sabato 8 ottobre 2011

07/10/11 - «Via al bando per il Fila!»

TORO NOVITA’ DALLA FONDAZIONE
Chiabrera, presidente del CdA «Si parte con il concorso di idee per chiunque sia in possesso dei requisiti professionali»
Modificato anche lo statuto, seguendo le normative attuali: passo necessario per procedere con i futuri adempimenti
STEFANO LANZO

5.194 I GIORNI trascorsi da quando iniziarono i lavori di demolizione del Filadelfia: era il 18 luglio 1997. Da allora, tante promesse e pochi fatti

12 MILIONI di euro è il costo ipotizzato per ricostruire il Filadelfia in modo che possa ospitare due campi per gli allenamenti, la sede del club, il museo e aree commerciali

TORINO. La settimana è di quelle intense e non so­lo perché il Torino, inteso come squadra, si trova lassù, da solo in testa alla classifica di serie B. Quel­lo è l’aspetto positivo, da godersi senza però volare troppo con la fantasia. Ma alcune vicende considera­te primarie dalla tifoseria granata restano irrisolte, da sistemare. E anche in fretta. Ecco appunto che negli ultimi giorni vanno registrati alcuni passi in avanti: non ancora decisi­vi, però in ogni caso signi­ficativi in un generale contesto di immobilismo che da troppi anni circon­da amaramente alcune vi­cende legate al Torino. Vi­cende a volte paradossali, per non dire grottesche.
Lo spostamento di corso Grande Torino dall’area della Continassa alla zona di fronte alla Maratona può sembrare marginale, ma non lo è per qualun­que tifoso granata: non è una mera questione di principio, quando si parla degli Invincibili il popolo del Toro diventa estrema­mente serio. In questo senso una novità è arriva­ta dalla commissione to­ponomastica del Comune: questione di dettagli, la modifica dovrebbe essere ormai definita in tempo breve, ratificata possibil­mente entro la fine di ot­tobre. Sarebbe una vitto­ria simbolica, ma pur sempre una vittoria: la gente granata aspetta, ri­manendo alla finestra per notizie riguardanti quella che deve diventare, a tut­ti gli effetti, la casa del To­rino. Ovvero l’Olimpico, sul quale permangono dubbi e poca chiarezza. E sul quale vigila l’occhio lungo del popolo granata.
  EPPUR SI MUOVE - Il cruccio più grande resta il Filadelfia, disintegrato nel 1997 e trattato, pur essendo proprietà del Co­mune, da discarica a cielo aperto: uno scandalo, per quello che era stato il tem­pio del Grande Torino e poi la culla del settore gio­vanile, orgoglio granata di una volta. La guardia sul Fila è sempre alta, da par­te dei tifosi. Le notizie in­vece scarseggiano, però sono di queste ore alcune importanti novità legate al lavoro della Fondazione Filadelfia, che si è riunita alla presenza anche del­l’assessore allo Sport del Comune, Stefano Gallo.
Qualcosina, fortunata­mente, comincia a muo­versi: le tempistiche chia­ramente sono quelle isti­tuzionali, quindi piuttosto lunghe. Ma il succo di quanto emerso dall’ultima riunione è particolarmen­te prezioso nell’ottica di cominciare a delineare un futuro per il Filadelfia. Il Consiglio di amministra­zione e il Collegio dei fon­datori hanno infatti ap­provato le modifiche allo statuto, adeguandolo alla normativa attuale. Può sembrare marginale, inve­ce è un aspetto essenzia­le: infatti adesso si può co­minciare ad accelerare sul serio, dato che da questo momento « è possibile - co­me espresso a chiare let­tere nel comunicato del Comune di Torino - perve­nire al riconoscimento giuridico della Fondazio­ne, passo necessario per quelli che saranno i futu­ri adempimenti » .
  CONCORSO DI IDEE - Questa la prima buona notizia. Però non è l’unica, l’altra è altrettanto signi­ficativa: si tratta del via libera ufficiale al concorso di idee. Lo racconta Luigi Chiabrera, da poco più di due mesi presidente della Fondazione: « Nei mesi scorsi d’intesa tra i soci della Fondazione è stato deciso di lanciare un con­corso di idee per progetta­re il nuovo Filadelfia, aperto a tutti coloro che possiedono i requisiti pro­fessionali per partecipar­vi. Il bando è stato elabo­rato dalla Fondazione, con il contributo professiona­le delle fondazioni degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Torino. Entro qualche settimana il bando sarà pubblicato presso l’Albo pretorio co­munale e regionale, invia­to agli Ordini professiona­li di Architetti e Ingegne­ri di Torino e comparirà sulle pagine dei giornali e su quelle web dei siti di Fondazione Filadelfia, Co­mune di Torino e Regione Piemonte, Torino Fc e as­sociazioni dei tifosi » .
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L’ITER DA SEGUIRE

Ora 5 mesi per proporre i progetti

TORINO. Il lavoro della Fondazione Filadelfia prose­gue, dunque. E i prossimi passi pro­mettono di essere decisivi nell’ottica di regalare una nuova vita al vec­chio stadio abbat­tuto. Il bando, che sarebbe meglio de­finire concorso di idee, è partito, in attesa della pubbli­cazione. Tale ban­do, come precisato da Chiabrera, deve rispondere a tutta una serie di norme e restrizioni previ­ste nello statuto della Fondazione: con certi paletti e altre esigenze, non è semplice trovare una soluzione con­divisa. Questi i tempi tecnici pre­visti: servono cin­que mesi dall’aper­tura della raccolta di progetti fino al­la chiusura del bando, con 60 gior­ni per consegnare le idee alla Fonda­zione e 90 giorni per la Commissio­ne ( scelta alla chiu­sura del cosiddetto bando) prima di emettere una “ sen­tenza” dopo un ac­curato esame dei candidati. La se­quenza delle mosse da effettuare è de­lineata: ora tocca alle parti coinvolte accelerare.
S. L.

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