mercoledì 14 ottobre 2009

21/09/09 - VERBALE Interpellanza 2009/05559/002 e 2009/05832/002 - Pennoni

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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Settembre 2009

Paragrafo n. 12

INTERPELLANZA 2009-05832

INTERVENTI :

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200905559/002, presentata in data 3 settembre 2009, avente per oggetto:
"Pennoni portabandiera dello stadio Filadelfia: è proprio necessario rimuoverli?"
e dell'interpellanza n. mecc. 200905832/002, presentata in data 16 settembre 2009, avente per oggetto:
"Perché il Comune vuole abbattere i pali portabandiera del Filadelfia?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Ringrazio gli interpellanti per questa ulteriore richiesta di informazioni, anche se nel mese di settembre la questione era stata chiarita. Per riassumere la situazione -, riepilogo quanto è successo a proposito della vicenda dei pennoni dello stadio Filadelfia.
Nei primi giorni di agosto, dopo il mio insediamento, sono stato informato, direttamente da alcuni tifosi del Toro, dell'esistenza di un provvedimento dell'Amministrazione che prevedeva l'abbattimento degli storici pennoni del Filadelfia. Allarmato da tale notizia, mi sono informato per capire che cosa stesse succedendo e sono venuto a conoscenza del fatto che, in data 18 giugno 2009 (un mese e tre giorni prima del mio insediamento), un dirigente del Comune aveva firmato una determinazione dirigenziale che ne prevedeva l'abbattimento per ragioni di sicurezza.
Ho contattato immediatamente il Dirigente del Settore, il quale mi ha comunicato che tale intervento è stato deciso nell'ambito della bonifica e messa in sicurezza dell'area, in seguito ad un sopralluogo con un professore del Politecnico (che ha indicato il pericolo di crollo nella parte centrale dei pennoni, praticamente dove c'è l'imbullonatura), e che era stata inviata una lettera alle rappresentanze dei tifosi per informarli di quanto stava accadendo.
Appurato quanto ora esposto e dopo aver saputo dalle rappresentanze dei tifosi che non avevano ricevuto nulla, ho invitato il Dirigente a comunicare alla società incaricata dell'abbattimento di non procedere ad alcun tipo di intervento sui pennoni.
Dopo diverse interlocuzioni con il Settore e le rappresentanze dei tifosi, tranquillizzando tutti sul fatto che il mio intervento aveva dato come esito la sospensione del provvedimento per tutto il mese di agosto (e, comunque, fino a qundo il destino dei pennoni non fosse stato concordato), nel mese di settembre mi sono attivato per convocare una riunione con una delegazione ristretta di tifosi nel mio Assessorato.
Tale riunione avverrà il 23 settembre 2009, durante la quale si prospetterà l'ipotesi di far eseguire una perizia sui pennoni da un organo terzo, scelto concordemente, ovvero si valuterà l'ipotesi di far eseguire le operazioni peritali da un soggetto indicato dai tifosi con funzioni di CTP (quindi, di consulenza tecnica di parte).
A seguito della perizia, attraverso la quale mi auguro che si possa stabilire di mettere in sicurezza i pennoni senza giungere all'abbattimento, valuteremo il da farsi, tenuto presente che ho chiesto che la cifra stanziata per l'abbattimento, eventualmente, possa essere utilizzata per la messa in sicurezza. Se, disgraziatamente, dovessimo togliere i pennoni per ragioni di sicurezza, ho ulteriormente chiesto che possano essere riposizionati sul suolo del campo senza danneggiamenti, in attesa di un futuro riutilizzo quando sarà ricostruito lo stadio Filadelfia.
In merito ad una parte dell'interpellanza del Consigliere Ferraris, volevo solo accennare che, per quanto riguarda la vicenda complessiva dello stadio Filadelfia, siamo in attesa che si concluda l'esito della trattativa con l'Agenzia delle Entrate; ho convocato una riunione con tutti gli Uffici competenti, compresa l'Avvocatura del Comune, su questo argomento, proprio per avere un aggiornamento e stabilire eventuali azioni, qualora l'Agenzia delle Entrate rallenti questo processo bonario di transazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Ringrazio l'Assessore per la puntuale risposta e anche per aver deciso di sospendere temporaneamente delle decisioni assunte precedentemente al suo insediamento. Mi chiedo, però, perché siano state prese queste decisioni e perché non si sia, in qualche modo, valutato prima quanto ha dichiarato in Aula. Se un professore del Politecnico ha giudicato che quei pennoni sono pericolosi, evidentemente ci sarà una relazione peritale, per cui mi chiedo a che cosa è servita quella relazione e che cosa ci si aspetta da una seconda perizia; perché se esiste un pericolo, i tecnici (che siano due, tre o cinque) dovrebbero rilevare lo stesso pericolo. Se così non fosse, forse si è agito in modo leggero la volta scorsa, ma, se emergesse la stessa risposta, allora la perizia sarebbe un costo aggiuntivo per l'Amministrazione che potremmo evitare, anche perché mi auguro che l'Amministrazione abbia in seno dei tecnici sufficientemente preparati per poterle fare (senza voler polemizzare).
È auspicabile che - come diceva lei - venga valutata una situazione che preveda il ripristino della sicurezza, perché è ciò che va fatto, anche se si può parlare di sicurezza solo se si tratta di un contesto totalmente sicuro. In questo caso, mi sembra di aver capito che il contesto sia pressoché interamente demolito e, comunque, non totalmente sicuro, per cui in questa fase, forse, bisognerebbe prevedere un intervento minimale, solo per mantenere la visione dei vessilli granata. Solo in un secondo tempo, quando la situazione - mi auguro a breve - verrà risolta, si potrà intervenire totalmente sullo stadio e, a quel punto, i pennoni dovranno brillare come luce ed i tifosi faranno la loro parte.
