mercoledì 5 maggio 2010

04/05/10 - C’è un progetto per il Filadelfia

TS - Sez. Piemonte - Pag. B3

Ecco il primo prospetto per la ricostruzione, pensato e voluto dai tifosi

STEFANO LANZO
TORINO. «Ho pensato a questo nuovo Fila, come l’hanno fatto altri mille tifosi: tutti vo­gliamo che sappia di Toro, che sia la Casa granata. Io vorrei un posto raccolto, che emozio­ni, che tocchi il cuore: serve un omaggio al Fila, non una copia o un falso. Io ho provato a dise­gnare un nuovo Filadelfia: ac­cetto volentieri aiuto, suggeri­menti, critiche». Così l’architet­to Marco Busca racconta l’idea di un progetto per il nuovo Sta­dio Filadelfia: in attesa che la burocrazia faccia il suo (si spe­ra più rapido possibile) corso e che le figure politiche e im­prenditoriali coinvolte mantengano impegni e promesse, anche i tifosi si danno da fare in chiave ricostruzione, con idee e appunto progetti. Il pro­spetto proposto è interessante, anche per il piano finanziario che non presuppone spese fol­li e prevede una superficie commerciale di un massimo di 1.500 metri quadrati (a tal pro­posito, anche oggi a Superga proseguirà la raccolta firme per la delibera di iniziativa po­polare per la riduzione degli spazi commerciali del Fila). «L’investimento si basa - lo spiega Paolo Barucco, consu­lente finanziario del progetto ­su un importo che varia tra i 9 e i 10 milioni di euro per una durata dei lavori tra i 24 e i 36 mesi. I soggetti presi in analisi sono quattro, di cui tre fissi (Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino) e uno va­riabile (il Torino Fc che può es­sere finanziatore e gestionale oppure affittuario), ma sono state analizzate altre due ipo­tesi alternative. E’ previsto un accantonamento annuo di ca­pitale per la manutenzione straordinaria dell’impianto».

SU YOUTUBE
Dodici ingres­si al campo principale, ognuno con il nome di un eroe del Grande Torino. Una tribuna, come spiega l’architetto Busca, «simile alla vecchia, con seggio­lini in resina che sanno di le­gno, gradinate su altri tre lati», per un totale di settemila spet­tatori previsti, con gli spalti molto vicini al campo. Di fian­co, un altro terreno di gioco per allenamenti. E poi una strut­tura su più piani con tutto ciò che serve: «Spogliatoi, sede so­ciale, bar, ristorante, Toro point, Toro store, un parcheg­gio interrato, il museo», addi­rittura un punto di ritrovo per anziani e una ludoteca per bambini, oltre alla foresteria sul lato di via Giordano bruno. Il tutto, come spiegato nel pro­getto, nel rispetto rigoroso del­le norme Uefa (anche per la sa­la stampa) per ospitare gli al­lenamenti della prima squa­dra del Torino e il settore giova­nile. E la tribuna, idealmente, sarebbe costruita «a ricordo e omaggio di quella demolita quasi 13 anni fa». Insomma, un progetto sulla carta già c’è. E per chiunque volesse docu­mentarsi su internet, è possibi­le vedere la presentazione su Youtube digitando “progetto Fila 2010”, accompagnata da una canzone memorabile dei Pearl Jam, Immortality. Più chiaro di così...


Due campi Settemila spettatori

IL PROGETTO pre­vede una struttura su quattro livelli: tut­te le tribune (per un totale di settemila spettatori sul campo principale) sono co­perte. Poi al primo piano ci sono il mu­seo e la foresteria, al piano terra (come da immagine sopra) abbiamo la sede, i bar, gli store, il ristoran­te e altri uffici. Infi­ne al piano sotterra­neo si trovano spo­gliatoi, palestra, sala fitness, magazzini e il parcheggio.


Per i lavori servono 24 o 36 mesi

IN QUESTA immagi­ne tridimensionale al computer, ecco come dovrebbe diventare il Nuovo Filadelfia nel progetto dell’archi­tetto Busca. Un’idea all’avanguardia «ma nel rispetto della tra­dizione ». I dodici in­gressi allo stadio prenderebbero il no­me di dodici Campio­ni del Grande Torino, con i cognomi ben in evidenza sopra le porte. Per la realizza­zione il progetto ri­chiederebbe al massi­mo tre anni di lavoro.

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