Non c’è storia senza memoria. Ricordare però non è esercizio praticato da molti. Anzi, a dirla tutta, vi si cimentano in pochi, perché richiede cura, dedizione e pure una buona dose di passione. Quella che ha la gente dell’Associazione Memoria Storica Granata: da 16 anni coltivano il ricordo del Grande Torino e, più in generale, raccolgono cimeli e testimonianze di 104 anni di Toro.
IL BOMBER RINGRAZIA
Se l’oggetto più antico esposto nel museo del Grande Torino e della Leggenda Granata ( ospitato a Villa Claretta, a Grugliasco) è una locandina del 1910, da ieri la mostra si è arricchita di altri due pezzi: la maglia e la fascia da capitano di Rolando Bianchi. Il numero 9 granata nei giorni scorsi ha visitato il museo per affrontare in maniera più consapevole e preparata il 4 maggio, una full immersion nella storia del Toro che il giocatore ha così apprezzato da voler lasciare una testimonianza della propria gratitudine.
IL LIBRO
Si intitola “ Eterna Leggenda” il libro che, in 176 pagine ( e oltre 700 immagini), racconta oltre un secolo di vita del club attraverso gli oggetti custoditi a Villa Claretta. « Potevamo fare un catalogo del museo, ma ci sembrava riduttivo compilare un elenco asettico di quello che c’è - spiega Domenico Beccaria, autore del volume insieme a Paolo Battaglia, Mirko Ballotta e Giampaolo Muliari . Così gli oggetti sono diventati il filo conduttore di una storia più ampia » . Un percorso che, dal 1994 in poi, racconta anche il lavoro dell’Associazione, dalla prima mostra, nel 1996 per i 90 anni del Torino, alla nascita del Museo, preceduta dalla mostra per i 50 anni della tragedia di Superga portata in 52 città italiane tra il 1999 e il 2002. Il volume sarà acquistabile anche tramite coupon pubblicati da Tuttosport e i proventi dell’opera andranno totalmente a finanziare il completamento dell’allestimento museale.
ASPETTANDO IL FILA
In concomitanza con il 61 ° anniversario della tragedia di Superga ieri sono state svelate anche le lapidi che stavano al Filadelfia. Grazie al contributo del Circolo Soci del Torino si è proceduto al restauro, curato dal marmista Sommo. Sono così tornati a nuova vita pezzi che erano stati indegnamente trascurati.
Alla cerimonia di ieri hanno partecipato per il Torino Fabio Bernardi e Dario Mazza ( che hanno consegnato maglia e fascia di Rolando Bianchi), Giancarlo Bonetto, presidente del Circolo Soci, Pierpaolo Pesce, promotore della realizzazione dell’impianto di illuminazione della lapide di Superga, Odile Grava ( sorella dell’attaccante del Grande Torino, Ruggero), il vicesindaco di Grugliasco Luigi Montiglio e don Aldo Rabino, che ha benedetto le lapidi. Quattro grandi pezzi di marmo ( compresa la targa, in spagnolo, voluta dal River Plate “ a la memoria de los caidos en Superga, interpretando el sentimiento de los deportistas argentinos”) che erano rimasti al Filadelfia per quasi mezzo secolo: a Villa Claretta hanno trovato una nuova casa, accogliente. E chissà che un giorno possano ritornare al Fila...
A.SCH.
Sotto la foto:
Una delle lapidi del Filadelfia restaurate grazie al contributo del Circolo Soci del Torino
IL BOMBER RINGRAZIA
Se l’oggetto più antico esposto nel museo del Grande Torino e della Leggenda Granata ( ospitato a Villa Claretta, a Grugliasco) è una locandina del 1910, da ieri la mostra si è arricchita di altri due pezzi: la maglia e la fascia da capitano di Rolando Bianchi. Il numero 9 granata nei giorni scorsi ha visitato il museo per affrontare in maniera più consapevole e preparata il 4 maggio, una full immersion nella storia del Toro che il giocatore ha così apprezzato da voler lasciare una testimonianza della propria gratitudine.
IL LIBRO
Si intitola “ Eterna Leggenda” il libro che, in 176 pagine ( e oltre 700 immagini), racconta oltre un secolo di vita del club attraverso gli oggetti custoditi a Villa Claretta. « Potevamo fare un catalogo del museo, ma ci sembrava riduttivo compilare un elenco asettico di quello che c’è - spiega Domenico Beccaria, autore del volume insieme a Paolo Battaglia, Mirko Ballotta e Giampaolo Muliari . Così gli oggetti sono diventati il filo conduttore di una storia più ampia » . Un percorso che, dal 1994 in poi, racconta anche il lavoro dell’Associazione, dalla prima mostra, nel 1996 per i 90 anni del Torino, alla nascita del Museo, preceduta dalla mostra per i 50 anni della tragedia di Superga portata in 52 città italiane tra il 1999 e il 2002. Il volume sarà acquistabile anche tramite coupon pubblicati da Tuttosport e i proventi dell’opera andranno totalmente a finanziare il completamento dell’allestimento museale.
ASPETTANDO IL FILA
In concomitanza con il 61 ° anniversario della tragedia di Superga ieri sono state svelate anche le lapidi che stavano al Filadelfia. Grazie al contributo del Circolo Soci del Torino si è proceduto al restauro, curato dal marmista Sommo. Sono così tornati a nuova vita pezzi che erano stati indegnamente trascurati.
Alla cerimonia di ieri hanno partecipato per il Torino Fabio Bernardi e Dario Mazza ( che hanno consegnato maglia e fascia di Rolando Bianchi), Giancarlo Bonetto, presidente del Circolo Soci, Pierpaolo Pesce, promotore della realizzazione dell’impianto di illuminazione della lapide di Superga, Odile Grava ( sorella dell’attaccante del Grande Torino, Ruggero), il vicesindaco di Grugliasco Luigi Montiglio e don Aldo Rabino, che ha benedetto le lapidi. Quattro grandi pezzi di marmo ( compresa la targa, in spagnolo, voluta dal River Plate “ a la memoria de los caidos en Superga, interpretando el sentimiento de los deportistas argentinos”) che erano rimasti al Filadelfia per quasi mezzo secolo: a Villa Claretta hanno trovato una nuova casa, accogliente. E chissà che un giorno possano ritornare al Fila...
A.SCH.
Sotto la foto:
Una delle lapidi del Filadelfia restaurate grazie al contributo del Circolo Soci del Torino
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