MARCO BONETTO
SBRIGLIO INVOCA UN DIBATTITO
TORINO. Un sano realismo e la necessità di bandire ogni illusione sono le condizioni primarie da rispettare, allorché si deve disquisire dell’annosa vicenda del Filadelfia. Ivi per cui sarebbe miope e fantascientifico interpretare le ultime novità sul quadrilatero della gloria (e della vergogna) come un percorso in discesa, con garanzie certe sulla rinascita dell’area, magari pure in tempi brevi. Molto più serio e prudente andare per gradi, muovendo un passo dopo l’altro: il passato insegna. Indubbiamente, però, il fatto che già oggi esponenti del Comune abbiano un incontro con Equitalia-Agenzia delle Entrate per cercare di purgare due ipoteche sul Fila costituisce un passaggio fondamentale.All’appuntamento dovrebbe partecipare anche l’ex curatore fallimentare del Torino di Cimminelli, Cerri: c’è la sua disponibilità, ratificata nera su bianco anche in documenti comunali, a versare 500 mila euro, accantonati anni fa, per cancellare quelle ipoteche da 38 milioni l’una accese a suo tempo a favore dell’Agenzia su parte del Fila e sull’ex stadio Comunale (all’epoca la cifra poteva essere giustificata dai piani di investimenti dell’area, che prevedevano ampi sviluppi dal punto di vista edilizio e commerciale: oggi quel pacchetto non esiste più). Come preannunciato ieri, se il effetti il Comune riuscirà a purgare le ipoteche, a una cifra compresa tra 500 mila euro e un milione, dunque con un parziale esborso anche da parte del Municipio, la prospettiva successiva sarà poi di riaprire il dialogo con la Fondazione dei tifosi, con Cairo e con l’imprenditore romano Forieri, per provare a individuare la paternità di eventuali investimenti sul Fila e la nuova tempistica. Intanto un consigliere comunale da sempre impegnato per il salvataggio dell’area, Giuseppe Sbriglio, ha chiesto ai presidenti della quinta, della seconda e della prima commissione, nonché agli assessori competenti Viano e Montabone, di riferire in merito agli sviluppi della trattativa con l’Agenzia delle Entrate.
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