sabato 20 ottobre 2012

20/10/12 - Il nuovo Filadelfia costa 10 milioni

Due campi, sede, museo, 4 mila posti: ecco il piano
C’è lo studio di fattibilità: il tempio di Mazzola può rinascere come centro sportivo entro il 2015


MARCO BONETTO
 TORINO. Il costo complessivo balla intorno ai 10 milioni. Due campi con misure regolamentari, uno più grande e il secondo più piccolo, com’era nel vecchio Fila quando il tempio di Valentino Mazzola smise di ospitare gare di campionato e fu trasformato in un centro sportivo. Tribuna centrale da 2 mila posti, più altri 2 mila dispiegati su gradoni destinati ad allungarsi sugli altri 3 lati del campo principale. Mantenimento dei ruderi più importanti: i due monconi di curva su via Filadelfia e via Spano, la stele all’ingresso, il muretto-biglietteria con le antiche scritte. Il tutto, realizzando anche la sede del club, il nuovo museo e il granata store . E’ lo studio di fattibilità che la commissione di architetti e commercialisti, coordinata dal segretario della Fondazione Filadelfia e vicedirettore generale del Comune, Giuseppe Ferrari , ha presentato ai membri del CdA della Fondazione stessa. Disegni, tavole e lunghe, articolate spiegazioni. E poi quella previsione benaugurante: perché questo progetto preliminare in embrione, chiamiamolo così, destinato a indirizzare la rotta nelle scelte dei progettisti quando nel 2013 verrà lanciato il bando per la stesura e la scelta di un progetto definitivo, esecutivo, questo progetto preliminare in embrione - si diceva - si porta appresso una valutazione dei costi del tutto realistica. Il nuovo centro è realizzabile, assolutamente: e Comune e Regione hanno già preso impegni per un totale complessivo di 7 milioni di finanziamenti (quelli in capo a Cota , peraltro, saranno da trasformare in legge regionale a breve, come da intese). Il Toro, sulla carta, dovrebbe mettere ciò che manca. Fatto salvo l’intervento di sponsor, in aggiunta.
IL TORO CI STA Le prime indiscrezioni che arrivano dall’assessorato allo Sport di Torino, dove si è svolta questa riunione sicuramente importante, foriera di sviluppi (il 29 ottobre lo studio di fattibilità verrà illustrato anche al Collegio dei fondatori della Fondazione), pongono in evidenza pure la soddisfazione del dirigente di Cairo deputato a seguire la vicenda, il consigliere Ferrauto : sorrisi e apprezzamenti. Così come rilievi costruttivi sono stati espressi dal rappresentante della Regione, il consigliere Vignale . Architetti e commercialisti avevano il compito di tradurre i migliori progetti del concorso di idee (dai costi inavvicinabili, fino a 25 milioni) in uno studio di partenza che rispondesse alle necessità del Torino. E alle esigenze della Fondazione: rispetto della storia del luogo, impatto sulla zona, fruibilità... Il tutto, con un obiettivo: la costruzione nel 2014, superato l’iter amministrativo e burocratico il prossimo anno, così da realizzare il centro sportivo entro i primi mesi del 2015, al più tardi. C’è chi ha sollevato - come Beccaria della Memoria storica e del museo granata di villa Claretta - il problema degli spazi dedicati all’esposizione dei cimeli di oltre 100 anni di vita, giudicati troppo ridotti. Ma tutto è ancora migliorabile. Ferrauto si è portato via copie da mostrare a Cairo a Milano: oltreché per ricontrollare le misure previste per gli spogliatoi, la palestra, la sala medica e via di seguito. Gli architetti hanno anche immaginato l’edificazione di una piazzetta con arretramento dell’ingresso e piloni dedicati ai giocatori del Grande Torino lungo l’area del vecchio cortile. E l’area commerciale di 4 mila metri quadrati? Su due livelli, in teoria (l’impatto a raso è sulla metà della metratura, lato via Bruno). La commissione ha scorporato l’area, lasciando libera la mano della Fondazione per affrontare in un secondo tempo l’argomento, non prioritario e decisivo per la rinascita del Fila. E i parcheggi? Al posto dell’area commerciale, volendo (50 verranno realizzati sotto il vecchio cortile, ma solo per le esigenze del Torino).
Foto: Le curve storiche del Filadelfia saranno restaurate e conservate (Studio 4)

Nessun commento:

Posta un commento