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Trovato l’accordo, il Comune verserà 535 mila euro all’Agenzia delle Entrate Filadelfia: via le ipoteche!
L’assessore Sbriglio: «Abreve l’area sarà libera, si può già parlare di ricostruzione»
Soddisfatto anche il sindaco, seppur contestato da 500 tifosi: «Adesso la Fondazione trovi i soldi per il centro sportivo». Mentre Cairo e Forieri...
STEFANO LANZO
TORINO. «Abbiamo chiuso!», urla l’assessore Sbriglio agli oltre 500 tifosi granata scesi in strada davanti alla sede torinese dell’Agenzia delle Entrate. Quelle due semplici parole, «abbiamo chiuso», sintetizzano un passaggio fondamentale per il futuro del Filadelfia: Comune e Fisco hanno trovato ieri mattina un accordo economico per rimuovere le ipoteche dall’area del Filadelfia. «La cifra è di 535 mila euro», è lo stesso assessore allo Sport ad annunciarlo («500 mila provenienti dal curatore fallimentare Cerri, i restanti da approvare a bilancio comunale»): una cifra non molto superiore all’offerta precedente, quella formulata a novembre e rimasta senza risposta, nel silenzio, per cinque mesi. Ieri, la svolta dopo la trattativa: significa che il Filadelfia verrà rifatto? Non ancora, di sicuro un passo è stato compiuto: questo deve essere soltanto l’inizio per partire, per accelerare, per porre le basi concrete.
Questo significa che non esistono più alibi, per nessuno. Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo l’intensa mattinata che ha portato, finalmente, a una buona notizia.
AVVOCATI AL LAVORO
Ancora prima di iniziare il faccia a faccia tra l’amministrazione comunale e l’Agenzia delle Entrate-Equitalia, circa 300 persone assiepano corso Vinzaglio a Torino, davanti alla sede designata per il summit: sono le 9.30 del mattino, un’ora e mezza più tardi avrebbero superato le 500 unità. Manifestazione pacifica, come ci si attendeva: ma rumorosa, appassionata, vera. Insomma, nella migliore tradizione granata. Lo striscione “Vergognatevi” campeggia ben in vista, attaccato alla fermata dell’autobus: del resto un passo in avanti, per quanto significativo, non cancella anni di promesse, chiacchiere, rabbia, amarezze. Il popolo granata ne ha per tutti: per il sindaco Chiamparino
in particolare. Per Cairo, chiaramente. E pure per il neo-governatore Cota. «Il Filadelfia, vogliamo il Filadelfia », è il grido che più volte risuona. Passa puntuale Sbriglio, una manciata di minuti prima delle ore 10 per prendere parte all’appuntamento, e i tifosi non perdono occasione per ricordargli il suo compito: contribuire alla risoluzione dell’annoso problema. Nei 50 minuti di faccia a faccia, la voce della gente non si è mai fermata, nemmeno per un minuto. La carica dei 500 ha bloccato addirittura il traffico di corso Vinzaglio, con l’intervento della Polizia Municipale sotto l’occhio attento della Digos. Il silenzio è arrivato soltanto quando Sbriglio ha fatto capolino fuori dalla sede dell’Agenzia delle Entrate, alle ore 10.50. Queste le sue parole: «Abbiamo chiuso la trattativa, è un passo importante: abbiamo trovato un accordo con il Fisco per 535mila euro. La transazione non è chiaramente immediata, ci sono dei tempi tecnici da rispettare: da martedì gli avvocati saranno al lavoro per portare avanti le pratiche, contiamo di chiudere il prima possibile l’iter, ben prima dell’estate. Ma la cosa importante è aver trovato l’accordo ». Il popolo granata applaude, ma sa che questo è solo l’inizio: «Un passo per volta - dice l’assessore - adesso liberiamo l’area, poi si parlerà di Fondazione e di ricostruzione. Il Comunale? E’ un argomento che affronteremo a suo tempo: la priorità è il Filadelfia. Cota? Io non ho preclusioni di nessun genere, sono aperto al dialogo con chiunque voglia collaborare in maniera costruttiva».
LE PROMESSE
L’assessore Sbriglio: «Abreve l’area sarà libera, si può già parlare di ricostruzione»
Soddisfatto anche il sindaco, seppur contestato da 500 tifosi: «Adesso la Fondazione trovi i soldi per il centro sportivo». Mentre Cairo e Forieri...
STEFANO LANZO
TORINO. «Abbiamo chiuso!», urla l’assessore Sbriglio agli oltre 500 tifosi granata scesi in strada davanti alla sede torinese dell’Agenzia delle Entrate. Quelle due semplici parole, «abbiamo chiuso», sintetizzano un passaggio fondamentale per il futuro del Filadelfia: Comune e Fisco hanno trovato ieri mattina un accordo economico per rimuovere le ipoteche dall’area del Filadelfia. «La cifra è di 535 mila euro», è lo stesso assessore allo Sport ad annunciarlo («500 mila provenienti dal curatore fallimentare Cerri, i restanti da approvare a bilancio comunale»): una cifra non molto superiore all’offerta precedente, quella formulata a novembre e rimasta senza risposta, nel silenzio, per cinque mesi. Ieri, la svolta dopo la trattativa: significa che il Filadelfia verrà rifatto? Non ancora, di sicuro un passo è stato compiuto: questo deve essere soltanto l’inizio per partire, per accelerare, per porre le basi concrete.
