lunedì 5 marzo 2012

03/03/12 - Annullata data del CdA - Scatta l’ira dei tifosi

Fondazione Filadelfia

Sono sul piede di guerra i tifosi granata dopo la mancata nomina del nuovo Cda della Fondazione Filadelfia. Il ritardo legato alla nomina del nuovo consigliere in quota Regione Piemonte rischia infatti di far saltare il cronoprogramma per varare la commissione tecnica,che dovrà valutare i 34 progetti giunti per ricostruire il campo del Grande Torino. «Ieri il presidente Chiabrera - denunciano le associazioni toriniste che fanno parte della Fondazione - ha deciso di annullare unilateralmente la già prevista riunione di lunedì 5 marzo del Cda, adducendo che si deve gestire l’ordinaria amministrazione e non si possono prendere decisioni straordinarie».
Nessuna data per un nuovo incontro sul Fila è stata fissata e così è concreto il pericolo che il nuovo Cda non venga nominato neanche il prossimo 19 marzo.
«In questa linea di comportamento di Comune e Regione - protestano i tifosi - leggiamo una chiara volontà di allungare a dismisura, per chissà quale ragione, i termini di tutta questa vicenda. Però noi a questo gioco non ci stiamo e chiediamo che vengano presi immediatamente i provvedimenti che ci separano dalla ricostruzione del Filadelfia».
[G. ODD.]


TuttoSport - 03/03/12
Melina sul Fila
Via alla rivolta
Chiabrera stoppa l’iter della ricostruzione Le associazioni di tifosi: «Adesso basta»

ALBERTO MANASSERO
TORINO. Si respirava già aria di burrasca, come per altro è prevedibile ogniqualvolta vi siano delle nomine all’orizzonte. Definire i membri della commissione che dovrà giudicare le proposte progettuali per la ricostruzione del Filadelfia non è e non sarà cosa semplice: i tifosi, giustamente, pretendono massima trasparenza, ma in ballo ci sono vari interessi, purtroppo.
IL COMUNICATO
Tant’è, l’aria di burrasca non mentiva: adesso all’orizzonte si stagliano nitidi e minacciosi nuvoloni. Perché? Semplice: perché la gente non si fa prendere per i fondelli oltre. Il comunicato, diramato a firma “I tifosi del Toro per la Fondazione Filadelfia”, è chiarificatore. Dice: «In data 29 febbraio, si è riunito davanti al notaio Vaglienti il Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia, per adeguare lo Statuto alle vigenti normative di legge e consentire il riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione. Nella stessa sede, il Collegio del Fondatori avrebbe anche dovuto nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione, in carica per il prossimo triennio. Ciò non è stato possibile, in quanto la Regione Piemonte, pur al corrente da tempo di questa scadenza, è giunta impreparata all’appuntamento, non avendo ancora esaminato tutti i curricula pervenuti a seguito del proprio bando e non avendo pertanto definito il nome del consigliere che la rappresenterà nel CdA della Fondazione. A causa di questo imprevisto, la riunione si è chiusa con la decisione di confermare comunque la riunione del CdA, gia prevista per lunedì 5 marzo, in quanto l’Organo, seppur in prorogatio, avrebbe comunque potuto deliberare, come previsto all’Ordine del Giorno di convocazione del CdA del 5 marzo».
MARCIA INDIETRO
Deliberare su che? Sulla richiesta all’Ordine degli Architetti e Ingegneri dei nominativi tra i quali la Fondazione avrebbe dovuto scegliere parte dei membri della Commissione Giudicante, quella che deve esprimersi sulle 34 idee progettuali pervenute in adesione al Concorso di Idee sul Filadelfia. Invece, ieri,«con decisione unilaterale, il presidente del CdA, Luigi Chiabrera , ha deciso di annullare la riunione del 5 marzo, adducendo che, non essendo nella pienezza dei suoi poteri, il CdA si sarebbe dovuto limitare all’ordinaria amministrazione, senza assumere decisioni straordinarie, non considerando che la richiesta di nominativi all’Ordine, essendo prevista dalla legge, evidentemente ricade assolutamente nell’ordinaria amministrazione». Semplificando: la data del prossimo CdA è indeterminata. Risultato? «In carenza delle riunioni del CdA del 5 e del 19 marzo, si ritarda inevitabilmente la richiesta dei nominativi agli Ordini e, di conseguenza, la nomina e l’operatività della Commissione Giudicatrice. In questa linea di comportamento, sia della Regione Piemonte, che della Città di Torino, leggiamo una chiara volontà di allungare a dismisura, per chissà quale ragione, i termini di tutta questa vicenda. A questo gioco sulla pelle dei tifosi e sulle rovine del Filadelfia, i tifosi non ci possono stare e non ci stanno. Denunciamo con forza questa situazione e chiediamo che vengano presi immediatamente provvedimenti per riportare quanto prima, nei termini temporali previsti ed auspicati, i passi che ci separano dalla ricostruzione del Filadelfia». Ecco la pubblica denuncia delle sei associazioni di tifosi che siedono al tavolo della Fondazione, anzi che sono i capofila e rappresentano l’unica vera sentinella. Qual è il motivo reale di questa frenata? Bah... Andreottianamente , ci permettiamo di pensare male: promesse di milioni di qua e milioni di là, finché il Fila era fermo, pietrificato nelle sue rovine: era facile, costava zero. Adesso che il Fila si è messo a correre, il traguardo si avvicina e con esso il dovere di materializzarli, quei milioni. Pagarli. Ci sono? Boh... Magari tutto si risolverà in fretta e al meglio, ma il sacco delle manfrine e meline e giochi di prestigio è colmo. Non ce ne sta più nemmeno uno.


Sotto la foto: Una delle tante manifestazioni di tifosi granata al Filadelfia (LaPresse)

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