sabato 22 ottobre 2011

22/10/11 - Filadelfia, qualcosa si muove. Cairo: "Sarà il mio regalo"

Il presidente del Toro incontra Fassino: «Stavolta è buon inizio». Al tavolo della trattativa per la prima volta anche il Credito Sportivo
S.GARBARINO E F.MANASSERO
TORINO
Non è un momento storico solo perché troppe volte in passato è stata tradita la parola data. Ma il Filadelfia sta per rinascere. Dovrebbe rinascere. Dopo anni di chiacchiere e promesse non mantenute, la costruzione di un nuovo stadio sull'area del vecchio e glorioso Campo Torino, quello dove Valentino Mazzola si cucì sul petto cinque scudetti, non è più il sogno proibito di ogni tifoso granata. Ieri mattina nel Comune di Torino il presidente Urbano Cairo ha incontrato per la prima volta il sindaco Piero Fassino e l'assessore allo Sport Stefano Gallo. «Abbiamo focalizzato l'attenzione sul Filadelfia – così il patron granata – e abbiamo fatto il punto della situazione. Ne è uscito un impulso forte verso la realizzazione dello stadio. Ho visto un sindaco molto concreto e determinato, mi ha fatto una bella impressione. Tra di noi si è creata subito una buona sintonia e identità di vedute. C'è la volontà di tutti, la nostra e quella politica, di fare qualcosa di buono in tempi rapidi: il Filadelfia può rinascere per davvero. Non voglio fare promesse, troppe volte in passato sono state tradite, anche se io sono un inguaribile ottimista. Però a Natale vorrei fare un bel regalo ai tifosi del Toro: dare la certezza che lo stadio si farà. Non conosco i tempi tecnici, devo rispettare il lavoro di tutti: ma è un bell'inizio e ci spero».
L'impulso decisivo l'ha data l'Istituto per il Credito sportivo, cioè la banca dello sport che può finanziare investimenti connessi con il settore. Anche la Juve si è rivolta a questo ente per la costruzione della nuova casa bianconera: chissà, magari l'idea l'hanno data proprio i «cugini».
«È vero, c'è l'interessamento del Credito sportivo come finanziatore – conferma Cairo -. In tempi brevi ci rivedremo con l'intenzione di passare dalle parole ai fatti. All'incontro parteciperanno anche la Fondazione Filadelfia e la Regione, oltre al Comune. Quando? Credo la settimana prossima».
L'assessore regionale alla Cultura Michele Coppola apre un altro spunto di riflessione: «Nel prossimo tavolo di lavoro spero che ci sia anche il presidente dell'Istituto del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti per far entrare l'ente nella Fondazione: ciò consentirebbe di erogare i finanziamenti a un socio».
Cairo ha la possibilità di tirare un calcio di rigore. Ha trovato chi potrebbe coprire tutte le spese (10-12 milioni). E pure il consenso politico. Ricostruendo il Filadelfia, arriverebbe dove in passato hanno fallito tanti presidenti, da Rossi a Borsano, da Goveani a Vidulich, fino a Cimminelli. La mossa sarebbe vincente anche per una sua definitiva riabilitazione dopo tre anni di bufera. Non è più tempo dei bluff: da nessuna delle due parti.
Intanto, la macchina si è (ri)messa a correre: la Fondazione Filadelfia ha elaborato con il contributo delle Fondazioni degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri il bando per progettare il nuovo impianto. Sarà pubblicato tra due settimane nell'Albo pretorio, poi si aprirà la gara per aspiranti costruttori del nuovo sogno del Torino. E l'Olimpico? «Esiste e lo utilizzeremo sempre meglio: ma il problema adesso è il Filadelfia», la chiosa di Cairo.

