mercoledì 23 giugno 2010

23/06/10 - Nuovo Filadelfia, uno stadio da vivere

L’associazione ‘Ricostruire Filadelfia’ ha presentato all’assessore Sbriglio un progetto che all’impianto unisce aree commerciali e di servizi.

Un progetto per ricostruire lo stadio Filadelfia disegnato sulla carta e un’idea di che cosa fare per raccogliere i fondi necessari a dare concretezza a quello che oggi, per il popolo granata, è ancora e solo un sogno.
A proporli è l’associazione Ri.Fila Ricostruzione Filadelfia, che li ha presentati questa mattina nell’ufficio di Giuseppe Sbriglio, assessore comunale allo Sport e ultratifoso torinista.
“La nostra associazione – ha spiegato Franco Ossola - è nata a marzo da un gruppo di tifosi, quasi per scherzo, e sta rapidamente crescendo. Tre mesi fa era una palla di neve, ma già oggi, dopo aver coinvolto sostenitori, sportivi, ex calciatori e anche chi semplicemente ha scelto di aiutarci nell’impresa di tentare di restituire alla città un simbolo dello sport torinese, si sta trasformando in una valanga”.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Ossola – è quello di coinvolgere 4-5 mila persone, che promettono di donare mille euro ciascuna per realizzare il progetto. Avremmo così a disposizione 4-5 milioni di euro che, sommati ai 3,5 milioni di euro della fideiussione Cimminelli e ad altri contributi delle istituzioni, dovrebbero consentirci di ricostruire il Fila.”
Il progetto, opera degli architetti Andrea Gaveglio e Michelangelo Taliano, prevede la ricostruzione dello stadio nel rispetto dell’architettura originaria.
L’impianto, i cui costi di realizzazione secondo le stime dei progettisti si aggirerebbero sugli 11 milioni di euro, avrebbe 10 mila posti a sedere, che potrebbero essere portati fino a 11 mila e 200, e campi d’allenamento per la prima squadra e la primavera. Ospiterebbe la sede della società, il museo del Grande Torino e le sedi delle associazioni dei tifosi e degli ex calciatori.
Il nuovo Filadelfia – hanno spiegato i progettisti – è studiato per essere un “complesso polifunzionale con attività vive sette giorni su sette: con bar, ristorante, aree dedicate ai bambini, un Toro store e spazi commerciali per un massimo di 1500 metri quadri”.
Un progetto per il Fila che rispetta la tradizione e l’aspetto originario dello storico impianto calcistico, senza però rinunciare ai vantaggi offerti dalle più moderne soluzioni tecnologiche. “Lo stadio – hanno sottolineato gli architetti Gaveglio e Taliano – sarà completamente ecosostenibile: le acque piovane saranno raccolte per irrigare i campi di gioco, le pareti ventilate in cotto per garantire maggiore comfort, sia in estate che in inverno, e significativi risparmi energetici, la copertura delle tribune realizzata in zinco-titanio autopulente e resistente all’inquinamento e dotata di pannelli solari fotovoltaici”.
Maggiori informazioni sull’associazione Ri.Fila all’indirizzo internet
http://www.ri-fila.it/

Mauro Gentile

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