Questo significa che non esistono più alibi, per nessuno. Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo l’intensa mattinata che ha portato, finalmente, a una buona notizia.
AVVOCATI AL LAVORO
Ancora prima di iniziare il faccia a faccia tra l’amministrazione comunale e l’Agenzia delle Entrate-Equitalia, circa 300 persone assiepano corso Vinzaglio a Torino, davanti alla sede designata per il summit: sono le 9.30 del mattino, un’ora e mezza più tardi avrebbero superato le 500 unità. Manifestazione pacifica, come ci si attendeva: ma rumorosa, appassionata, vera. Insomma, nella migliore tradizione granata. Lo striscione “Vergognatevi” campeggia ben in vista, attaccato alla fermata dell’autobus: del resto un passo in avanti, per quanto significativo, non cancella anni di promesse, chiacchiere, rabbia, amarezze. Il popolo granata ne ha per tutti: per il sindaco Chiamparino
in particolare. Per Cairo, chiaramente. E pure per il neo-governatore Cota. «Il Filadelfia, vogliamo il Filadelfia », è il grido che più volte risuona. Passa puntuale Sbriglio, una manciata di minuti prima delle ore 10 per prendere parte all’appuntamento, e i tifosi non perdono occasione per ricordargli il suo compito: contribuire alla risoluzione dell’annoso problema. Nei 50 minuti di faccia a faccia, la voce della gente non si è mai fermata, nemmeno per un minuto. La carica dei 500 ha bloccato addirittura il traffico di corso Vinzaglio, con l’intervento della Polizia Municipale sotto l’occhio attento della Digos. Il silenzio è arrivato soltanto quando Sbriglio ha fatto capolino fuori dalla sede dell’Agenzia delle Entrate, alle ore 10.50. Queste le sue parole: «Abbiamo chiuso la trattativa, è un passo importante: abbiamo trovato un accordo con il Fisco per 535mila euro. La transazione non è chiaramente immediata, ci sono dei tempi tecnici da rispettare: da martedì gli avvocati saranno al lavoro per portare avanti le pratiche, contiamo di chiudere il prima possibile l’iter, ben prima dell’estate. Ma la cosa importante è aver trovato l’accordo ». Il popolo granata applaude, ma sa che questo è solo l’inizio: «Un passo per volta - dice l’assessore - adesso liberiamo l’area, poi si parlerà di Fondazione e di ricostruzione. Il Comunale? E’ un argomento che affronteremo a suo tempo: la priorità è il Filadelfia. Cota? Io non ho preclusioni di nessun genere, sono aperto al dialogo con chiunque voglia collaborare in maniera costruttiva».
LE PROMESSE
Sbriglio ha incassato tanti complimenti, da tifosi ma anche da cittadini, da politici. In particolare, sono arrivate le congratulazioni anche per telefono del sindaco Chiamparino che gli ha manifestato tutta la sua soddisfazione: «Bravo, sono molto contento per la soluzione del problema delle ipoteche. Adesso bisogna andare avanti con la Fondazione che deve trovare le risorse per il centro sportivo che dovrà ospitare gli allenamenti del Torino». E non per un giardino o un parco giochi, ma per ridare a Torino quello che merita: il Filadelfia, la casa del popolo granata. Quali scenari si profilano all’orizzonte, con la rimozione delle ipoteche? La svolta improvvisa, dopo l’impasse durato anni, farebbe pensare che forse ci sia del movimento, anche sotto traccia, legato al Filadelfia. Di sicuro, le istituzioni non possono più tirarsi indietro. Non può farlo il presidente del Torino Fc Urbano Cairo, il quale ha più volte sottolineato: «Il Comune pensi a togliere il più in fretta possibile le ipoteche, a quel punto anche io scenderò in campo per il Filadelfia». Ebbene, l’accordo con il Fisco c’è e allora è arrivato il momento, pure per il patron granata, di mantenere la parola data. E non dimentichiamoci l’interessamento dei privati: un anno fa era stato l’imprenditore laziale Forieri a sondare il terreno, incontrando il sindaco Chiamparino. Si erano lasciati con la promessa di risentirsi una volta superato l’ostacolo delle ipoteche. Insomma, il bello (e pure il difficile) comincia adesso e bisogna subito rimboccarsi le maniche. Inevitabile porsi una domanda retorica: le ipoteche, che esistono dal 2005 e di cui si ha notizia dal 2006, potevano essere tolte prima? Sì, la scontata risposta. Ma, per dirla con le parole di Sbriglio, «guardiamo avanti, non indietro». Ecco, guardiamo avanti perché la strada è ancora lunga. Con un obiettivo: non far passare altri anni prima di rivedere il nuovo Filadelfia. I tifosi vigilano. E non solo loro.
Sotto la foto:
TORINO. Lo striscione “Vergognatevi” ben visibile di fronte alla sede del Fisco: più di 500 tifosi hanno manifestato per il Filadelfia
Sotto la foto:
TORINO. Lo striscione “Vergognatevi” ben visibile di fronte alla sede del Fisco: più di 500 tifosi hanno manifestato per il Filadelfia
(M. Dreosti)
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