venerdì 31 dicembre 2010

31/12/10 - Cairo: "METTERO' SOLDI NEL FILADELFIA"



http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=WFJRC&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0

L'INTERVISTA - Le Verità del Presidente

«Metterò soldi nel Filadelfia»

«Pronto a costruire l’impianto col Comune e la Regione, non perderò tempo.
E il Toro non lo vendo. In A senza i playoff: si può»

MARCO BONETTO

BUON GIORNO, presidente Cairo. Ha saputo? In Svizze­ra dicono che Proto, quel mediatore per l’acquisto del Toro, sarebbe stato condan­nato per truffa e altro.

«L’ho appena saputo anch’io. Comunque il mio legale gli aveva già mandato una diffida l’altro giorno. Sono pronto a portarlo in Tribunale se mil­lanta o arreca danni al Torino. Non volevo incontrarlo prima, figuratevi ora! Ho fiuto, che di­te? Anche con i Tesoro... che pu­re non c’entrano nulla con que­sto Proto... all’epoca li lasciai subito perdere. Feci bene. Guardateli oggi: vogliono già disfarsi della Pro Patria. Per non parlare di Ciuccariello. Teoricamente potrei incontra­re solo un imprenditore molto serio, noto, più forte economi­camente di me, che voglia dav­vero fare ancor più grande il Toro. Ma in giro non c’è nessu­no con queste caratteristiche interessato al club. Il Toro non è in vendita e non ha prezzo. E io voglio migliorarlo. Solo io posso farlo, lo dice la storia di questi anni. Siamo in corsa per la A, questo conta. Si deve con­tinuare così: umili, affamati, combattivi».

Il sindaco Chiamparino im­magina il Toro promosso ai playoff.

«Mancano 22 partite, possia­mo ancora raggiungere la pro­mozione diretta. Dobbiamo crederci. E provarci col massi­mo della determinazione».

Anni fa disse: «Lascerò il To­ro solo dopo la ricostruzio­ne del Filadelfia».

«Lo ribadisco. Voglio che rina­sca un centro sportivo per por­tare lì la prima squadra e la Primavera. Sono pronto a fare la mia parte, a mettere dei sol­di anche per la costruzione, non solo per la gestione. Non voglio perdere tempo. A gen­naio incontrerò il sindaco Chiamparino, ne riparleremo».

Nel 2008 lei garantì gli stes­si soldi promessi dal Comu­ne: 3,5 milioni.

«Un contributo lo darò, ma la situazione è cambiata, non sia­mo più in A, le perdite sono in­genti, la cifra sarebbe per forza diversa. A fine stagione ci avrò rimesso 50 milioni nel Toro, dal 2005 in poi. E 13 solo quest’an­no. Capite bene che...».

Intanto la Regione ha appe­na deciso di stanziare 3 mi­lioni in 3 anni. E altri 4 pos­sono arrivare da fondazioni bancarie: si parla di San­paolo e Unicredit.

«Bellissima notizia, ho letto. Ne ridiscuterò anche col gover­natore Cota. Ma ora non voglio parlare di date o di soldi. Di si­curo la mia buona volontà è certa. Ribadisco: non perderò tempo, sarò concreto».

Allora perché ha voluto dribblare l’assessore comu­nale allo Sport, Sbriglio?

«Non l’ho dribblato. Anzi, è sta­to bravo a far cancellare le ipo­teche sul Fila. Ma il sindaco mi ha detto che vuole occuparsi lui di Filadelfia. In prima per­sona.

Per cui...».

E il centro sportivo nell’hin­terland, a Grugliasco?

«Dipende anche da cosa si po­trà fare al Fila. Creare un nuo­vo centro sportivo a Grugliasco anche solo per il vivaio resta una delle ipotesi in piedi».

Lerda può diventare il suo miglior allenatore, visto che già considera Petrachi il suo miglior ds in 5 anni?

«Non voglio dire che Lerda può diventare il migliore perché non è che in passato io abbia avuto dei grandi allenatori... Ma può diventare sempre più bravo, questo sì. E già lo è. E’ stato intelligente anche a cam­biare qualcosa tatticamente, aggiustando la fase difensiva. Da 9 gare non perdiamo e sia­mo in continua crescita. Solo così vinci i campionati. Deve badare al sodo sempre più e meglio, Lerda. Intanto ha già i miei complimenti, la mia sti­ma. Quanto a Petrachi: è stato il ds che mi ha dato più soddi­sfazioni, ma deve fare sempre meglio pure lui. Nella scorsa stagione ha compiuto miracoli nell’emergenza e abbiamo sfio­rato la A. Ora per fare bene, ma con la b maiuscola, si deve cen­trare la promozione. Dico que­sto col massimo della stima, proprio perché Petrachi è gio­vane e già molto bravo».

Martinetti ha detto che ver­rebbe volentieri al Toro. E voi seguite pure Antenucci.

«Sono entrambi bravi, è vero che possono fare per noi. Ma il loro arrivo dipende da even­tuali uscite in attacco».


Segue a pagina 13



« Come minimo ne prenderò 4»

«Ma i nuovi saranno anche di più se cederò Ogbonna o una punta. Petrachi il budget ce l’ha. Tornerò allo stadio tra gli applausi»

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Segue da pagina 12

Può partire Pellicori. O Iun­co, che ha più mercato?

