sabato 24 ottobre 2009

23/10/09 - Fila: un altro rinvio

TS - sez.Piemonte - pag. B3

Chiuso con un nulla di fatto l’incontro Municipio-Fisco

Trattativa aperta, ora si aspetta una nuova offerta del Comune

Quasi novanta minuti di colloquio non sono bastati a sbloccare l’intricata situazione delle ipoteche.
Sbriglio: «Summit positivo, abbiamo posto le basi per arrivare a una soluzione»

STEFANO LANZO
TORINO. Quasi un’ora e mezza di colloquio negli uffi­ci di corso Vinzaglio dell’A­genzia delle Entrate. Da una parte, il Comune di Torino rappresentato dall’assessore allo Sport Giuseppe
Sbriglio, oltre ai direttori di settore (Sport e Patrimonio) e due avvocati del Municipio. Assente l’assessore al Patri­monio Mario Viano, eviden­temente impegnato altrove («ma prima di raggiungere l’Agenzia delle Entrate ab­biamo fatto il punto insieme in mattinata», ha spiegato Sbriglio). Dall’altra, per la controparte, il direttore ge­nerale dell’Agenzia delle En­trate Vincenzo Palitta, il dg di Equitalia Gianmarco Montanari e una schiera di dirigenti. Argomento di di­scussione dell’ora e mezza di incontro: il Filadelfia e le ipo­teche che vertono sull’area e impediscono la ricostruzio­ne. Risultati: praticamente nessuno, perché passi signi­ficativi non sono stati com­piuti.

SI VA AL 2010? Un incontro interlocutorio, perché in so­stanza ora la palla passa al Comune che dovrà, «con trattativa riservata», forma­lizzare un’offerta. In un se­condo momento il binomio Agenzia delle Entrate-Equi­talia darà una risposta: in­somma, i tempi sono gio­coforza destinati ad allun­garsi. Possibile che si arrivi a un accordo? Forse (sempre che ci sia intesa sulla cifra), ma la domanda è quando. Sembra inevitabile sconfina­re nel 2010, nonostante l’as­sessore Sbriglio abbia invita­to «ad accelerare la tempisti­ca per poi calendarizzare un nuovo incontro e risolvere il prima possibile la situazio­ne ».

PAROLE L’assessore di­spensa ottimismo: «E’ stato un incontro positivo perché è iniziato un percorso per por­tare avanti la trattativa. Noi abbiamo fatto presente che ci baseremo, per la formula­zione dell’offerta, sulle due perizie, una di dieci euro e l’altro di un milione e 400 mila su tutto il bene. Loro si riservano di analizzare la proposta, ma contiamo che non si vada oltre i due mesi per arrivare alla definizio­ne ». Giungerà dunque un do­cumento, negli uffici dell’A­genzia delle Entrate, con una cifra, evidentemente, su­periore a quegli 800 mila eu­ro (di cui 500 mila dal cura­tore fallimentare) di cui par­lava Viano in estate. Altri­menti è lecito pensare che Equitalia-Agenzia delle En­trate respinga nuovamente l’offerta. Sull’argomento Sbriglio spiega: «La cifra verrà attentamente discussa in sede municipale, sempre nel rispetto delle perizie. E’ interesse sia dell’Agenzia delle Entrate sia del Comu­ne che la trattativa vada a buon fine e in tempi brevi».

FISCO SENZA FRETTA
Sarà vero, però dalla dichia­razione ufficiale rilasciata da Montanari, direttore genera­le di Equitalia, non è che tra­spaia poi tutta questa fretta: «Vista l’importanza che la struttura di cui si fa riferi­mento riveste per la città di Torino, ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e all’approfondimento di una situazione complessa, in pie­na sinergia con l’ente imposi­tore per cui stiamo operando (ovvero l’Agenzia delle En­trate, ndr)». Positiva la «di­sponibilità al confronto», de­cisamente meno il passaggio in cui si fa riferimento a «una situazione complessa». Impegni in calendario non ce ne sono, non resta che aspet­tare che in «trattativa riser­vata » (chissà perché riserva­ta dato che si tratta di dena­ro pubblico) Comune ed Equitalia-Agenzia delle En­trate arrivino a un accordo. L’incontro che poteva sem­brare risolutivo, in realtà, ha portato solo una notizia posi­tiva: almeno non c’è stata rottura definitiva. Per ora.

Sotto la foto:
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