TS - Sez. Piemonte - Pag. B3
Ecco il primo prospetto per la ricostruzione, pensato e voluto dai tifosi
STEFANO LANZO
TORINO. «Ho pensato a questo nuovo Fila, come l’hanno fatto altri mille tifosi: tutti vogliamo che sappia di Toro, che sia la Casa granata. Io vorrei un posto raccolto, che emozioni, che tocchi il cuore: serve un omaggio al Fila, non una copia o un falso. Io ho provato a disegnare un nuovo Filadelfia: accetto volentieri aiuto, suggerimenti, critiche». Così l’architetto Marco Busca racconta l’idea di un progetto per il nuovo Stadio Filadelfia: in attesa che la burocrazia faccia il suo (si spera più rapido possibile) corso e che le figure politiche e imprenditoriali coinvolte mantengano impegni e promesse, anche i tifosi si danno da fare in chiave ricostruzione, con idee e appunto progetti. Il prospetto proposto è interessante, anche per il piano finanziario che non presuppone spese folli e prevede una superficie commerciale di un massimo di 1.500 metri quadrati (a tal proposito, anche oggi a Superga proseguirà la raccolta firme per la delibera di iniziativa popolare per la riduzione degli spazi commerciali del Fila). «L’investimento si basa - lo spiega Paolo Barucco, consulente finanziario del progetto su un importo che varia tra i 9 e i 10 milioni di euro per una durata dei lavori tra i 24 e i 36 mesi. I soggetti presi in analisi sono quattro, di cui tre fissi (Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino) e uno variabile (il Torino Fc che può essere finanziatore e gestionale oppure affittuario), ma sono state analizzate altre due ipotesi alternative. E’ previsto un accantonamento annuo di capitale per la manutenzione straordinaria dell’impianto».
SU YOUTUBE
Dodici ingressi al campo principale, ognuno con il nome di un eroe del Grande Torino. Una tribuna, come spiega l’architetto Busca, «simile alla vecchia, con seggiolini in resina che sanno di legno, gradinate su altri tre lati», per un totale di settemila spettatori previsti, con gli spalti molto vicini al campo. Di fianco, un altro terreno di gioco per allenamenti. E poi una struttura su più piani con tutto ciò che serve: «Spogliatoi, sede sociale, bar, ristorante, Toro point, Toro store, un parcheggio interrato, il museo», addirittura un punto di ritrovo per anziani e una ludoteca per bambini, oltre alla foresteria sul lato di via Giordano bruno. Il tutto, come spiegato nel progetto, nel rispetto rigoroso delle norme Uefa (anche per la sala stampa) per ospitare gli allenamenti della prima squadra del Torino e il settore giovanile. E la tribuna, idealmente, sarebbe costruita «a ricordo e omaggio di quella demolita quasi 13 anni fa». Insomma, un progetto sulla carta già c’è. E per chiunque volesse documentarsi su internet, è possibile vedere la presentazione su Youtube digitando “progetto Fila 2010”, accompagnata da una canzone memorabile dei Pearl Jam, Immortality. Più chiaro di così...
Due campi Settemila spettatori
IL PROGETTO prevede una struttura su quattro livelli: tutte le tribune (per un totale di settemila spettatori sul campo principale) sono coperte. Poi al primo piano ci sono il museo e la foresteria, al piano terra (come da immagine sopra) abbiamo la sede, i bar, gli store, il ristorante e altri uffici. Infine al piano sotterraneo si trovano spogliatoi, palestra, sala fitness, magazzini e il parcheggio.
Per i lavori servono 24 o 36 mesi
IN QUESTA immagine tridimensionale al computer, ecco come dovrebbe diventare il Nuovo Filadelfia nel progetto dell’architetto Busca. Un’idea all’avanguardia «ma nel rispetto della tradizione ». I dodici ingressi allo stadio prenderebbero il nome di dodici Campioni del Grande Torino, con i cognomi ben in evidenza sopra le porte. Per la realizzazione il progetto richiederebbe al massimo tre anni di lavoro.
