venerdì 26 febbraio 2010

26/02/10 - Fila: il Comune inchioda il Fisco

TS - sez.Piemonte - B4

Dal Municipio è partita la lettera di sollecito

SBRIGLIO «Aspettiamo da mesi: risposte subito!»

Braccio di ferro sulle ipoteche.

L’assessore: «Abbiamo anche chiesto un nuovo incontro». Ieri sera vertice tra i tifosi granata

NICOLA BALICE STEFANO LANZO

TORINO. Alla fine è partita la lettera di sollecito del Co­mune all’Agenzia delle En­trate: il Fisco da novembre non risponde all’offerta for­mulata dal Municipio per li­berare l’area del Filadelfia dalle ipoteche. Sono passati quattro mesi e ancora non c’è traccia di controperizie né di incontri programmati per risolvere la questione. E in­tanto i giorni, le settimane passano e il Filadelfia resta lì nell’oblio: soltanto i tifosi del Torino continuano a battagliare per la ricostruzione della casa del Grande Tori­no.

SPALLE AL MURO E’ par­tito il sollecito, si diceva. Po­teva/ doveva essere inviato prima, ma la complessa macchina burocratica si è messa in moto con una certa lentezza. Tant’è, l’aspetto importante è che l’immobi­smo sia rotto e che, soprat­tutto, l’Agenzia delle Entra­te, messa alle strette dal Co­mune, si metta una mano sulla coscienza e si dia una mossa. Spiega l’assessore al­lo Sport Giuseppe Sbriglio:
«Abbiamo inviato la comuni­cazione, vogliamo indicazio­ni più chiare su ulteriori svi­luppi.
Sono mesi che atten­diamo una risposta dall’A­genzia delle Entrate: da quando abbiamo formulato l’offerta (una cifra che si ag­girerebbe su circa 400 mila euro, ndr) sono passati mesi e il silenzio dura da parec­chio tempo. Nell’interlocu­zione peraltro si richiede al­l’Agenzia un nuovo incontro, un summit in tempi più ra­pidi possibili per proseguire nel lavoro di liberazione del­l’area del Filadelfia dalle iscrizioni ipotecarie». L’as­sessore, però, conferma an­che quanto già detto in pre­cedenza, ovvero che «conti­nuiamo a valutare la possi­bilità, qualora non ci fossero margini di trattativa con l’A­genzia delle Entrate, di co­minciare la costituzione del­la Fondazione e la ricostru­zione del Fila. E a quel pun­to potrebbe avviarsi un pro­cedimento di cancellazione». Cioè si finirebbe in tribuna­le, soluzione che il Comune preferirebbe evitare.
SUMMIT SERALE Intanto ieri sera il Filadelfia è stato al centro del dibattito pro­mosso da Curva Maratona, Curva Primavera, Associa­zione Memoria storica Gra­nata, comitato Dignità Gra­nata, circolo Soci Torino, Pu­litori del Filadelfia e Centro Coordinamento Toro Club. Una riunione popolare per discutere di tutti i mali del Toro: uno di questi è chiara­mente vedere il Filadelfia ri­dotto in quello stato. Uno dei primi punti dell’incontro è stato proprio il Fila: è stato ribadito quanto sia centrale il nodo ipoteche che di fatto blocca la costituzione della Fondazione. Risolvere il braccio di ferro con il Fisco è prioritario: è anche per que­sta che è possibile un nuovo intervento, anche deciso, del popolo granata. E’ stato inol­tre sottolineato il fatto che la Fondazione possa essere il primo passo per qualcosa di più ambizioso, nel sogno di un progetto di azionariato popolare. E che la Fondazio­ne è l’unico soggetto ricono­sciuto dai tifosi per la ricostruzione del Fila: c’è stato un acceso chiarimento tra i presenti e Marco Cena, pro­motore di una di quelle ini­ziative parallele sul Fila che da settimane proliferano.

Sotto la foto:
«Vergognatevi» sui ruderi del Filadelfia: un messaggio a chi ha ridotto un monumento in questo stato

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