martedì 29 dicembre 2009

29/12/09 - Stadio Filadelfia, 12 mesi di nulla morte assicurata

Epolis Torino - pag.33

Il caso. Le ipoteche sono ancora un peso.
Comune e società attendono, i tifosi vegliano.

Passano le stagioni e i presidenti, passano i campionati e i risultati. Nella storia del Toro e del suo legame indissolubile con la città c'è solo una costante. E' quella dello stadio Filadelfia, simbolo di una magia cancellata improvvisamente sessant'anni fa e mai tornata.
Nemmeno nel 2009, con una ricorrenza così importante, sono arrivate notizie positive se non il solito rimpallarsi di competenze e soldi da mettere sul piatto, di situazioni che si trascinano da troppo tempo per far pensare che si possano risolvere in fretta e soprattutto in maniera positiva.
Qualcuno aveva sommessamente esultato quando ad agosto Giuseppe Sbriglio da consigliere comunale è diventato assessore allo Sport del comune. Le sue battaglie passate per salvare il Fila erano sotto gli occhi di tutti, ma la burocrazia rappresentata dalle pesanti ipoteche lasciate in eredità dall'era Cimminelli sono un macigno letale sul futuro dello stadio e della sua eventuale ricostruzione. I tempi si allungano, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora trovato un accordo certo, Cairo non ha ancora preso posizione e l'amministrazione comunale sta alla finestra. Intanto il Fila è lì che muore, ogni giorno un po' di più. E deve solo ringraziare che, come i suoi Angeli, ancora veglia su di lui.

M.D.M.

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