Viano - infatti ci stiamo trovando in sede tecnica per discutere sul da farsi e nel frattempo ho dato mandato agli uffici. Nei pros­simi giorni ci riuniremo di si­curo » . Già oggi probabilmen­te, in Municipio. Ma la verità è che la situazione è nella ma­ni dell’Agenzia delle Entrate. E non è così scontato che la negoziazione vada in porto.

Nella foto: I bambini giocano al Filadelfia: per i tifosi, da sempre sensibili all’annosa questione, lo stadio del Grande Torino deve tornare a essere la casa granata

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