martedì 26 marzo 2013

26/03/13 - Filadelfia, si accelera. Sei ipotesi per il futuro

LA STAMPA - Edizione Torino e Provincia - pag. 67


http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1UPA0P&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0



26/03/13 - C’è un’accelerata per il Fila low cost
- Tuttosport 

 Ieri pomeriggio, assente Chiabrera, presentato il piano finanziario. Nel prossimo Cda del 5 aprile potrebbe essere già deliberato
Tutti focalizzati sul piano finanziario da 8 milioni
 
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. Fumata grigio chiaro, molto chiaro, tendente al bianco dopo il Cda della Fondazione Filadelfia di ieri pomeriggio a cui è seguito poi l’incontro in Comune nella cosiddetta unità di crisi che non a caso è stato breve. Perché finalmente tutte le componenti si sono convinte che è inutile inseguire sogni iperbolici con progetti che al momento non hanno la copertura finanziaria per costruire il Filadelfia ideale. E veniamo proprio alla novità di ieri peraltro prevista: ovvero la presentazione del piano finanziario, avvenuta in un Cda in cui non era presente, come previsto, il presidente Luigi Chiabrera . Il piano è inevitabilmente di 8 milioni di euro, ovvero quelli che in teoria entreranno nelle casse appena progetto tecnico e bando diventeranno operativi sotto tutti i profili e comunque non oltre il 15 maggio. Ovvero la data imposta dal sindaco Fassino entro la quale chiudere la pratica in modo da far sì che il Comune possa erogare la prima tranche da un milione e quindi essere seguita contestualmente dal Torino Fc e la Regione Piemonte.
L’ORA DI STRINGERE Il fatto che tutti i membri del Cda abbiano preso coscienza del fatto che sia arrivato il momento di stringere e trasformare le discussioni in decisioni lo dimostra il fatto che la prossima riunione sia stata convocata a stretto giro di posta, per il prossimo 5 aprile. Quando in teoria si potrebbe deliberare sul progetto tecnico che fatalmente dovrà essere ritoccato con qualche “optional” in meno visto che il progetto tecnico più basico al momento richiede una somma di 10,7 milioni affinchè passi dalla carta alla realtà. Non sarà comunque così difficile l’operazione per rendere più light il Fila. In realtà ci sono zone in cui intervenire anche perché lo stesso era stato allestito rispettando rigorosamente alcuni parametri che sono previsti nello statuto della Fondazione ma che la logica consentirà di cambiare: come il fatto che entrambi i campi, oltre ad avere misure a norma Uefa, debbano essere riscaldati. O che la sala stampa debba anche questa essere a norma Uefa. Insomma, con un po’ di buona volontà e una sana spending review il progetto potrà costare un po’ meno e diventare in linea con i livelli economici al momento sostenibili. A questo proposito, da segnalare il fatto che proprio ieri sia stata data ufficialmente la possibilità a ogni membro del Cda di contattare Fondazioni bancarie per verificare se in zona Cesarini possano arrivare contributi extra che al momento non si possono conteggiare. Da segnalare infine che da qui in avanti sarà sempre più trasparente il lavoro del Cda visto che è stato deliberato il fatto che al termine di ogni incontro verrà resa pubblica ogni decisione e al più presto verrà allestito un sito internet di modo che tutto sia a disposizione di chi vuole interessarsi e sapere.
IL COMUNICATO Non a caso ieri pomeriggio la Fondazione ha emesso questo comunicato pubblico: «In data odierna si è riunito il CdA della Fondazione. E’ stato consegnato il piano finanziario ai Consiglieri per l’esame. Il CdA ha disposto l’attivazione di un nuovo sito web istituzionale. Nella giornata del 5 aprile il CdA analizzerà nel dettaglio le particolarità del piano finanziario al fine di individuare le modalità migliori per realizzare l’opera e far predisporre quanto prima la progettazione definitiva. Progettazione indispensabile per avviare la scelta del soggetto costruttore. Il CdA, in un’ottica di trasparenza della sua attività, comunicherà un resoconto del proprio operato ogni volta che si riunirà». Bene, avanti così.
Foto: Il presidente Cairo seduto sull’antica tribuna del Filadelfia, al Museo di Grugliasco
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Dalla bacheca Facebook di Domenico Beccaria
 
