Consolati, Emiliano, del tuo pellegrinare!
Siam giunti al Delle Alpi, sede di gran tornei.
Su quest’erbetta fine li potrai allenare,
tu che scacciato adesso dal Filadelfia sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po’ di posto, o voi del Delle Alpi
per far due tiri in porta, per metterci in braghette?
- Signori, ce ne duole, deve cantare Scialpi
e dopo lui Madonna, che mostra anche le tette
il campanile scocca
lentamente le sette.
- O voi del Comunale, solo lo spogliatoio!
La squadra più non regge, ed io mi sono rotto:
ci alleneremo in strada, oppure in corridoio!
- Vietato dentro e fuori, vietato sopra e sotto!
il campanile scocca
lentamente le otto.
- Custode del Ruffini, almeno nel parcheggio
lasciateci allenare: non ci mandate altrove!
- Non vi posso far fare manco un po’ di palleggio
quei dell’atletica hanno da fare gare e prove
Il campanile scocca
lentamente le nove.
- O voi del Velodromo, pietà di ‘sti ragazzi!
mi manda il presidente, o chi ne fa le veci!
- Football americano, e stop. Non ci son cazzi:
vi mandasse anche il papa, sarebber vane preci.
il campanile scocca
lentamente le dieci.
- Notabili del Combi... - Il Toro? Che coraggio!
Far giocare i granata? Qui dentro? Veramente?
Qui dove giocò Sivori? Qui dove suda Baggio?
Potrebbe immaginarlo soltanto un deficiente!
Il campanile scocca
le undici lentamente
- Che freddo! - Andiamo al Fila - L’avranno già murato?
- Solo un lucchetto - Fòrzalo! - ...ma... quanta gente, quanta!
Gli spalti sono colmi! - Avranno scavalcato?
Si accendono le torce, la folla adesso canta...
Il campanile scocca
la Mezzanotte Santa
E’ nato! Alleluja! alleluja!
E’ nato il Sovrano Bambino.
E il popolo che ama Gianduja,
il popolo che ama il Torino,
esulta. Squillate campane,
garrite, bandiere granata!
venite da terre lontane
tifosi di fede provata!
Venite a passare Natale
tra i ruderi del vecchio Fila.
Passiamo una notte speciale:
c’è posto per quarantamila,
e non solo i novantanove
che vuole la legge imbecille,
venite, facciamo le prove
di gole, polmoni e tonsille!
Lodiamo il Signore che è nato,
sul fieno, nell’umil capanno:
è giusto che un tetto sia dato
a tutti color che non l’hanno.
Ma noi l’avevamo, quel tetto,
per noi era come una chiesa,
e un giorno - Sloggiate! - ci han detto
- mettetevi in lista d’attesa.
Mandate il vivaio a giocare
sui campi di periferia,
andatevi ad allenare
a Borgaro od a Venaria.
Eh, no! Questa è proprio la goccia
che il vaso può far traboccare
stavolta vi andiamo in saccoccia,
e ci riprendiamo l’altare!
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