giovedì 31 maggio 2012

31/05/12 - Filadelfia, svolta storica. OK del Credito Sportivo


TS - Pag. 13
Fila: il Credito Sportivo dice sì!

L’INCONTRO COL SINDACO FASSINO E L’ASSESSORE GALLO SI CONCLUDE CON UNA FUMATA BIANCA
Svolta storica: la “banca dello sport” è disposta a finanziare la costruzione del centro sportivo del Toro
Gallo: «E’ la prova che lavoriamo bene». Fassino al commissario del Credito: «Ridaremo vita al Filadelfia». Vignale: «La Regione metterà i soldi promessi»

TORINO. E’ una svolta storica. Quel che si prefigurava sul giornale di ieri è poi andato effettivamente in scena all’ora di pranzo e nel primo pomeriggio: si è chiuso con una fumata bianca il summit tra i vertici del Comune e del Credito Sportivo, alla presenza anche di alti rappresentanti della Regione, del Torino e della Fondazione Filadelfia. Per la prima volta si è assistito a un incontro congiunto tra tutti i protagonisti impegnati nella riqualificazione del Fila e i “comandanti” della banca dello sport, l’ente statale controllato dal governo che elargisce mutui a tassi agevolati per la ristrutturazione o la costruzione di stadi e centri sportivi. E un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e per le partite della Primavera è appunto quanto si intende edificare su quell’area gloriosa, dove fino alla sciagurata demolizione del ’97 esisteva il glorioso stadio Anni 20 del Toro. Una svolta storica, sì: per l’importanza e l’esito del vertice, realizzato grazie ai buoni uffici dell’assessore allo Sport di Torino, l’ingegnere Stefano Gallo , e del sindaco Piero Fassino . Il quale si è speso anche personalmente davanti a uno dei due nuovi commissari del Credito, Paolo D’Alessio (l’altro è Marcello Clarich ), giunto da Roma con il braccio destro Mario Flores , direttore del servizio finanziamenti. «Vogliamo, voglio assolutamente ridare vita al Filadelfia», ha detto Fassino a D’Alessio, durante l’incontro (più riservato) in Municipio. Il commissario ha risposto con un sorriso: «Come ho già spiegato al suo assessore, noi siamo disposti ad accompagnarvi in questa ottima iniziativa». A quel punto si era già tenuta una lunga e proficua riunione negli uffici di Gallo, in assessorato, per l’appunto allargata alla Regione (rappresentata dal consigliere di maggioranza Gianluca Vignale , vicepresidente del CdA della Fondazione, sempre molto attivo per il Filadelfia), al Torino (presente Giuseppe Ferrauto , consigliere di Cairo ) e ai presidenti del CdA e del Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia (Luigi Chiabrera e Gian Carlo Bonetto ).
GALLO: UNITA’ E FATTI «Unità tra tutte le componenti al tavolo e nuove risposte positive in merito alla possibile riqualificazione dell’area: è un primo grande successo figlio di tanti mesi di lavoro, è l’ennesima prova che stiamo lavorando bene», ha commentato l’assessore Gallo. Finalmente una nuova accelerata: e finalmente anche con il Credito Sportivo, una delle chiavi di volta dell’operazione. Andando avanti così, non è più un miraggio immaginare l’inizio dei lavori al Fila entro la fine del 2013. Il passo in avanti mosso ieri è enorme, tanto quanto potrà essere foriero di ulteriori sviluppi decisivi. Il piedistallo su cui appoggiare l’impalcatura economica comincia a materializzarsi in modo concreto: il piedistallo del Credito.
E I SOLDI DEL TORO? Il commissario del Credito si è detto disposto a collaborare per finanziare l’opera, che dovrebbe costare intorno ai 10 milioni (la forbice provvisoria è tra 7 e 12: dipenderà anche dalle stime previste dai progetti preliminari migliori, nella prossima settimana si dovrebbero conoscere i vincitori). I mutui agevolati oscillano intorno al 4% netto per gli enti pubblici (come il Comune o la Regione) e al 5,5 per i privati (quali il Torino o la stessa Fondazione, a partecipazione “mista”). Sono state anche fatte cifre e ipotesi di scuola. I vertici del Credito hanno per esempio chiarito che per il Fila un mutuo ventennale di 10 milioni porterebbe il contraente, se pubblico, a spendere ogni anno “solo” 329 mila euro di interessi (grazie al contributo in conto interessi che abbatte il tasso iniziale del 4%). Fassino e Gallo hanno già annunciato che per il Fila 3,5 milioni saranno inseriti nei prossimi due bilanci della Città. La Regione un anno fa aveva preannunciato l’intenzione di finanziare l’opera con 3 milioni. «Nelle prossime settimane con il governatore Cota saranno decise le modalità e la quantità del finanziamento», confermava ieri Vignale. E il Torino? Cairo aveva promesso a suo tempo di mettere la stessa cifra garantita dal Comune: altri 3,5 milioni, dunque (a meno che non si voglia realizzare un Fila più... “contenuto”, che non superi i 7 milioni di spesa: anche di questo si è parlato ieri, tra le ipotesi). E’ possibile che il Comune versi i suoi 3,5 milioni cash e che invece sia la Regione ad aprire un mutuo con il Credito. Prossimamente verrà poi organizzata una riunione del Collegio dei Fondatori della Fondazione, con un alto esponente del Credito Sportivo, per illustrare nel dettaglio i nuovi sviluppi a tutti i componenti della Fondazione stessa (saranno diversi gli incontri col Credito, in futuro, andando sempre più in profondità e rendendo esecutivi i progetti). Intanto il concorso di idee avrà presto i suoi vincitori e si passerà alla stesura di un piano economico che permetta di erigere e poi mantenere senza perdite il centro sportivo. Ancora Gallo e Vignale, in coro: «Si è aperta una nuova strada, grazie alla buona volontà di tutti». Avviso a tutti i naviganti: vietato tradire. Perché mai come adesso i tifosi, i cittadini crederanno di vederlo, il nuovo Fila.
M.BON.
Foto: Un’immagine desolante del Filadelfia. L’obiettivo: via ai lavori nel 2013