Sotto la foto:
Le rovine dello stadio Filadelfia: in questo impianto giocavail Grande Torino. Nel '94 fu dichiarato inagibile
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/425996 /



TuttoSport
«Fila: l’obiettivo ora è il primo mattone»
CAIRO «Non manca nulla, ma diamoci da fare»

«Forse ci rivedremo già la prossima settimana».
L’assessore Gallo: «Il Credito Sportivo ha garantito che finanzierà l’opera»

MARCO BONETTO ALBERTO MANASSERO
TORINO. E alla fine s’incon­trarono. Urbano Cairo e Piero Fassino, presidente del Torino e sindaco di Torino, hanno con­sumato ieri mattina in Munici­pio il loro primo faccia a faccia ufficiale: sulla scrivania l’an­nunciatissima questione stadi. Il summit strategico apre un confronto che sarà un percorso a tappe: non sarà breve, facile raggiungere il traguardo. Anzi, i traguardi, giacché sono due: la ricostruzione del Filadelfia e la concessione dell’Olimpico al Torino per 99 anni.
OLIMPICO SPINOSO.
La riunione è cominciata a metà mattinata e, come emerge dal racconto degli interessati, è stata breve ma intensa. Con presidente e sindaco c’era an­che l’assessore allo Sport Stefa­no Gallo. Subito concordanza tra le parti: la priorità è il Fila­delfia. Resta in secondo piano l’affare stadio: solo sfiorate le problematiche maggiori del ca­so. Che è troppo spinoso, dun­que rinviato. Sia Cairo sia Fas­sino hanno ribadito la volontà di affrontare prossimamente il nodo Olimpico e scioglierlo. E su questo punto è il Comune a dover compiere il primo e ne­cessariamente ampio passo. Poi è partito il confronto di idee sul vecchio impianto del Gran­de Torino che non c’è più. Tele­grafico il comunicato diffuso nel pomeriggio all’Ammini­strazione: «Impegno comune per arrivare nel più breve tem­po possibile a scelte che diano concreto avvio alla ricostruzio­ne dello stadio Filadelfia. E’ questo l’esito dell’incontro...». Ancora: «Per dare continuità all’iniziativa, fin dalle prossi­me settimane l’Amministra­zione avvierà un tavolo di lavo­ro insieme a Torino FC, Fonda­zione Filadelfia, Regione Pie­monte e Credito Sportivo». In chiusura il commento fassinia­no: «Si potrà così dare ricono­scimento a una storia sportiva che ha contribuito a fare gran­de il calcio italiano e Torino». E sarebbe ora, e non solo perché in questo poco edificante intru­glio il Municipio torinese non è immune da responsabilità, omissioni e speculazioni.
«PROSSIMA SETTIMANA»
Che Cairo sia ottimista non è una notizia. Tuttavia, il suo ot­timismo di ieri aveva una sfu­matura concreta basata sul re­ferto globale degli incontri che il presidente ha assommato negli ultimi tempi. «Io, il sinda­co e l’assessore siamo stati as­sieme circa un’ora. Non ci sia­mo persi in chiacchiere, è stato un incontro concreto, deciso, per quanto fosse soltanto il pri­mo di tutta una serie che dovrà vedere coinvolte le altre parti della Fondazione, la Regione. Abbiamo fatto il punto della si­tuazione, con buoni ragiona­menti. Sono uscito confortato, perché il sindaco è stato prag­matico, è determinato a fare qualcosa di costruttivo assie­me. Abbiamo anche parlato del rapporto che può nascere col Credito Sportivo, è decisivo, può essere la chiave di volta, infatti ci siamo trovati concor­di sul fatto che presto dovremo vederci tutti assieme: noi, loro, la Regione, il Credito. Alla fine, quel che conta è che mi pare non manchi più nulla: Cardi­naletti, del Credito, è stato molto disponibile; noi ci siamo; il Comune e la Regione ci sono; i tifosi sono entusiasti... E c’è pure la volontà politica di fare il Fila. No, non manca davvero più nulla, adesso bisogna solo darsi da fare in modo che pre­sto si metta il primo mattone. Se possibile ci rivedremo già la prossima settimana».
«TASSO ZERO»
«Incontro molto produttivo - l’ha definito l’assessore Gallo -. Il primo passo concreto è un chiaro im­pegno comune a ricostruire il prima possibile il Filadelfia. L’altra novità molto importan­te è che sto già lavorando per organizzare entro un paio di settimane una riunione allar­gata fondamentale. Che coin­volga tutti i protagonisti: noi del Comune, la Regione, il To­rino, la Fondazione che è il mo­tore e il Credito Sportivo che potrà essere la benzina. Il Cre­dito ci ha già garantito che fi­nanzierà la ricostruzione a tas­si tendenti allo zero, è la prima chiave di volta e quindi già dal prossimo incontro cercheremo di capire come il Credito Spor­tivo potrà di conseguenza en­trare a pieno titolo della Fon­dazione ». E allora: sbrigatevi!

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