Da un primo esame del l'ottimo lavoro di Luca Asvisio, relativamente alle varie possibilità di piani finanziari ipotizzabili per il Filadelfia, parrebbe non esserci alcuna soluzione al momento praticabile. Infatti tutte i progetti ipotizzano costi superiori alle coperture effettive, secondo le assunzioni attuali (ovvero 3,5 comune + 3,5 regione + 1 Torino FC) ma ci sono alcuni strumenti che potreb...bero consentirci di rimanere nei termini delle coperture e realizzare comunque un Fila adeguato. Rimane la necessità primaria di un contributo sensibile da parte delle fondazioni bancarie e secondariamente, ma solo a lavori avanzati e con la certezza del l'impiego dei fondi, di una contribuzione da parte di quei tifosi che si sono già espressi in tal senso e che comunque potrebbero essere sensibilizzati a tal fine. Ci si chiede, inoltre, come mai i maggiori quotidiani cittadini pubblichino notizie frutto più della loro immaginazione che di fatti aderenti alla realtà. Semplice necessità di riempire le pagine o sotto sotto c'è qualche disegno occulto? quel che più stupisce, comunque, è che qualcuno, tra i tifosi, continui ad abboccare...
 
... Mi riferisco a sta bella cosa del Tuttosport di oggi, secondo cui avremmo già praticamente deciso di fare il Fila minimalista da 8,7 milioni. Ma quando mai? dobbiamo ancora iniziare a parlarne e loro sanno già qual che abbiamo deciso? Ma per favore....
... con ogni probabilità le fondazioni bancarie contribuiranno, ma in misura minore a quanto ipotizzato tre anni fa da Cota. Allora c'era una situazione, adesso c'è n'è un'altra.
... Il prossimo passo sarà consultarsi con Asvisio, che oltre a essere un ottimo professionista è anche un granata di provata fede, e trovare una quadra su una delle sei proposte o ipotizzar e una settima, se nessuna ci calza a pennello...
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Immagini - Toro NewsVignale sul Filadelfia: 'Entro l'estate il progetto definitivo'

Il rappresentante della Regione nel CdA: 'Ma serve canone di locazione adeguato, anche per attivitá connesse al Museo'
Dopo l'importante Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia, svoltosi nella giornata di ieri, abbiamo contattato il rappresentante della Regione Piemonte Gian Luca Vignale, per conoscere la sua impressione sull'avanzamento dei lavori ed il suo punto di vista sull'iter della ricostruzione:


'E' stato un CdA finalmente utile: abbiamo avuto modo di affrontare alcuni aspetti importanti della vicenda, e soprattutto entro oggi sarà trasmesso a tutti i componenti dell'Assemblea lo studio sul piano finanziario relativo all'area dello Stadio Filadelfia, sia per quanto riguarda l'area sportiva, sia per quanto riguarda l'area commerciale ed i parcheggi che dovranno essere costruiti nella struttura. Per consentire a tutti di studiare questo piano abbiamo riaggiornato la sessione al 5 aprile: un aspetto fondamentale da considerare, e l'ho detto ben chiaro ieri, avendo anche io presieduto il Consiglio per l'assenza del Presidente Chiabrera, è che un piano credibile non possa prevedere soltanto le uscite, ma anche le entrate'.


