Oltre un’ora di riprese per documentare lo stato di abbandono
L’inviato speciale di Striscia lo striscione ha raccolto l’appello dei tifosi. Il suo commento: «Chi viene qui non può stare indifferente»
ANDREA SCHIAVON
TORINO.
L’inviato speciale di Striscia lo striscione ha raccolto l’appello dei tifosi. Il suo commento: «Chi viene qui non può stare indifferente»
ANDREA SCHIAVON
TORINO.
Lo striscione stavolta non strapperà un sorriso, ma servirà a sollevare l’impietoso velo di mezze verità, omissioni e inerzia che da 12 anni copre i ruderi del Filadelfia. A inquadrare il “ Vergognatevi” che ieri campeggiava sui resti della gradinata del Fila c’erano le telecamere di Striscia la Notizia e con loro Cristiano Militello. L’inviato del programma di Antonio Ricci ha trascorso un’ora e mezza in ciò che resta dello stadio del Grande Torino. A invitarlo sono stati alcuni tifosi che su Facebook hanno dato vita al gruppo “ Rivogliamo lo stadio Filadelfia”: una mail per coinvolgerlo nella loro battaglia e poi venerdì sera è arrivata la conferma: « Gentili amici, domani vengo a Torino a fare il servizio su Juve- Inter e potrei farmi trovare al Fila verso le 15. CM » .
PALUDI LEGALI. Dettofatto, ieri mattina il tamtam su internet si è messo in moto e così al pomeriggio un centinaio di tifosi si sono presentati per accompagnare Militello nel corso della sua visita. Fisicamente al Fila, con la testa e un orecchio a Gallipoli, questa rappresentanza del popolo granata ha cercato di ripercorrere le tappe che hanno portato all’attuale sfacelo. Un’impresa non facile raccontare le vicissitudini fallimentari e ancor più ardua è l’impresa di bonificare la casa granata dalle paludi burocratico - legali che la circondano. Militello ha dimostrato però di conoscere bene la storia, anche recente del Filadelfia. Ipoteche comprese.
ANCHE UN TAPIRO?
L’inviato di Striscia la Notizia ha seguito pure gli ultimi sviluppi ( o, meglio, non sviluppi) della vicenda Fila e ieri ha raccolto, insieme alle immagini, le voci di alcuni dei tifosi presenti. Il tutto darà vita ad un servizio che verrà messo in onda in una delle prossime puntate del tg satirico. La rubrica di Militello, Striscia lo striscione è in scaletta il lunedì, ma la storia del Fila diventerà un argomento a sé, staccato dagli striscioni ironici che, di settimana in settimana, vengono inquadrati nei vari stadi d’Italia. Questa volta Striscia parlerà di calcio non per strappare un sorriso, ma per formulare uno dei suoi atti di denuncia che spesso vanno a segno. E chissà che nelle prossime settimane, se l’inerzia dovesse proseguire, a Torino non venga pure consegnato un bel tapiro. Per il destinatario c’è solo l’imbarazzo della scelta.
NUOVO ALLEATO. In attesa che il servizio venga messo in onda, i tifosi del Torino già ieri sera nei forum erano soddisfatti per essere riusciti a portare le telecamere di Striscia al Fila. « Grazie a Militello ed alla sua disponibilità ed ovviamente grazie a chi si sbatte sempre per il nostro Fila » . Diceva uno dei tanti commenti in Rete. I tifosi del Toro hanno trovato un altro alleato disposto a sostenere la loro lotta per vedere rinascere un pezzo di storia dello sport italiano. Un luogo che, anche nell’attuale stato di abbandono, non è come gli altri. Lo stesso Militello, che pure di stadi ne gira a decine ogni anno, si è congedato con un commento eloquente: « Non puoi entrare qui dentro e restare indifferente » . E non resteranno indifferenti neppure i telespettatori, quando vedranno in che stato è ridotto il Fila.
PALUDI LEGALI. Dettofatto, ieri mattina il tamtam su internet si è messo in moto e così al pomeriggio un centinaio di tifosi si sono presentati per accompagnare Militello nel corso della sua visita. Fisicamente al Fila, con la testa e un orecchio a Gallipoli, questa rappresentanza del popolo granata ha cercato di ripercorrere le tappe che hanno portato all’attuale sfacelo. Un’impresa non facile raccontare le vicissitudini fallimentari e ancor più ardua è l’impresa di bonificare la casa granata dalle paludi burocratico - legali che la circondano. Militello ha dimostrato però di conoscere bene la storia, anche recente del Filadelfia. Ipoteche comprese.
ANCHE UN TAPIRO?
L’inviato di Striscia la Notizia ha seguito pure gli ultimi sviluppi ( o, meglio, non sviluppi) della vicenda Fila e ieri ha raccolto, insieme alle immagini, le voci di alcuni dei tifosi presenti. Il tutto darà vita ad un servizio che verrà messo in onda in una delle prossime puntate del tg satirico. La rubrica di Militello, Striscia lo striscione è in scaletta il lunedì, ma la storia del Fila diventerà un argomento a sé, staccato dagli striscioni ironici che, di settimana in settimana, vengono inquadrati nei vari stadi d’Italia. Questa volta Striscia parlerà di calcio non per strappare un sorriso, ma per formulare uno dei suoi atti di denuncia che spesso vanno a segno. E chissà che nelle prossime settimane, se l’inerzia dovesse proseguire, a Torino non venga pure consegnato un bel tapiro. Per il destinatario c’è solo l’imbarazzo della scelta.
NUOVO ALLEATO. In attesa che il servizio venga messo in onda, i tifosi del Torino già ieri sera nei forum erano soddisfatti per essere riusciti a portare le telecamere di Striscia al Fila. « Grazie a Militello ed alla sua disponibilità ed ovviamente grazie a chi si sbatte sempre per il nostro Fila » . Diceva uno dei tanti commenti in Rete. I tifosi del Toro hanno trovato un altro alleato disposto a sostenere la loro lotta per vedere rinascere un pezzo di storia dello sport italiano. Un luogo che, anche nell’attuale stato di abbandono, non è come gli altri. Lo stesso Militello, che pure di stadi ne gira a decine ogni anno, si è congedato con un commento eloquente: « Non puoi entrare qui dentro e restare indifferente » . E non resteranno indifferenti neppure i telespettatori, quando vedranno in che stato è ridotto il Fila.
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