http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=QYAJ6&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1Q5OADE7VQUR&video=0
Basta ritardi e bugie
MARCO BONETTO
EVVIVA EVVIVA: le ipoteche saranno tolte. Onore al merito dell’assessore allo Sport di Torino, l’avvocato Sbriglio, entrato in Giunta la scorsa estate: in pochi mesi ha preso in mano la situazione e trovato la soluzione. Ma allora sorge anche spontanea una domanda (anzi, più di una): cosa ha fatto l’assessore Viano (Patrimonio) in 4 anni? E l’ex assessore allo Sport, Montabone? A loro toccava questo compito. Dormivano? Avevano già in mano quei 500mila euro del curatore fallimentare: perché si è dovuto aspettare quasi un lustro di ridicoli bla-bla, di dannosi dribbling e di ingiustificabili omissioni, prima che si arrivasse a una benedetta svolta? E ora altre due parole. La cancellazione delle ipoteche rappresenterà davvero un momento storico soltanto se il Comune, gli altri enti pubblici coinvolti e il Torino di Cairo, indiscutibilmente e obbligatoriamente in prima fila, non perderanno più un secondo sia nell’aprire il portafoglio (tutti hanno promesso denari per la ricostruzione: tutti), sia nella ricerca di nuovi investitori, sia nell’escussione di quelle altre ipoteche (cimminelliane: garanzie economiche, soldi per il futuro centro sportivo). Gli alibi sono finiti per tutti: e, per quasi tutti, non certo da ieri. Da poco meno di 15 anni il Fila è una discarica. Hanno ragione i tifosi: «Vergognatevi», anche in questo giorno di sole.
Basta ritardi e bugie
MARCO BONETTO
EVVIVA EVVIVA: le ipoteche saranno tolte. Onore al merito dell’assessore allo Sport di Torino, l’avvocato Sbriglio, entrato in Giunta la scorsa estate: in pochi mesi ha preso in mano la situazione e trovato la soluzione. Ma allora sorge anche spontanea una domanda (anzi, più di una): cosa ha fatto l’assessore Viano (Patrimonio) in 4 anni? E l’ex assessore allo Sport, Montabone? A loro toccava questo compito. Dormivano? Avevano già in mano quei 500mila euro del curatore fallimentare: perché si è dovuto aspettare quasi un lustro di ridicoli bla-bla, di dannosi dribbling e di ingiustificabili omissioni, prima che si arrivasse a una benedetta svolta? E ora altre due parole. La cancellazione delle ipoteche rappresenterà davvero un momento storico soltanto se il Comune, gli altri enti pubblici coinvolti e il Torino di Cairo, indiscutibilmente e obbligatoriamente in prima fila, non perderanno più un secondo sia nell’aprire il portafoglio (tutti hanno promesso denari per la ricostruzione: tutti), sia nella ricerca di nuovi investitori, sia nell’escussione di quelle altre ipoteche (cimminelliane: garanzie economiche, soldi per il futuro centro sportivo). Gli alibi sono finiti per tutti: e, per quasi tutti, non certo da ieri. Da poco meno di 15 anni il Fila è una discarica. Hanno ragione i tifosi: «Vergognatevi», anche in questo giorno di sole.
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