Che cosa si intende nello specifico?
'Abbiamo raccolto otto milioni dai contributi di Regione, Comune e Torino FC, ma ora dobbiamo necessariamente ricorrere alle Fondazioni bancarie, alla raccolta fondi tra i tifosi ed alla raccolta dei proventi dalla vendita dei parcheggi che verranno costruiti nella struttura. Solo quando avremo un piano economico veramente a pareggio potremo proseguire, ma è una cosa che dovremmo riuscire ad avere a breve: in questo CdA abbiamo dato finalmente delega formale a tutti i componenti a muoversi per reperire risorse presso le Fondazioni. Chiaramente non si tratterà di una raccolta indiscriminata: chi vorrà interloquire con una determinata Fondazione dovrà informare il segretario generale, farsi assegnare una delega e rendicontare al primo Consiglio successivo l'esito del proprio operato'

E circa il nodo problematico delle aree a destinazione commerciale presenti nella futura struttura del Filadelfia?
'Il problema è, semplicemente, la determinazione di un canone di locazione adeguato al valore futuro dell'area, parametrato a seconda che gli spazi siano destinati a commerciale oppure a culturale, come nel caso del Museo del Grande Torino, con due tipologie di canone diverse. La parte commerciale, però, non potrà sfuggire ad un canone adeguato perché, immaginando un prezzo indicativo intorno ai 10 Euro a metro quadro, moltiplicato per i 4000 metri destinati al commerciale non potremmo trarre un ritorno piuttosto convincente in termini economici, che ci potrebbe consentire di chiedere maggiori finanziamenti agli istituti bancari e rendere più ambizioso il progetto'.

In questo ambito, però, come si colloca l'idea di un'area commerciale interamente, o quasi, dedicata al Museo del Grande Torino ed all'annessa zona ristorazione e bookshop?
'Non abbiamo ancora deciso: so che Domenico Beccaria si è proposto per reperire partner commerciali da affiancare all'attività museale, e questa è un'idea che potrebbe stare in piedi, ma in ogni caso resto dell'idea che chiunque occupi quegli spazi debba pagare un canone equo, e non possa esimersi da questa incombenza'.

Come tempi previsti, a che punto siamo stavolta secondo lei? Rimarrà in Fondazione nonostante il rinnovato impegno in politica ed il ruolo da Assessore nella giunta regionale?
'Credo che entro l'estate si possa presentare il progetto definitivo ed entro l'anno 2013 proporre il bando per la ricostruzione: io rimarrò in sella senza dubbio fino a quel momento, quando poi sarà bandito l'avvio dei lavori ed avrò la consapevolezza di avere svolto il mio compito per il Filadelfia potrò valutare la possibilità di dedicarmi soltanto alla politica, ma per il momento non se ne parla'

Diego Fornero
 
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Filadelfia, parla Asvisio: '8 milioni allo stato attuale non bastano'
 
Il membro della Commissione che esamina i piani finanziari: 'Servono nuovi introiti'

Si fa un gran parlare di cifre e di progetti per il Filadelfia, ma è opportuno portare un po' di chiarezza a riguardo: per aiutarci in questo percorso abbiamo sentito il commercialista Luca Asvisio, che si occupa dell'analisi della sostenibilità finanziaria dei progetti sottoposti all'attenzione della Fondazione Filadelfia, membro della commissione di controllo.

8 MILIONI? ORA NON BASTANO - Il nodo problematico riguarda, soprattutto, la possibilità, ventilata da alcuni organi di stampa, di operare alcuni 'tagli' ai progetti proposti, affinché rientrino nel budget attualmente a disposizione. Asvisio, però, ritiene non sia questa la strada da percorrere: 'Verificando la disponibilità attuale messa a disposizione dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dal Torino FC posso confermare che le cifre di cui possiamo disporre non sono superiori a 8 milioni di Euro: questo ammontare non è attualmente sufficiente a realizzare alcuno dei progetti che ci sono stati proposti dai diversi professionisti che ci hanno lavorato sopra. Questo non significa che si opereranno dei tagli, quanto piuttosto che sarà necessario reperire nuove possibilità di introito, ed è ciò che i membri del CdA si stanno attivando per fare. L'obiettivo è avere a disposizione una base migliore per cui lavorare, dando al Torino la possibilità di avere un impianto degno di questo nome: certo, in un periodo di crisi la disponibilità è quello che è ma questo non significa che il Filadelfia non rispecchierà uno standard qualitativo di livello assoluto'.