10  I MILIONI che potrebbero servire per costruire il centro sportivo. Le prime proiezioni dicono: minimo 7, massimo 12 milioni

4%  IL TASSO agevolato che il Credito Sportivo ha proposto al Comune e alla Regione. Per i privati (come la Fondazione e il Torino) si sale al 5,5%

329 MILA euro all’anno sono gli interessi da pagare per un mutuo ventennale di 10 milioni, considerando il contributo in conto interesse che riduce il tasso iniziale del 4%

3,5  LA CIFRA in milioni stanziata da Fassino. La Regione Piemonte ha già preannunciato finanziamenti per 3 milioni. Cairo ha promesso di dare gli stessi soldi del Comune
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Ecco il piano
Via ai lavori nel 2013


TORINO. Anche ieri è emerso come l’obiettivo primario di tutti i protagonisti della riqualificazione del Filadelfia sia dare il via ai lavori entro la fine del 2013, una volta superati tutti i numerosi passaggi burocratici e sostanziali ancora in ballo, per poter battezzare il nuovo centro sportivo del Torino (che potrà utilizzarlo ma anche gestirlo, volendo) tra il 2014 e il 2015: non più in là nel tempo, comunque. Il centro sportivo prevede due campi da calcio regolari (quello centrale con una capienza di almeno 3.500 spettatori), la palestra, gli spogliatoi, la sala medica: tutto quanto necessario - insomma - per gli allenamenti di una prima squadra professionistica, per amichevoli di prestigio e le partite della Primavera. Dovranno arricchire il centro anche il museo del Torino e la foresteria per i giovani del vivaio: queste almeno erano le disposizioni prese per lanciare il concorso di idee (progetti preliminari da rendere in futuro cantierabili attraverso un nuovo bando di gara a carattere internazionale, da lanciare nei prossimi mesi). Il presidente del CdA della Fondazione, Chiabrera, spinge poi da tempo per realizzare anche ampi parcheggi sotterranei: un business da aggiungere ai 4 mila metri quadrati di commerciale già previsti al Fila. Una soluzione, però, che non piace assolutamente al Torino e alla Regione: per motivi di sicurezza e perché farebbe slittare l’opera di almeno 2 anni.
M.BON.

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LA STAMPA Cronaca di Torino - pag. 52
"I SOLDI PER IL FILADELFIA NON SONO TOLTI AL WELFARE"
Silvia Garbarino




Il Comune: sono vincolati agli investimenti. Il Credito Sportivo: sì al progetto

Chi pensa che un simulacro non susciti passione non ha mai incrociato la storia dello stadio Filadelfia. La conferma del sindaco Fassino dell'impegno della Città a ricostruire il campo dove giocò e stravinse il grande Torino di Mazzola e Loik, Ossola e Ballarin, con la messa a bilancio di 3,5 milioni di euro (in due esercizi diversi, quest'anno e il prossimo) ha scatenato un vespaio. Critiche e consensi, dubbi e perplessità, tante alzate di scudi e pochissime alzate di spalle, granata contro granata, molti juventini solidali con i cugini più romantici, cittadini senza fede calcistica contrariati e basta. Le posizioni assunte dai contendenti sono molto chiare: da un lato chi non ha capito e non ha condiviso la posizione del primo cittadino nel destinare «in un momento così particolare del nostro sistema sociale, tanto denaro pubblico alla progettazione di un nuovo stadio» e chi invece ha sposato appieno l'accelerata sul buon vecchio Fila dopo 14 anni di standby.

