Ricevuto dai membri di Rivogliamo lo Stadio Filadelfia
Copio incollo a seguire messaggio dell' avv. Marengo, in risposta al mio precedente messaggio, da Lui espressamente autorizzata a renderlo pubblico.
Marina
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Pierluigi Marengo
Copio incollo a seguire messaggio dell' avv. Marengo, in risposta al mio precedente messaggio, da Lui espressamente autorizzata a renderlo pubblico.
Marina
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Pierluigi Marengo
02 febbraio alle ore 19.25
Cara Marina,
leggo sempre con grande interesse le tue mail, da cui trasuda una passione ed un amore senza limiti per il nostro Fila e, leggendole, mi sento ora in dovere di scriverti, per fornirti precisazioni circa una tua mail ove indichi “due progetti” per il Fila, di cui uno di Beppe Aghemo ed uno di Cena, lodisti ed ex calciatori.
Sul primo non mi pronuncio, giacchè quel poco che so è che Beppe Aghemo sta muovendosi con un imprenditore, a me sconosciuto, per cercare i denari necessari per l’apertura del cantiere. Non esprimo quindi pareri e sono curioso, come penso qualunque tifoso, di vedere come evolverà la situazione.
Sul secondo mi corre invece di chiarire che il progetto citato non solo non mi vede presente, ma sin’anche fortemente in dissenso con il geom. Marco Cena che lo porta avanti, tant’è che, tempo addietro, ebbi a diffidarlo dallo spendere il mio nome al riguardo e, ciò, per una serie di motivi, di cui i principali sono:
-il progetto poggia su una sorta di “catena di Sant’Antonio” il cui scopo è di chiedere denari a migliaia di tifosi; un film già visto con il famoso Mattone e, anzi, questa volta a mio parere persino più nebuloso su chi gestirà e terrà i denari, su chi rappresenterà coloro che versano i denari e sul modo con cui i denari vengono richiesti. Mi permetto, infatti ed in ultimo, di ricordare che le “Catene di Sant’Antonio” sono già state più volte oggetto di giudizio negativo da parte della Magistratura.
-la richiesta di denaro mi sembra del tutto fuori luogo, giacchè il comitato dei richiedenti non ha la disponibilità del bene (che è del Comune di Torino), non mi risulta aver alcun progetto con relativo piano economico sulla cui base chiedere partecipazione onerosa, non mi pare sia rappresentativo di importanti mondi torinesi o significative rappresentanza della tifoseria. Non solo…trovo anche abbastanza atipico che quasi tutti i promotori siano persone operanti nel settore dell’edilizia…
E, proprio su quest’ultimo punto, mi preme farti sapere che i “lodisti”, di cui io ero il Presidente, sono del tutto estranei al progetto, fatto parzialmente salvo il solo amico Sergio Rodda che, dopo aver dato una sua iniziale adesione all’iniziativa, non ha però poi sottoscritto la costituzione della società. Nessun altro dei 16 lodisti ha aderito all’iniziativa citata, così come non mi risulta che ex calciatori vi abbiano aderito. L’iniziativa, che io vedo negativa per i motivi di cui sopra, non è quindi ascrivibile ai lodisti e, per quanto a mia conoscenza, agli ex calciatori.
Nel salutarti e nel complimentarmi con te per il grande lavoro di comunicazione che svolgi, spero di averti chiarito la mia posizione sui due progetti Fila ed in particolare su quello che risulta, erroneamente, attribuito ai lodisti.
Ovviamente a tua disposizione per ulteriori chiarimenti o, magari, per chiacchierare un pò su quale forse potrebbe essere l'unica via per realizzare il sogno, ovvero un totale intervento economico da parte degli enti pubblici, lasciando perdere l'illusione del mecenate che arriva e paga o l'illudere la gente con Catene di Sant'Antonio.
Gigi Marengo
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