BECCARIA CONFERMA - Dello stesso avviso, del resto, è anche Domenico Beccaria, Presidente del Museo del Grande Torino e membro del CdA Filadelfia, che anche questa mattina ha avuto modo di ribadire che la priorità è reperire nuovi fondi per realizzare un Filadelfia adeguato e rispondente alle aspettative, tramite le Fondazioni bancarie ed i contributi dei tifosi, smentendo categoricamente la voce che vorrebbe la Fondazione al lavoro su un progetto 'minimalista' che rientri nel budget attuale.

TUTTO RIMANDATO AL 5 - Tutto rimandato, insomma, al 5 aprile, quando si spera che i membri del CdA possano aver trovato delle promesse di apertura di portafoglio dalle Fondazioni, seppur difficilmente superiori a crifre di 1/2 milioni di Euro: l'ottimismo dei protagonisti della vicenda permane, quello dei tifosi meno ma anche stavolta non resta che fidarsi tenendo ben aperte le orecchie e lo sguardo.

Diego Fornero
http://www.toronews.net/?action=article&ID=32732


Toro.it > FILADELFIA > News
 
A mancare sono i soldi. Non che sia una novità, ma se anche i vari enti pubblici versassero finalmente quanto dovuto, questi probabilmente non sarebbero comunque sufficienti. Domenico Beccaria, presidente Amsg e rappresentante (insieme ad Andrea Voltolini) dei tifosi all'interno della Fondazione Filadelfia, porta un nuovo aggiornamento sulla situazione legata allo Stadio Filadelfia, dopo i movimenti di ieri.
"Da un primo esame del l'ottimo lavoro di Luca Asvisio (commercialista torinese, fra i più in vista della scena cittadina, ndr), relativamente alle varie possibilità di piani finanziari ipotizzabili per il Filadelfia, parrebbe non esserci alcuna soluzione al momento praticabile. Infatti tutte i progetti ipotizzano costi superiori alle coperture effettive, secondo le assunzioni attuali (ovvero 3,5 comune + 3,5 regione + 1 Torino FC)", illustra su Facebook.
 
Non é il caso di disperare, però, o di dare per tramontata l'ipotesi di un Filadelfia con tutti i crismi necessari: "Ci sono - prosegue Beccaria - alcuni strumenti che potrebbero consentirci di rimanere nei termini delle coperture e realizzare comunque un Fila adeguato. Rimane la necessità primaria di un contributo sensibile da parte delle fondazioni bancarie e secondariamente, ma solo a lavori avanzati e con la certezza del l'impiego dei fondi, di una contribuzione da parte di quei tifosi che si sono già espressi in tal senso e che comunque potrebbero essere sensibilizzati a tal fine".
AI tifosi potrebbe essere richiesta una nuova contribuzione volontaria, ma non - come avvenuto in passato - in cambio di un sogno o di un disegno su carta, bensì a fase di progettazione avanzata, o addirittura a lavori già iniziati. Facile immaginare come, in effetti, molti cuori granata non accetterebbero condizioni diverse da queste, per mettere nuovamente mano al portafogli (sempre che questo venga chiesto).
Per il Filadelfia, e per oggi, questo é quanto. "Mecu" Beccaria chiude poi con una polemica nota a margine: "Ci si chiede, inoltre, come mai i maggiori quotidiani cittadini pubblichino notizie frutto più della loro immaginazione che di fatti aderenti alla realtà. Semplice necessità di riempire le pagine o sotto sotto c'è qualche disegno occulto? quel che più stupisce, comunque, è che qualcuno, tra i tifosi, continui ad abboccare...".
 

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