giovedì 31 dicembre 2009

31/12/09 - 2010, missione rilancio [ la Ricostruzione del Filadelfia ]

TS - Piemonte - Pag. B4

Si è chiuso un 2009 disastroso: adesso si deve ricominciare

Cinque buoni propositi per l’anno nuovo: il primo è il ritorno in A

E’ il momento di pianificare mercato e futuro. Cairo ha garantito di rinforzare la struttura societaria e per il vivaio serve programmazione

STEFANO LANZO
TORINO. Di motivi per essere allegri, in casa Toro, ce ne sono davvero pochi­ni. Stilare un bilancio del 2009 nell’ul­timo giorno dell’anno sarebbe quanto­meno impietoso, sicuramente indeli­cato (per non dire scontato). Perché da salvare non c’è praticamente niente: una retrocessione, decimo posto in se­rie B, aria tesa. E allora è giusto guar­dare al 2010, provando per una volta a essere ottimisti, senza lacerarsi nel­l’autolesionismo in cui troppo spesso si cade quando si parla di Toro. E allo­ra cerchiamo di elencare cinque buo­ni propositi, cinque obiettivi per un anno nuovo sotto il segno del Toro.

NON SOLO PER SOLDI. Si comincia dalla base per il rilancio granata: la promozione in serie A. Missione tutt’altro che scontata, specialmente con i tempi che corrono. Però obiettivo da centrare a ogni costo, per il bene del Toro che non può sopportare un’al­tra stagione di serie B: sarebbe un di­sastro e non solo sotto l’aspetto econo­mico. E allora la campagna di rivita­lizzazione granata non può prescinde­re dal ritorno in serie A. Per tagliare il traguardo e riappropriarsi della cate­goria che gli spetta, il Torino deve muoversi in fretta: saranno decisivi i primi giorni del 2010, quando con il mercato si decideranno le sorti sporti­ve della stagione.


DODICI ANNI DI PROMESSE. Un al­tro è poi il pensiero fisso del popolo granata: il Filadelfia che giace nella desolazione e nella vergogna da 12 an­ni e mezzo. L’anno nuovo deve essere decisivo: pensare che nei prossimi do­dici mesi possa essere ricostruito è au­spicabile quanto utopistico. Sarebbe positivo che anche solo venisse risolto una volta per tutte l’annoso problema delle ipoteche che gravano sull’area: dopo anni di omissioni e promesse, qualcosa si era mosso nelle ultime set­timane. Ma evidentemente, ancora non abbastanza per trovare una solu­zione: Comune e Agenzia delle Entra­te devono ancora arrivare a un accor­do. E anche in fretta, perché il Fila­delfia è fondamentale per il Toro, per­ché non può essere vero Toro senza il Fila. E non si tratta di banale retori­ca.
...

I ruderi del Filadelfia, lì dove sorgeva lo stadio del Grande Torino: una situazione inaccettabile che si protrae da oltre 12 anni (Marchisciano)

Nessun commento:

Posta un commento