L'unica remora è che, se lei non se ne fosse accorto, se i tifosi non si fossero lamentati e se qualcuno di noi - non sono l'unico - non avesse letto alcune segnalazioni inviate dai tifosi, questa situazione non sarebbe emersa. Di per sé non è un fatto grave, ma lo diventa nel momento in cui si parla dell'unico vessillo che, oggi, può ricordare questa grande squadra. Tra l'altro, probabilmente un torinista sfegatato - che non vive neanche a Torino - è riuscito ad evitare tutta la burocrazia (alla quale, probabilmente, hanno dovuto far fronte la Città di Torino ed anche gli altri Comuni che si erano impegnati) ed ha reso omaggio alla squadra illuminando la lapide che c'è a Superga. Questo è l'esempio - ahimè - di come, certe volte, il privato riesca ad intervenire più in fretta dell'Amministrazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Ringrazio l'Assessore per la risposta, ma le confesso che, diversamente da qualcun altro, non mi scandalizza il fatto che, per scoperchiare il pentolone, qualche Consigliere si sia dovuto sfogliare l'elenco - come abbiamo fatto noi - di tutte le determinazioni dirigenziali adottate negli ultimi mesi; d'altronde, questo è un preciso compito del Consigliere Comunale. Con tutti gli atti che produce l'Amministrazione (sia la parte politica, che la parte tecnica ed i funzionari) è facile perdersi. Pur non scandalizzandomi, le confido, però, che questo fatto mi preoccupa non poco. Per quanto riguarda la vicenda del recupero del Filadelfia, sulla quale l'attenzione è altissima e che, al di là delle contrapposizioni di tifo calcistico - come ripeto continuamente - comporta la necessità di valorizzare un patrimonio storico e sportivo della nostra Città (che deve essere doverosamente riportato, quanto meno, ad un livello minimo di decenza e di dignità), sono stupito e preoccupato che sia potuto sfuggire un fatto che, oggettivamente, avrebbe generato degli effetti difficilmente controllabili nell'impatto sull'opinione pubblica e, in particolare, sui tifosi granata.
La ringrazio perché, quanto meno, vi è una coerenza tra i proclami da lei sempre sostenuti quando sedeva, insieme a noi Consiglieri, tra i banchi di quest'Aula e quanto sta facendo adesso che è stato "promosso", tra virgolette, ed è entrato in Giunta.
Non posso non sottolineare un atto di gravissima leggerezza nel comportamento del suo predecessore, perché (lo giudico e lo condanno - se mi è permesso - in contumacia) avrebbe dovuto avere piena conoscenza di tutto ciò che riguardava quell'area. Ritengo che l'Assessore che lei ha sostituito abbia avuto piena contezza dei progetti dell'Amministrazione e abbia dato anche il suo avallo a determinate decisioni, tra cui quella dell'abbattimento dei pali portabandiera. Auspico che nel corso del confronto da lei programmato nei prossimi giorni emerga qualcosa di positivo e che la perizia fornisca dei risultati sulla base dei quali si possa ancora intervenire, senza emettere una sentenza inappellabile. In ogni caso, Assessore, la invito a cercare di fare il massimo, anche nel reperimento delle risorse necessarie, per evitare che una parte simbolica di un patrimonio simbolico venga abbattuta e generi il totale e definitivo degrado ed abbandono di quell'area.
Pertanto, la prego di tenerci informati sull'evoluzione di questa vicenda, anche - e mi rivolgo al Presidente del Consiglio - riunendo le Commissioni Consiliari competenti, affinché ci possa chiarire qual è il risultato l'esito della perizia e, soprattutto, quali saranno le azioni conseguenti.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe (Assessore)
Chiaramente, la mia speranza è che lo stadio Filadelfia possa risorgere e, sicuramente, la mia volontà è quella di rendere ogni azione trasparente nei confronti del Consiglio Comunale, anche solo per il fatto che, avendo avuto un'esperienza di otto anni in Sala Rossa, ritengo importante rendere partecipi i Consiglieri su elementi di questo genere.
Vorrei solo chiarire alcuni aspetti al Consigliere Ferraris. Fino ad oggi, non è stata fatta alcuna perizia, ma è stato fornito semplicemente un parere tecnico. Credo che, nel momento in cui si chiede una perizia - un po' come avviene nei Tribunali -, si possano porre dei quesiti; infatti, pur riscontrando la difficoltà o l'insicurezza di un pennone, magari si può prevedere la possibilità di rimetterlo in sicurezza (per esempio, ribullonandolo); per cui, tramite la perizia, è possibile comprendere se si possono percorrere ulteriori strade.
Come sapete, esistono funzioni politiche e funzioni amministrative: la Legge n. 142 (e, poi, anche il Testo Unico sugli Enti Locali) ha previsto delle divisioni fra queste competenze; da quando mi sono insediato - notando anche una certa sensibilità nei diversi Settori - ho chiesto maggiore attenzione su questo argomento. In questo caso, probabilmente avrebbe potuto esserci un'ipotesi di responsabilità verso terzi se fossero crollati questi pennoni, però, chiaramente, esistono anche delle responsabilità politiche quando si affronta una vicenda come quella dello stadio Filadelfia.
Ringrazio i Consiglieri interpellanti e mi dichiaro disponibile a renderli partecipi degli sviluppi sia sul tema legato ai pennoni, che sulla questione dello stadio Filadelfia nel complesso, che è quella che ci interessa maggiormente per il futuro.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.


http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/Interventi.asp?Percorso=200909211500&Riunione=3209&Paragrafo=12&DRiunione=9/21/2009&c_attivita=INTERPELLANZA 2009-05832

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