Ecco il primo prospetto per la ricostruzione, pensato e voluto dai tifosi
STEFANO LANZO
TORINO. «Ho pensato a questo nuovo Fila, come l’hanno fatto altri mille tifosi: tutti vogliamo che sappia di Toro, che sia la Casa granata. Io vorrei un posto raccolto, che emozioni, che tocchi il cuore: serve un omaggio al Fila, non una copia o un falso. Io ho provato a disegnare un nuovo Filadelfia: accetto volentieri aiuto, suggerimenti, critiche». Così l’architetto Marco Busca racconta l’idea di un progetto per il nuovo Stadio Filadelfia: in attesa che la burocrazia faccia il suo (si spera più rapido possibile) corso e che le figure politiche e imprenditoriali coinvolte mantengano impegni e promesse, anche i tifosi si danno da fare in chiave ricostruzione, con idee e appunto progetti. Il prospetto proposto è interessante, anche per il piano finanziario che non presuppone spese folli e prevede una superficie commerciale di un massimo di 1.500 metri quadrati (a tal proposito, anche oggi a Superga proseguirà la raccolta firme per la delibera di iniziativa popolare per la riduzione degli spazi commerciali del Fila). «L’investimento si basa - lo spiega Paolo Barucco, consulente finanziario del progetto su un importo che varia tra i 9 e i 10 milioni di euro per una durata dei lavori tra i 24 e i 36 mesi. I soggetti presi in analisi sono quattro, di cui tre fissi (Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino) e uno variabile (il Torino Fc che può essere finanziatore e gestionale oppure affittuario), ma sono state analizzate altre due ipotesi alternative. E’ previsto un accantonamento annuo di capitale per la manutenzione straordinaria dell’impianto».
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Dodici ingressi al campo principale, ognuno con il nome di un eroe del Grande Torino. Una tribuna, come spiega l’architetto Busca, «simile alla vecchia, con seggiolini in resina che sanno di legno, gradinate su altri tre lati», per un totale di settemila spettatori previsti, con gli spalti molto vicini al campo. Di fianco, un altro terreno di gioco per allenamenti. E poi una struttura su più piani con tutto ciò che serve: «Spogliatoi, sede sociale, bar, ristorante, Toro point, Toro store, un parcheggio interrato, il museo», addirittura un punto di ritrovo per anziani e una ludoteca per bambini, oltre alla foresteria sul lato di via Giordano bruno. Il tutto, come spiegato nel progetto, nel rispetto rigoroso delle norme Uefa (anche per la sala stampa) per ospitare gli allenamenti della prima squadra del Torino e il settore giovanile. E la tribuna, idealmente, sarebbe costruita «a ricordo e omaggio di quella demolita quasi 13 anni fa». Insomma, un progetto sulla carta già c’è. E per chiunque volesse documentarsi su internet, è possibile vedere la presentazione su Youtube digitando “progetto Fila 2010”, accompagnata da una canzone memorabile dei Pearl Jam, Immortality. Più chiaro di così...
Due campi Settemila spettatori
IL PROGETTO prevede una struttura su quattro livelli: tutte le tribune (per un totale di settemila spettatori sul campo principale) sono coperte. Poi al primo piano ci sono il museo e la foresteria, al piano terra (come da immagine sopra) abbiamo la sede, i bar, gli store, il ristorante e altri uffici. Infine al piano sotterraneo si trovano spogliatoi, palestra, sala fitness, magazzini e il parcheggio.
Per i lavori servono 24 o 36 mesi
IN QUESTA immagine tridimensionale al computer, ecco come dovrebbe diventare il Nuovo Filadelfia nel progetto dell’architetto Busca. Un’idea all’avanguardia «ma nel rispetto della tradizione ». I dodici ingressi allo stadio prenderebbero il nome di dodici Campioni del Grande Torino, con i cognomi ben in evidenza sopra le porte. Per la realizzazione il progetto richiederebbe al massimo tre anni di lavoro.
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