Edizione delle ore 17,40
Si è concluso positivamente il contenzioso che opponeva l’Agenzia delle Entrate al Comune di Torino sulla questione ipoteche sul campo di via Filadelfia derivanti dal fallimento Cimminelli. Con un accordo destinato a fare epoca è stata fissata in 535 mila euro la cifra per estinguere ipoteche per 38 milioni. E’ la prima volta, infatti, che l’Agenzia delle Entrate rinuncia ad una fetta così considerevole di introiti, ma alla fine hanno pesato ragioni di natura sociale e il fatto che obiettivamente l’area non poteva valere tutti quei soldi. Nei prossimi giorni il Comune concorderà le modalità di pagamento (500mila euro sono già stati messi a disposizione dal curatore fallimentare) e l’ex terreno di gioco del Grande Torino tornerà ad essere libero da vincoli di natura reale.
La palla – è il caso di dirlo – passerà così alla Fondazione Stadio Filadelfia, che a norma di Statuto “dovrà, entro i primi 12 mesi dalla sua costituzione, reperire i fondi per la ristrutturazione e gestione e avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate”.
Soddisfatto ovviamente l’assessore Sbriglio, che ha seguito passo dopo passo tutto l’iter della trattativa e che stamattina era presente alla sede dell’Agenzia con dirigenti e funzionari del suo assessorato, del patrimonio e dell’avvocatura comunale. Ha espresso la sua soddisfazione anche il sindaco Chiamparino, raggiunto dalla notizia mentre si trovava a Parma per il convegno del centro studi della Confindustria. Soddisfatti, riteniamo, anche i tifosi del Toro che al buon momento vissuto dalla squadra possono aggiungere una notizia positiva sul fronte dell’annosa vicenda.
(rc)
Si è concluso positivamente il contenzioso che opponeva l’Agenzia delle Entrate al Comune di Torino sulla questione ipoteche sul campo di via Filadelfia derivanti dal fallimento Cimminelli. Con un accordo destinato a fare epoca è stata fissata in 535 mila euro la cifra per estinguere ipoteche per 38 milioni. E’ la prima volta, infatti, che l’Agenzia delle Entrate rinuncia ad una fetta così considerevole di introiti, ma alla fine hanno pesato ragioni di natura sociale e il fatto che obiettivamente l’area non poteva valere tutti quei soldi. Nei prossimi giorni il Comune concorderà le modalità di pagamento (500mila euro sono già stati messi a disposizione dal curatore fallimentare) e l’ex terreno di gioco del Grande Torino tornerà ad essere libero da vincoli di natura reale.
La palla – è il caso di dirlo – passerà così alla Fondazione Stadio Filadelfia, che a norma di Statuto “dovrà, entro i primi 12 mesi dalla sua costituzione, reperire i fondi per la ristrutturazione e gestione e avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate”.
Soddisfatto ovviamente l’assessore Sbriglio, che ha seguito passo dopo passo tutto l’iter della trattativa e che stamattina era presente alla sede dell’Agenzia con dirigenti e funzionari del suo assessorato, del patrimonio e dell’avvocatura comunale. Ha espresso la sua soddisfazione anche il sindaco Chiamparino, raggiunto dalla notizia mentre si trovava a Parma per il convegno del centro studi della Confindustria. Soddisfatti, riteniamo, anche i tifosi del Toro che al buon momento vissuto dalla squadra possono aggiungere una notizia positiva sul fronte dell’annosa vicenda.
(rc)
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