«Chi? Iunco? Mi farebbe piace­re se rimanesse, uno come lui può chiudere a 12, 13 gol».

Bianchi non si muove.

«Incedibile. Vuole rimanere, sarà il nostro miglior acquisto».

In compenso Ogbonna...

«Non vorrei privarmi di lui, è molto importante per noi e vanta ottime prospettive».

Ma non ci risulta che punti i piedi per restare.

«Guardate che è tranquillo, non si sta agitando. Lo vedo co­me un predestinato: sa di vale­re, sa che farà una bella carrie­ra. Per questo possiede una no­tevole calma. E comunque non è detto che lo ceda al Genoa».

Appunto, il Genoa. Che of­fre metà Lazarevic e soldi.

«Ho citato il Genoa solo perché tanto me l’avreste chiesto voi... Non so se lo vogliono per dav­vero, comunque Preziosi mi ha chiamato: ci incontreremo nei prossimi giorni per discutere di tutto. La comproprietà di Lazarevic ci interessa, il ragaz­zo sta facendo bene, merita».

Allora bastano 8 milioni per Ogbonna? O ne chiede vera­mente 10?

«Non bastano 8. Ogbonna non vale meno di Ranocchia. Anzi, in certe partite dell’Under 21 si è pure disimpegnato meglio».

I soldi che incasserà finiran­no tutti sul mercato o lei ne utilizzerà una buona parte per aggiustare il bilancio?

«Oggi non ha senso fare questi discorsi. Ogbonna non l’ho an­cora ceduto e magari non lo farò mai. Nel caso, comunque, investirei quanto necessario».

Ha senso eccome parlarne, visto che Petrachi non ha un budget. L’ha ammesso proprio lui a Natale.

«Petrachi sa come muoversi. Un budget ce l’ha eccome, ma non lo dice per strategia. Di si­curo non lo rivelo io: sarebbe controproducente. E noi voglia­mo fare un bel mercato. Pren­deremo per esempio un ester­no che sappia fare gol».

Gabionetta?

«Ormai è una minestra riscal­data. La sua vicenda contrat­tuale è nebulosa, in più non gioca da 6 mesi. L’altra sera nel summit con Lerda e Petrachi si è deciso che non perderemo più tempo dietro a lui».

C’è Rivas, c’è Giorgi...

«Rivas ci interessa, ma il Bari non lo cede. Di Giorgi ne stia­mo parlando. I nomi sono an­che altri. Petrachi ha fantasia, ne uscirà alla grande».

Gli altri ruoli?

«Prenderemo un terzino de­stro, se Filipe tornerà al Par­ma. E un giovane al posto di Cofie. Poi, come ho detto, alme­no un esterno offensivo di valo­re. E un centrocampista cen­trale. Che sappia operare in mediana, ma pure impostare».

...tipo Pellerano o Budel?

«Petrachi mi ha parlato di Pel­lerano, ma non mi sembra molto caldo. Budel è un altro giocatore che ci piace, però non voglio parlarne troppo. Non vorrei irritare Corioni...».

Almeno 4 volti nuovi.

«E qualcuno in più se sfoltire­mo maggiormente l’organico. Cerchiamo giovani di talento e alternative all’altezza o persi­no migliori di chi già abbiamo. Non abbiamo fretta. Un nuovo arrivo potrebbe anche mate­rializzarsi prima del 6 gennaio. Ma è meglio ponderare tutto, la squadra è in crescita, è già molto competitiva, non c’è nes­suna corsa contro il tempo».

L’argentino Sanchez è il so­stituto di Ogbonna?

«Petrachi me ne ha parlato be­ne, è una delle eventuali alter­native. Prenderemmo un di­fensore all’altezza, se Ogbonna dovesse partire. Ma lo ribadi­sco: non lo cedo, a meno di of­ferte... irrifiutabili. Tipo quella dell’Inter per Ranocchia».

Tra le notizie migliori del 2010 per il Toro c’è stato l’ar­rivo di Giacomo Ferri.

«Sono d’accordo. Il nostro team manager ha qualità da Toro a 360 gradi. Ha il granata nel sangue, di calcio si intende, ha esperienza, valori morali».

De Vezze merita il rinnovo?

«Se va avanti così, assoluta­mente sì. A tempo debito gli al­lungheremo il contratto».

Il giovane El Kaddouri è un altro obiettivo.

«E’ stato segnalato a me, gioca in Lega Pro, lo sapete. Petra­chi lo conosce. Vedremo».

Stevanovic finora ha fallito.

«Ma Lerda è riluttante a ceder­lo, dice che non ha ancora tro­vato la chiave per farlo esplo­dere come Lazarevic, sostiene che il ragazzo ha ottime qua­lità, che da un momento all’al­tro può decollare anche lui».

Quando tornerà allo stadio?

«Non lo so, anche se mi dispia­ce molto dover rinunciarci. Ma è meglio per il Toro, così tutelo la squadra da contestazioni as­surde, anche se è sempre più esigua la minoranza che mi at­tacca. La stragrande maggio­ranza della gente è con me e cresce di giorno in giorno. Me lo dimostra di continuo, è un bel segnale, mi fa molto piacere. Così come mi farà molto piace­re tornare allo stadio tra gli ap­plausi, un giorno. Succederà, ne sono convinto».

Allora rinforzerà il Toro co­me si conviene per poter davvero puntare alla A di­retta? Promesso?

«Promesso».

MARCO BONETTO



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