TS - sez. B2
Colpo di scena: si complica la negoziazione per risolvere il problema ipoteche.
Non bastano gli 800 mila euro offerti dal Comune, i tempi si allungano ancora.
Per l’Agenzia delle Entrate la proposta è inadeguata, ma l’assessore Viano avvisa: «La cifra rimarrà questa»
STEFANO LANZO
TORINO. Dopo essere entrata nel vivo, la trattativa tra il Comune e l’Agenzia delle Entrate per risolvere l’annosa questione- Filadelfia rischia di subire una brusca frenata, se non di arenarsi del tutto. Chi sperava che sarebbero stati sufficienti quindici giorni al massimo per convincere l’Agenzia delle Entrate ad accettare l’offerta degli incaricati del Municipio per la purgazione delle ipoteche sull’area del Fila, si è illuso. L’amministrazione comunale non vuole parlare di braccio di ferro, ma la realtà è questa: l’Agenzia delle Entrate non si accontenta degli 800 mila euro “ proposti” dall’assessore Mario Viano. Vuole di più, nonostante i numeri della perizia rivelino che l’area strettamente relativa al Filadelfia non superi quella cifra. Tant’è, se Viano aveva definito la scorsa settimana « positivo » l’atteggiamento della controparte, ora deve incassare la resistenza dell’Agenzia delle Entrate. Quali saranno le conseguenze? Si allungheranno ulteriormente i tempi. Si arriverà a fine estate, nella migliore delle ipotesi. Una grana per il Comune che aveva cercato di rassicurare l’ambiente: « Non è nostra intenzione dilatare le tempistiche » . Già, ma adesso?
PERICOLI. Le due parti, in sostanza, non si schiodano di un centimetro: il Comune ha formulato un’offerta e da quella non si sposta, l’Agenzia delle Entrate non risponde no, ma nemmeno sì, perché la cifra sarebbe ritenuta “ non adeguata”. Spiega l’assessore Viano: « Sono in corso i contatti e l’Agenzia delle Entrate offre un po’ di resistenza perché vorrebbe recuperare maggiori risorse possibili dalle ipoteche. Non è niente di strano, c’era da aspettarselo » . Però, una settimana fa, la situazione pareva piuttosto diversa e l’ottimismo dello stesso assessore faceva presumere una conclusione se non imminente praticamente a breve termine.Invece adesso non solo i tempi saranno più lunghi, ma c’è anche il rischio che l’accordo non si trovi affatto.
SCARTO ENORME. Il Comune, come sottolinea lo stesso Viano, si fa forte « basandosi sul valore esposto nella perizia. Noi stiamo cercando di convincere la controparte che non ci sono margini di trattativa: la cifra è quella e non c’è verso di modificarla. Loro dicono che erano state iscritte ipoteche per valori molto diversi e decisamente più elevati, però adesso la disciplina urbanistica prevede che più di un utilizzo di servizio pubblico, per quell’area, non sia possibile » , risottolineando come l’Agenzia delle Entrate abbia in mano il pignoramento di ruderi e non di aree commerciali.
A SETTEMBRE? Il problema è grosso e di complicata soluzione, nonostante Viano provi a gettare acqua sul fuoco: « Siamo convinti che non si andrà per le lunghe » , però poi aggiunge «con settembre bisogna chiudere la trattativa » . Fine dell’estate dunque. Ma sarà davvero così oppure si andrà ancora più in là? Continua, perciò, il braccio di ferro anche se l’assessore preferisce definire la situazione « una negoziazione che riscontra un minimo di resistenza da parte dell’Agenzia delle Entrate » . E intanto il Comune cosa fa? « Continua a lavorare - racconta Viano - infatti ci stiamo trovando in sede tecnica per discutere sul da farsi e nel frattempo ho dato mandato agli uffici. Nei prossimi giorni ci riuniremo di sicuro » . Già oggi probabilmente, in Municipio. Ma la verità è che la situazione è nella mani dell’Agenzia delle Entrate. E non è così scontato che la negoziazione vada in porto.
Nella foto: I bambini giocano al Filadelfia: per i tifosi, da sempre sensibili all’annosa questione, lo stadio del Grande Torino deve tornare a essere la casa granata
Colpo di scena: si complica la negoziazione per risolvere il problema ipoteche.
