http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=X61GY&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
La Giunta approva la delibera presentata da Sbriglio
Fondazione per la nascita del centro sportivo: via alle adesioni
L’assessore: «E’ la grande occasione per il Torino di partecipare alla costruzione. Speriamo che Cairo a marzo si presenti con noi dal notaio»
MARCO BONETTO
TORINO. Eppur si muove. Nonostante tutto, eppur si muove. Si muove la macchina burocratica e politica, si muovono passi sulla strada della rinascita del Filadelfia. La fine del 2010 e questo inizio di nuovo anno hanno dispensato una serie di atti ufficiali determinanti per riaprire un squarcio nel fondale, che danno un senso concreto a quella speranza che ciascun tifoso del Torino ha sempre voluto coltivare nel proprio cuore.
Anche quando sembrava tutto finito, anche quando - nei periodi più bui, tra anni ricchi di parole ma poveri di certezze - il destino del Filadelfia sembrava arrotolarsi sempre più in un buco nero. Invece: invece l’ennesima ripartenza si sta materializzando.
Dapprima la cancellazione delle ipoteche che gravavano sul Fila, impedendone ogni ipotesi di ricostruzione: l’assessore comunale Sbriglio vinse così la prima partita, una volta preso il posto dell’indimenticabile Montabone; poi lo stanziamento deciso dalla Regione Piemonte, 3 milioni in 3 anni, anche sull’onda delle pressioni esercitate dal consigliere Vignale; quindi l’intervento del governatore Cota per convincere le fondazioni bancarie di Unicredit e Sanpaolo a partecipare alla rinascita del Fila, devolvendo ciascuna una cifra che oscilla tra 1,5 e 2 milioni; e poi, ancora, le procedure avviate sempre da Sbriglio per recuperare i soldi del (famigerato) “mattone” di Novelli; tutt’attorno, l’impegno dei tifosi mai venuto meno (anzi: assolutamente decisivo per mettere sotto pressioni il Torino e le istituzioni cittadine, provinciali e regionali): quel continuo scendere in piazza pacificamente, quel continuo lottare per il Fila, ripulire il Fila, radunarsi al Fila, discutere, organizzare incontri, raccolte firme, quella solenne e costruttiva partecipazione al tavolo di lavoro del Comune. E’ il momento di insistere.
Oggi più che mai, appunto perché si sta di nuovo aprendo una breccia nel muro del nulla, dopo colpevoli altrui silenzi. La battaglia per il Filadelfia è innanzi tutto una battaglia di civiltà.
CONTI E LETTERE - Una decina di giorni fa, incontrando l’assessore Sbriglio, le rappresentanze dei tifosi che in questi anni hanno lavorato per la stesura dello statuto di una nuova Fondazione hanno preteso dalle istituzioni mosse concrete e rapide. «E proprio nel rispetto degli accordi con i tifosi sono già riuscito a far passare in Giunta una delibera che ci autorizza a pubblicare sull’albo pretorio e sul sito del Comune un bando, un pubblico avviso ufficiale per individuare tutti i soggetti interessati a dar vita alla Fondazione - spiega l’assessore allo Sport, Sbriglio -. Il bando avrà una durata di un mese. E’ un atto indispensabile per raccogliere le adesioni più importanti: istituzioni, fondazioni bancarie, Torino Fc, rappresentanti dei tifosi partecipanti da anni al tavolo del Fila. Nello stesso tempo ho già anche chiesto all’assessore Viano (Urbanistica, ndr) di predisporre un’altra delibera da portare in Giunta e poi in Consiglio comunale per la concessione del Fila in diritto di superficie alla costituenda Fondazione. Così non si perde tempo, si viaggia in parallelo per farci trovare pronti quando a marzo, come da promesse, si andrà davanti a un notaio per dare ufficialmente vita alla Fondazione. E a quel punto scatterà il conto alla rovescia: 12 mesi per trovare i fondi». Servono probabilmente sui 12 milioni per realizzare il centro sportivo per gli allenamenti del Torino. La via è tracciata: 3 milioni arriveranno dalla Regione, 3 o 4 milioni da parte delle Fondazioni, altri 3,5 milioni li ha da tempo deliberati il Comune, 500 mila euro dovrebbe stanzare la Provincia. E poi c’è il Torino, chiamato a fare la sua parte. «E’ l’occasione per la società granata di farsi avanti, sarebbe bello che dal notaio si recasse anche il presidente Cairo. Se il Torino non volesse solo gestire il futuro centro sportivo, ma partecipare anche alla nascita della Fondazione compirebbe un grande atto lungimirante, che la Città apprezzerebbe molto. Difatti ora invierò anche al Torino, oltreché alla Regione, alla Provincia e alle fondazioni bancarie una lettera per preannunciare la pubblicazione a breve del bando. Sempre per accelerare i tempi, appunto d’intesa con i giusti desideri dei tifosi, dei cittadini». Ecco perché oggi, più che mai, è l’ora di insistere.
OK DELLA GIUNTA
«Cercasi soci per ricostruire il Filadelfia»
Via libera della Giunta comunale alla pubblicazione di un avviso finalizzato alla ricerca di soci, pubblici e privati, che intendano far parte della Fondazione per la ricostruzione del Filadelfia. Un’operazione necessaria per individuare i soggetti interessati e poter poi procedere in tempi brevi (probabilmente la prima parte di marzo) alla sottoscrizione davanti a un notaio dell’atto costitutivo della Fondazione. Ad essa sarà affidato il compito di reperire i fondi, scegliere il progetto, selezionare l’impresa costruttrice e definire le modalità di gestione.
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=X64BL&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=X62TQ&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
01/02/11 - Cercasi soci della Fondazione Filadelfia
TorinoClick - Anno 5, n. 17 (887) - Edizione delle ore 19
http://purple66.blogspot.com/2011/02/010211-cercasi-soci-della-fondazione.html
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