martedì 22 giugno 2010

14/06/10 - Insieme al Fila. Nel cuore del tifo tra ira e frustrazione

Pubblicazione: STAMPA, TORINO, pag.64

«Zio cane», urla Marco al gol di Caracciolo che spegne il sogno del Toro. «Zio cane», ha scritto il giovane Tommaso sulla propria maglia con la speranza che Rolando Bianchi dia l'inizio alla rimonta. Che pero' non arriva: il Toro perde a Brescia e si condanna ad un'altra stagione infernale in serie B. La delusione e' enorme e il FILADELFIA ribolle di rabbia, frustrazione e amarezza: chi non e' andato a Brescia si e' ritrovato nella culla del tifo granata e nel luogo dove il Torino era Grande per far sentire la propria voce e sentirsi meno soli nella sofferenza e nel dolore. In 250 hanno preso d'assalto la pizzeria «Toro Amore Mio», dove maxischermi, birre e pizze non mancavano, mentre altri 150 si sono ritrovati sul prato della leggenda granata per guardare la partita con uno schermo «pirata». Contava esserci, contava stare tutti insieme al Fila per caricarsi, esaltarsi, poi deprimersi ed infine sperare nell'ennesimo miracolo dopo il 2-1 di Arma. L'altalena delle emozioni vissute al «Rigamonti» si e' riprodotta in scala nel quartiere piu' torinista della citta'. «Noi siamo qua perche' questa e' la nostra casa», dice Marina Cismondi, «angelo custode del Fila» davanti alla tv che grazie ad un baffo tecnologico e un generatore a miscela permette di vedere Brescia-Toro dal campo sacro sotto i ruderi. E nella casa granata si e' visto e sentito di tutto: imprecazioni, preghiere, urla, insulti, urla e qualche lacrimuccia a stampare la delusione di una stagione balorda. Prima che il sole cali su Torino, in decine sciamano verso il Fila per la «partita dell'anno». Dei Mondiali non interessa a nessuno. Le urla contro i bresciani, il coro «uccideteli», i fischi a ogni fallo del Brescia hanno creato l'atmosfera da arena e corrida che tutti volevano. Il caldo opprime, l'afa schiaccia e il Toro soffre. Il rosso a D'Ambrosio e l'accenno di rissa scatena il popolo granata: vogliono giustizia, vogliono sangue dopo tutto quello che hanno vissuto. Il Toro, pero', non c'e' e riesce ad infiammare gli animi e le speranze solo all'ultimo, dopo il gol di Arma all'86' che regala quel briciolo di «impossibile che puo' diventare possibile». Ed invece nulla accade, il Toro perde e resta in serie B.
GIANLUCA ODDENINO

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