Non bastano gli 800 mila euro offerti dal Comune, i tempi si allungano ancora.
Per l’Agenzia delle Entrate la proposta è inadeguata, ma l’assessore Viano avvisa: «La cifra rimarrà questa»
STEFANO LANZO
TORINO. Dopo essere entrata nel vivo, la trattativa tra il Comune e l’Agenzia delle Entrate per risolvere l’annosa questione- Filadelfia rischia di subire una brusca frenata, se non di arenarsi del tutto. Chi sperava che sarebbero stati sufficienti quindici giorni al massimo per convincere l’Agenzia delle Entrate ad accettare l’offerta degli incaricati del Municipio per la purgazione delle ipoteche sull’area del Fila, si è illuso. L’amministrazione comunale non vuole parlare di braccio di ferro, ma la realtà è questa: l’Agenzia delle Entrate non si accontenta degli 800 mila euro “ proposti” dall’assessore Mario Viano. Vuole di più, nonostante i numeri della perizia rivelino che l’area strettamente relativa al Filadelfia non superi quella cifra. Tant’è, se Viano aveva definito la scorsa settimana « positivo » l’atteggiamento della controparte, ora deve incassare la resistenza dell’Agenzia delle Entrate. Quali saranno le conseguenze? Si allungheranno ulteriormente i tempi. Si arriverà a fine estate, nella migliore delle ipotesi. Una grana per il Comune che aveva cercato di rassicurare l’ambiente: « Non è nostra intenzione dilatare le tempistiche » . Già, ma adesso?
PERICOLI. Le due parti, in sostanza, non si schiodano di un centimetro: il Comune ha formulato un’offerta e da quella non si sposta, l’Agenzia delle Entrate non risponde no, ma nemmeno sì, perché la cifra sarebbe ritenuta “ non adeguata”. Spiega l’assessore Viano: « Sono in corso i contatti e l’Agenzia delle Entrate offre un po’ di resistenza perché vorrebbe recuperare maggiori risorse possibili dalle ipoteche. Non è niente di strano, c’era da aspettarselo » . Però, una settimana fa, la situazione pareva piuttosto diversa e l’ottimismo dello stesso assessore faceva presumere una conclusione se non imminente praticamente a breve termine.Invece adesso non solo i tempi saranno più lunghi, ma c’è anche il rischio che l’accordo non si trovi affatto.
SCARTO ENORME. Il Comune, come sottolinea lo stesso Viano, si fa forte « basandosi sul valore esposto nella perizia. Noi stiamo cercando di convincere la controparte che non ci sono margini di trattativa: la cifra è quella e non c’è verso di modificarla. Loro dicono che erano state iscritte ipoteche per valori molto diversi e decisamente più elevati, però adesso la disciplina urbanistica prevede che più di un utilizzo di servizio pubblico, per quell’area, non sia possibile » , risottolineando come l’Agenzia delle Entrate abbia in mano il pignoramento di ruderi e non di aree commerciali.
A SETTEMBRE? Il problema è grosso e di complicata soluzione, nonostante Viano provi a gettare acqua sul fuoco: « Siamo convinti che non si andrà per le lunghe » , però poi aggiunge «con settembre bisogna chiudere la trattativa » . Fine dell’estate dunque. Ma sarà davvero così oppure si andrà ancora più in là? Continua, perciò, il braccio di ferro anche se l’assessore preferisce definire la situazione « una negoziazione che riscontra un minimo di resistenza da parte dell’Agenzia delle Entrate » . E intanto il Comune cosa fa? « Continua a lavorare - racconta Viano - infatti ci stiamo trovando in sede tecnica per discutere sul da farsi e nel frattempo ho dato mandato agli uffici. Nei prossimi giorni ci riuniremo di sicuro » . Già oggi probabilmente, in Municipio. Ma la verità è che la situazione è nella mani dell’Agenzia delle Entrate. E non è così scontato che la negoziazione vada in porto.
Nella foto: I bambini giocano al Filadelfia: per i tifosi, da sempre sensibili all’annosa questione, lo stadio del Grande Torino deve tornare a essere la casa granata
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