Le proteste Una lettera pubblicata nella nostra rubrica «Specchio dei tempi» (che riassumeva il tenore di decine di lettere ed email inviate al giornale) di un lettore granata che disconosceva la necessità di un altro stadio in città, ha indotto sindaco e l'assessore allo Sport, Stefano Gallo, ad una precisazione scritta. «I 3 milioni e mezzo di euro che investirà il Comune, come parte per la ricostruzione del Filadelfia, sono fondi derivati dal fallimento Cimminelli (2005, ndr) e dalle operazioni edilizie connesse all'area Filadelfia (esempio area Bennet) il cui impiego è vincolato alla riqualificazione dell'area medesima. Perciò non si tratta di risorse tolte al Welfare e alle Politiche Sociali, che vengono sostenute con le spese correnti e non con le spese in conto capitale che sono riservate agli investimenti in strutture - scrivono gli amministratori comunali -. Inoltre il Filadelfia non sarà mai il terzo stadio di Torino, sarà invece un centro culturale e sportivo destinato al Toro, alle sue giovanili e al museo (attualmente ospite di Villa Claretta a Grugliasco, ndr)».

Il vertice Mentre le polemiche gonfiavano, ieri è stato messo un altro mattone per il futuro del Fila. Fors'anche più consistente dei 3,5 milioni di euro promessi dalla Città: riuniti per la prima volta in assoluto ad un tavolo per un incontro informale, Comune, rappresentante della Regione, presidente del CdA della Fondazione, Ferrauto per il Toro Fc, rappresentante dei tifosi, il direttore finanziario, Mario Flores, e il commissario nazionale, Paolo D'Alessio, del Credito Sportivo. Il confronto ha messo in luce due punti cardinali: la disponibilità del Credito Sportivo a coprire in parte o completamente la spesa di realizzazione del progetto, oppure a tutelare l'esposizione finanziaria dei singoli enti unitamente o separatamente, e ha dato anche indicazione sui tassi d'interesse per un mutuo ventennale: per gli enti pubblici il tasso sarebbe del 4%, per i privati del 5,5%.

«Si può ora aprire un tavolo tra i soci della Fondazione per capire la disponibilità economica di ciascuno, il Comune da solo non basta - dice l'assessore Gallo - e un altro tavolo con il Cda della Fondazione per la sostenibilità dei costi e la gestione dell'impianto futuro». «Un incontro fondamentale quello con il Credito Sportivo - asserisce Gianluca Vignale a nome della Regione -. è stato risolutivo per la disponibilità economica che ci hanno garantito, sia come singoli enti che collegialmente. Un'occasione da non sprecare».
I progetti Tra dieci giorni sarà resa nota la classifica dei progetti presentati (34), che uniscono ipotesi architettoniche a costi di realizzazione; poi, la valutazione del CdA del migliore e del business plan (ovvero costi e ricavi) per mantenerlo senza restarvi schiacciati. Entro settembre si potrebbe arrivare al progetto preliminare definitivo ed esecutivo. E guardando lontano, con ottimismo, predire il via ai lavori a inizio 2014.

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/456364/


IL GIARDINO DELLA MEMORIAGIAN PAOLO ORMEZZANO

In questi tempi di calcio marcio il Filadelfia sarebbe già salubre terapeutica pineta di suo, per il solo fatto di esistere, sia pure ridotto a terreno vago e mozziconi di stadio antico. Comunque stringere i tempi, come sta avvenendo, per trovare tutti i non molti soldi per una ricostruzione diventa sempre più un dovere.
 Polemizzare poi (ieri, su «Specchio dei Tempi») contro un eventuale terzo stadio di Torino, con tutti gli orpelli abituali, gli optional eccetera, rappresenta un civico e civile dissenso, specie se si parte da un empito di amore, ma la realtà è che si pensa, si deve pensare non a uno stadio, ma a un campo di allenamento per giovani granata da tirar su nell’ambiente più sentimentale del mondo e anche per bambini portati a calpestare l'erba che Valentino Mazzola calpestò, con minigradinate per genitori smaniosi, e da poche sommarie costruzioni (museo, centro di incontri fra tifoserie).
Il tutto dentro e intorno a un «giardino della memoria», e i tifosi granata sanno quali fiori piantarvi. Ipotizzare, volere, promettere di più sa di voglia di perdere altro tempo e intanto di sfruttare una vetrina unica per pavoni di passaggio. Amen, e che non sia un altro lungo requiem.
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TorinoCronaca
IL CREDITO SPORTIVO PUNTA SUL FILA "PRESTEREMO I SOLDI PER L'OPERA"
(P. Varetto)

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